In occasione dell’annuale ricorrenza dei defunti del 2 novembre, padre Antonio Rungi, teologo morale campano, missionario passionista, ha stilato uno speciale decalogo per una degna commemorazione dei propri cari, passati a miglior vita. “Regole di comportamento utili non solo in questi giorni di visita al cimitero, ma sempre, in quanto dei propri cari non ci si può ricordare una volta all’anno, sopratutto se ci hanno fatto del bene e ai quali abbiamo voluto bene”. Ecco il decalogo per la commomorazione dei defunti. 1. Visita almeno una volta il cimitero in questi giorni di particolare espressione di culto verso i defunti e rispetta questo luogo santo. 2. Prega per tutti i tuoi cari e per quanti sono dimenticati ed abbandonati, qualsiasi sia la tua fede e il tuo credo di persona laica. 3. Accendi un lumino, una luce, e porta un fiore sulla tomba dei tuoi cari e di quanti non hanno più nessuno che li pensa in questo mondo. 4. Fai delle opere di bene nel ricordo dei tuoi cari, soprattutto se sei nell’abbondanza e i trapassati ti hanno lasciato beni e proprietà. 5. Fai pace con quanti non ti parli, specie se sono tuoi familiari e si sono allontanati da te per motivo di divisione di beni, di testamento o di eredità non distribuita equamente a tuo o altrui parere. 6. Educa le nuove generazioni al culto ed al rispetto dei morti. La civiltà di un popolo si misura anche da questa sensibilità. 7. Se sei un cattolico praticante non dimenticare di suffragare le anime con la celebrazione della messa e la partecipazione alla mensa eucaristica. 8. Educa al rispetto della vita e della morte, ben sapendo che si passa da una vita all’altra vita o meglio di vita in vita. Ogni vita è sacra ed ogni defunto merita rispetto e il dovuto culto. 9. Ricordati dei tuoi cari sempre e non solo il due novembre e in questi giorni particolari. 10.Apri il cuore alla speranza e alla gioia, ben sapendo che un giorno tutti insieme ci ritroveremo per sempre nell’eternità beata. “Sono consigli pratici ed operativi -afferma padre Rungi- per trasformare l’annuale commemorazione dei defunti in una festa della vita, della speranza, della carità vicendevole e della solidarietà. I nostri cari sono ben felici se facciamo del bene e siamo solidali verso chi soffre ed è abbandonato. La preghiera per i cari è importante, ma le opere di carità contano molto di più di una luce, di un lumino, di un fiore che siamo soliti portare sulle tombe in questi giorni. Riconcilarsi, mettere e portare pace ovunque siamo è il miglior modo per ricordare i nostri cari. Non basta versare lacrime e rimpiangere i nostri cari che non ci sono più, ma è necessario piangere dentro se non siamo in grado di amare, perdonare ed essere solidali”.
Archivi Mensili: ottobre 2008
P.Rungi rilancia blog delle Suore Sante e Beate
In occasione della festa annuale dei Tutti i Santi, con data fissa del 1 novembre, padre Antonio Rungi, teologo morale campano, religioso passionista, missionario itinerante, docente, lancia il blog sulle suore sante, beate, venerabili, serve di Dio. Finora ha inserito nel blog http://suoresante.fotoblog.it/ (già on line e operativo) oltre 70 religiose che hanno raggiunto la santità o sono in via di canonizzazione nel corso di 2000 anni storia del cristinesimo. “Far conoscere la santità al femminile significa trasmettere ai giovani di oggi attraverso internet i valori essenziali su cui si fonda la propria vocazione. Sante come Madre Teresa di Calcutta, Edith Stein, Teresa d’Avila, Teresa di Lisieux, Gemma Galgani, Chiara, Rita e tante altre tra le più note ai cattolici e laici -afferma padre Rungi- sono esempi di vita per tutti e specialmente per quel genio femminile di cui ha bisogno ha la società e la chiesa per far risaltare meglio la bellezza dell’anima, la bontà del cuore e la dolcezza dei tratti e dei sentimenti. Il blog vuol essere uno stimolo a studiare ed approfondire meglio le sante fondatrici delle varie Congregazioni ed istituti religiosi femminili di ieri e di oggi. Il carisma di ogni istituto femminile è di grande utilità -afferma padre Rungi- per tutti, in quanto si tratta di comprendere il grande bene e le opere meritorie compiuti da chi è stato il fondatore o la fondatrice della variegata gamma di ordini e congregazioni religiose presenti ed operanti in tutto il monod. Inoltre è di grande utilità per quanti usano internet e navigano in rete perché si accostino più immeditamente e semplicemente al panorama della santità che negli ultimi decenni, soprattutto durante il Pontificato del Servo di Dio, Giovanni Paolo II, si è ampliato di nuove e conosciutissime sante di ogni popolo, razza e nazione della Terra, ove la Chiesa attraverso queste sue figlie speciali e testimoni credibili ha portato il vangelo in ogni campo non solo con la parola, ma soprattutto con le opere umanitarie, con la cultura, con l’attenzione verso gli ultimi. Se c’è un aspetto più rilevante nella santità delle Suore, oltre alla spiritualità e all’ascesi, sicuramente c’è quello della carità e del servizio umile e disinteressato ai piccoli, ai grandi, mediante varie forme di apostolato che mantengono integra la loro efficacia e la loro attualità.
P.Rungi sul Network sociale Facebook
Sulla scia del Cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, anche padre Antonio Rungi, teologo morale campano, ex-Superiore provinciale dei passionisti del Basso Lazio e Campania, docente nelle scuole statali, predicatore e missionario passionista, si è iscritto al Network sociale Facebook. E come primo “amico” nel suo spazio virtuale c’è proprio il Cardinale Sepe, che padre Rungi conosce dal 1995. Conoscenza che si è consolidata negli ultimi anni quando è diventato arcivescovo di Napoli e padre Rungi era allora superiore provinciale dei passionisti di Napoli ed assistente spirituale delle Monache passioniste di Napoli. “La mia adesione a questo nuovo strumento di comunicazione, soprattutto tra amici e conoscenti –ha dichiarato padre Rungi- è finalizzato a rintracciare i miei parenti, che sono soprattutto in America (non so dove siano i mei cugini, figli di mio zio paterno Peppino, i miei compagni di scuola e concittadini di Airola (Bn), i compagni di studi dalle elementari all’Università (Airola- Calvi Risorta, Ceccano, Napoli, Cassino), ai compagni di seminario a Calvi Risorta, Falvaterra, Ceccano, Napoli, i tanti confratelli passionisti o sacerdoti diocesani, vescovi, autorità civili, i miei colleghi insegnanti i tanti studenti di ogni grado di scuola, ove ho insegnato in questi 32 anni di servizio ininterrotto nella scuola statale italiana, negli istituti di scienze religiose e del Magistero; ai tanti colleghi giornalisti che ho incontrato nel mio lavoro di giornalista pubblicista. Mio personale interesse è riprendere i contatti con i tanti giovani e adulti che ho incontrato durante i miei 33 anni di sacerdozio e di predicazione in ogni parte d’Italia, i tanti amici che ho conosciuto nelle mie visite in Brasile o in Italia, quando ho ricoperto l’ufficio di superiore provinciale negli anni 2003-2007. Ho predicato praticamente in quasi tutti i comuni della Campania e in buona parte in quelli della Provincia di Latina e Frosinone per le varie circostanze di feste patronali e religiose in generale. Certamente il mio raggio di conoscenze ed azione si estende –precisa padre Rungi- su due Regioni in modo particolare: la Campania e il Lazio, specialmente le province di Frosinone e Latina. Per informazione ulteriore ricordo che ho insegnato a Napoli nelle scuole medie di Rione Cardone (Scuola Moscati) e di Ponte di Casanova, ad Afragola, (Media Settembrini) a Cellole (Scuola Fermi), a Mondragone (Scuole Buonarroti e L.Da Vinci, II Circolo Didattico, Liceo Socio-psico-pedagogico Scientifico), Villaggio Coppola, Castel Volturno (Scuola Garibaldi). Ho predicato nel passato e recentemente in particolare a Napoli, Casoria, Caivano, Frattamaggiore, Aversa, Giugliano, Mugnano di Napoli, Forino, Cervinara, Luzzano, Acerno, Giffoni Valle Piana, Pastorano, Calvi Risorta, Sessa Aurunca, Mondragone, Carinola, Falciano del Massico, Cellole, Pontecorvo, Fondi, Itri, Sperlogna, Formia, Gaeta, Scauri, Minturno, Coreno Ausonio, Vallerotonda, Sora, Capua, S.Maria C.V. Giano Vetusto, Casamicciola, Falvaterra, Ceccano, Pignataro, Caiazzo, S.Tammaro, Recale, S.Felice a Cancello, Cancello Arnone, S.Maria La Fossa, S.Andrea del Pizzone, Teano, Piazza Armerina, Mascalucia, Roccasecca, Cassino, Ventotene, Monte San Giovanni Campano, Montefalcione, Caserta, Marcianise. Come Vice-presidente della Cism ho incontrato tanti superiori maggiori degli istituti religiosi maschili e femminili. ad Assisi, Monopoli, Pompei, San Gerardo a Majella. Ho frequentato l’Università di Napoli (Facolta teologica di Capodimonte, anni 71-79); l’Orientale di Napoli (anni 79-82); Cassino (anni 83-86). Sono queste –conclude padre Rungi- le cose che ricordo al momento, sia come attività svolto che istituzioni e località frequentate; ma ci sono tantissime altre cose che ho fatto e che al momento mi sfuggono alla mente. Ricordo benissimo a tanti bambini, ora padri di famiglia, che erano ospiti presso il nostro Convitto San Giuseppe di Mondragone, negli anni 78-83 con i relativi istitutori, personale di servizio. Ho conosciuto poi tantissime suore sia durante la predicazione degli esercizi spirituali, ritiri ed altre attività pastorali, come pure tanti sacerdoti, parroci o con altri compiti. Ho avuto modo di essere ospitato in varie trasmissioni radiofoniche e televisive, come nelle redazioni dei giornali. Ho conosciuto tantissime persone e ne sono grato al Signore per avermi fatto incontrare per lo più persone dai sani principi, educate, rispettose, mature e coscienziose. Con molte di loro ho perso i contatti e non ho più tracce. E’ mio forte desiderio sapere i mie tanti giovani allievi delle scuole quale progetto di vita hanno realizzato. Già qualcuno di essi mi ha contatto e di è aggiunto al gruppo degli amici nel mio spazio di Facebook. Mi auguro che possano essere tanti coloro con i quali riprendere i contatti per uno scambio di idee, un saluto, una condivisione di progetti, un’esperienza di fraternità e di preghiera anche se da lontano”.
Mondragone (Ce). Dopo nubifragi Statale Domiziana più pericolosa
Il maltempo di ieri notte ha causato varie buche lungo la Statale Domiziana. La più pericolosa messa sotto controllo è quella che si è creata, in seguito, all’abbondante pioggia della serata del 28 ottobre davanti alla Chiesa di San Giuseppe Artigiano dei Padri Passionisti. La buca è stata centrata più volte da auto e Tir che sono passati sulla Statale tra ieri ed oggi, determinando seri problemi alle auto e facendo rischiare la vita ai conducenti. Al di là del fatto che la buca, abbastanza profonda e larga, è motivo per far vibrare le auto e i tir e di conseguenza far oscillare le case e lo stesso convento dei Passionisti con annessa Chiesa, rimane la questione che è pericolosa per l’incolumità dei viaggiatori. La buca per un bel po di tempo, nel pomeriggio di oggi è stata sotto controllo della Polizia municipale che per evitare incidenti pericolosi si è sistemata in stato di emergenza con apposita auto proprio nei pressi della buca, in attesa che si effettuassero, pensiamo, i lavori di riparazione e riempimento del pericoloso avallamento. Fino al calar della sera non c’è stato nessun intervento, lasciando praticamente la situazione come era nella serata del 28 ottobre. Sicuramente qualche provvedimento per delimitare la zona a rischio sarà preso, magari mettendo un’apposita segnaletica; ma fino a questa sera nulla. Alle 17,30, già a sera inoltrata la buca si presentava in tutta la sua evidenza e pericolosità, soprattutto osservandola dall’alto o da vicino. Va rilevato che tutta la Statale Domiziana è sconnessa nel tratto cittadino che va dall’incrocio di via Padule fino a quello di Via Venezia, all’altezza della stazione dei Carabinieri. Da anni sono stati promessi l’esecuzione dei lavori, con sistemi antirumori e antioscillazioni, ma finora nulla è stato fatto. Si attende l’ultimazione dei lavori di metanizzazione a quanto risulta sapere per poi procedere alla sistemazione del manto stradale della Domiziana. Il tratto più pericoloso è proprio quello davanti alla Chiesa di San Giuseppe Artigiano dei Passionisti. Una pericolosità aggravata anche da fatto che nei pressi della Chiesa a soli 5 metri sono stati collocati da anni i bidoni dell’immondizia (da rimuovere urgentemente), che ostacolano la visuale per chi deve uscire dal convento, dalla Chiesa (e sono molti i fedeli, soprattutto di domenica che devono uscire dal parcheggio), dal Centro Laila ospitato presso la struttura dei Passionisti e che rischiano incidenti stradali anche pesanti ogni giorno, anche perché in zona le auto corrono molto e i Tir altrettanto, soprattutto quando mancano i controlli. Inoltre la situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che le strisce pedonali nei pressi della Chiesa, frequentata dai bambini del catechismo ogni giorno sono del tutto scomparse e per nulla visibili. Anche l’illuminazione difetta soprattutto in quegli angoli oscuri e zone d’ombra non coperte dai lampioni. I Passionisti hanno più volte evidenziato lo stato di disagio in cui si trovano loro stessi e i cittadini di questa zona mare di Mondragone, sia d’estate che d’inverno; ma per ora nessuna risposta concreta è giunta. Intanto i rischi di nuovi e più gravi incidenti esistono davvero e ci si augura che si intervenga quanto prima anche con misure tampone e provvisorie, per evitare gravi e drammatici eventi, in quanto la Domiziana fa paura sempre, soprattutto per chi è costretto ad imboccarla quotidianamente per il lavoro per le altre necessità personali, familiari e di vita sociale o religiosa.
Mondragone (Ce). Un gruppo di fedeli del Cenacolo di preghiera della Stella Maris dal Papa
Un gruppo di fedeli della città di Mondragone ed in particolare della Parrocchia San Giuseppe Artigiano dei padri Passionisti che fa riferimento al Cenacolo di Preghiera, istituito presso le Suore di Gesù Redentore, Istituto Stella Maris, sarà ricevuto in Udienza dal Santo Padre, mercoledì 12 novembre 2008. La partecipazione all’Udienza generale del Papa si colloca all’interno del percorso spirituale che la comunità delle Suore della Stella Maris sta facendo, insieme a dei devoti della Serva di Dio, Madre Victorine Le Dieu, fondatrice delle Suore di Gesù Redentore, in questo anno propedeutico al bicentenario della nascita dell’Apostola dell’Eucaristia e della carità, vissuta nel XIX secolo in Francia e morta in Italia a Roma, il 26 ottobre 1884. Il gruppo dei fedeli, insieme ad alcune suore della Stella Maris, con in primo luogo la superiora, suor Maria Paola Leone, saranno guidati spiritualmente dal cappellano delle Suore, padre Antonio Rungi, religioso passionista della comunità di Mondragone, d’intesa con il superiore-parroco di San Giuseppe, padre Luigi Donati. Il programma della giornata di pellegrinaggio oltre alla partecipazione all’Udienza di Papa Benedetto XVI, ore 10,30 in Vaticano, prevede la visita alla tomba della serva di Dio, Madre Victorine Le Dieu, che si trova presso la casa generalizia delle Suore di Gesù Redentore sulla Nomentana a Roma. Qui nel pomeriggio, alle ore 16,30 padre Rungi celebrerà per il Gruppo dei fedeli partecipanti al pellegrinaggio la santa messa per la glorificazione della Serva di Dio. A seguire la visita dei luoghi ove ha vissuto gli ultimi anni della sua vita terrena la Fondatrice delle Suore di Gesù Redentore. La partenza per Roma è prevista alle ore 5.30 del mattino di mercoledì 12 novembre 2008 per trovarsi in orario per l’Udienza generale delle 10,30; il rientro, dopo aver partecipato all’Udienza generale del Santo Padre ed aver pregato sulla tomba della Serva di Dio, Madre Victorine Le Dieu, avviata alla beatificazione, il Gruppo dei fedeli che fanno riferimento alla Casa di spiritualità della Stella Maris di Mondragone rientrerà verso le 22.00 di sera. Coloro che vogliono partecipare al pellegrinaggio con udienza generale dal Papa, possono rivolgersi direttamente a Suor Maria Paola Leone, superiora della Stella Maris, nei prossimi giorni, in modo da avere le adesioni necessarie, che al momento sono già consistenti. Il recapito telefonico della Stella Maris è il seguente: 0823.978140.
Mondragone. Nubifragi su tutto il litorale domiziano
Mondragone (Ce). Presentata la vita e le opere della serva di Dio Madre Victorine Le Dieu
A 124 anni dalla sua morte, avvenuta, all’età di 75 anni a Roma il 26 ottobre 1884, oggi domenica, 26 ottobre 2008,nella Chiesa dei passionisti di Mondragone, è stata ricordata la figura e l’opera della fondatrice della Congregazione delle Suore di Gesù Redentore (Ex-Patrocinio San Giuseppe), con tre sante messe celebrate da padre Antonio Rungi, in mattinata e nel pomeriggio. Alle ore 9,30; alle ore 11.00 e alle ore 17,30 la vita della serva di Dio Madre Victorine Le Dieu è stata presentata, all’inizio della celebrazione eucaristica da Suor Maria Paola, superiora dell’Istituto Stella Maris di Mondragone. Da parte sua padre Rungi ha presentato, nelle omelie delle messe celebrate, in assenza del parroco, padre Luigi Donati, in pellegrinaggio con la comunità parrocchiale a San Giovanni Rotondo per venerare le sacre spoglie mortali di San Pio, Madre Victorine Le Dieu come una testimone del vangelo della carità nella Francia e nell’Italia del dopo rivoluzione francese. Contestuliazzando il vangelo della domenica XXXX che parlava del doppio comandamento dell’amore verso Dio e verso i fratelli, padre Rungi ha sottolineato la testimonianza di questa serva di Dio circa proprio l’amore del prossimo. Tutto il carisma dell’istituto fondato da Victorine è incentrato sulla riparazione, sulla riconciliazione sull’adorazione di Cristo nell’Eucaristia, che diventa impegno di vita a favore dei poveri e degli ultimi. A conclusione della messa, poi, la preghiera recitata da padre Rungi davanti all’immagine sacra della serva di Dio, esposta al culto dei fedeli, nella Chiesa San Giuseppe Artigiano di Mondragone. Preghiera finalizzata alla glorificazione della Serva di Dio e per ottenere grazie da Dio mediante il suo patrocinio e la sua intercessione. “Ci auguriamo che quanto prima possa essere beatificata, dopo il riconoscimento ufficiale di un miracolo da attribuire alla sua intercessione; per cui la pregheremo in modo particolare per i casi disperati di tanti bambini, giovani e anziani toccati da mali incurabili”. Fuori la chiesa di San Giuseppe, con il permesso del parroco, le Suore hanno allestito uno stand per la distribuzione di oggetti sacri, cenni biografici, immagini e informazioni riguardanti la serva di Dio e la Congregazione delle Suore di Gesù Redentore, presente in Italia, in Francia e in altre parti del mondo, ove continuano l’opera di questa singolare donna di fede che pose al centro della sua vita davvero l’amore di Dio e l’amore verso i fratelli più bisognosi e sofferenti. Intanto un gruppo di fedeli e devoti della serva di Dio si recheranno quanto prima sulla tomba della fondatrice delle Suore di Gesù Redentore a Roma, dopo aver partecipato all’Udienza generale del Santo Padre, Benedetto XVI, in uno dei prossimi mercoledì. Si è in attesa della risposta della Prefettura della Casa Pontificia per l’accoglienza dell’istanza formulata dalla superiora della casa delle Suore di Gesù Redentore di Mondragone. In questa città le suore sono presenti da oltre 50 anni ed avevano un doppio convitto, quello femminile nel Rione di San Nicola e quello maschile nella zona mare. Oggi entrambi i convitti sono chiusi, è rimasta l’unica presenza delle suore della Stella Maris, a pochi metri dal lungomare nord di Mondragone, che è casa di ospitalità accoglienza e centro di spiritualità. Il carisma di Madre Victorine Le Dieu è ancora vivo ed operoso nella città di Mondragone, dalla quale sono uscite diverse vocazioni per questo istituto.
Roccasecca. Padre Rungi ha incontrato i giovani della città.
Circa 100 giovani ed adulti hanno partecipato sabato sera, dalle 20,30 alle 23.00, all’incontro tenuto da padre Antonio Rungi, religioso passionista, teologo morale campano, a Roccasecca, nella Chiesa di Santa Margherita. L’incontro rientra nel cammino di formazione cristiana che il parroco, don Enzo Tavernese sta portando avanti dopo la missione predicata dai passionisti. Ad aiutare il sacerdote in questo lavoro pastorale ci sono le suore della Misericordia di Roma che mensilmente incontrano i giovani e portano avanti un discorso di vita cristiana. L’altra sera, sabato 25 ottobre, il teologo Rungi ha parlato della moralità dei propri atti, analizzandoli alla luce dei dieci comandamenti e agli insegnamenti di Cristo e della Chiesa. La liturgia penitenziale che è stata predisposta ha visto la totale partecipazione dei giovani al sacramento della riconciliazione e della confessione. Un momento molto sentito e vissuto in un clima di preghiera, di fede, espresso anche da appropriati canti e riflesioni dettati dalle tre giovani e dinamiche suore della Misericordia, dal singolare linguaggio anglosassone e con un’adeguta conoscenza della lingua italiana. L’incontro è previsto anche nei prossimi mesi e coinvolgerà sempre più giovani della città patria di San Tommaso d’Aquino, il protettore principale di Roccasecca, ma anche della Congregazione delle Suore della Misericordia. Per le confessioni dei tanti giovani, ragazzi e adulti un valido aiuto è stato dato da parroco, don Enzo Tavernese, che ha partecipato alla liturgia penitenziale e ha svolto il suo ministero di confessore.
E’ morto padre Michele Piccirillo, noto biblista e archeologo francescano
“Ho avuto modo di incontrarlo più volte negli anni scorsi ogni volta che veniva a Casanova di Carinola, suo Paese d’origine, di passaggio e per far visita ai familiari. La notizia della sua morte inattesa ci lascia nel dolore e nella sofferenza, essendo padre Michele Piccirillo, uno studioso di fama mondiale che da un piccolo centro della Provincia di Caserta, è partito per farsi frate francescano e poi impegnandosi seriamente negli studio biblici ed archeologici ha dato il suo valido contributo alla scienza e alla chiesa”, è quanto ha dichiarato padre Antonio Rungi, teologo morale campano, ex-Superiore provinciale dei Passionisti, alla notizia della morte del noto studioso francescano, diffusa dalla Custodia della Terra Santa. Chi era padre Michele Piccirillo, basta leggere il suo vasto e impegnativo curriculum vitae, soprattutto nel campo culturale ed archeologico. Nato a Casanova di Carinola il 18 novembre del 1944 da piccolo entra tra i francescani, forte della sua diretta conoscenza dei figli spirituali di San Francesco d’Assisi, che nel suo paese natio hanno un importante e storico convento. Poi tutta una vita impegnata negli studi archeologici, nei quali ha riversato tutta la sua passione e lo zelo. Come non ricordalo vicino al Santo Padre, il Servo di Dio, Giovanni Paolo II, nella sua visita in Terra Santa, in Giordania, sul Monte Nebo, dove padre Piccirillo ha vissuto buona parte della sua esistenza terrena, sempre immerso nello studio o viaggiando da un capo all’altro del mondo per far conoscere le sue scoperte e diffondere i vari studi. Padre Piccirilllo è morto, all’età di 64 anni, nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre a Livorno, dove era in convalescenza presso dei familiari, dopo un recente intervento chirurgico affrontato al Gemelli di Roma. Soffriva di un grave tumore al pancreas. I funerali si svolgeranno mercoledì 29 ottobre alle 10.30, a Roma, presso la Basilica di Sant’Antonio in via Merulana. Il 25 novembre prossimo, invece, sarà officiata una cerimonia eucaristica a Gerusalemme, nella chiesa di San Salvatore, sede della Custodia di Terra Santa, nel trigesimo della sua morte. Da martedì 28 ottobre, presso la delegazione di Terra Santa a Roma, in via Matteo Boiardo 16, sarà possibile rendere omaggio alla salma dell’illustre uomo di scienza. Messe di suffragio e ricordi particolari nelle preghiere saranno tenute nella sua città d’origine e in varie parti del mondo, ove padre Michele Piccirillo era conosciuto per quello che era e che ha fatto per la cultura e per la chiesa in generale.
Grazzanise (Ce). Festa grande per Pasquale Gravante e Aurelio Miranda
Oltre 500 persone, sia della città che da varie parti della Regione e d’Italia, 20 sacerdoti concelebranti, molti giovani della città di Grazzanise, ieri pomeriggio, sabato 25 ottobre 2008, hanno gremito la Chiesa della Madonna di Montevergine di Grazzanise per partecipare alla cerimonia della professione perpetua di Pasquale Gravante e Aurelio Miranda, due studenti teologi passionisti, che si sono consacrati definitivamente al Signore nella Congregazione della Passione (Passionisti) fondata da San Paolo della Croce nel secolo XVIII e che ha come finalità principale la memoria e la predicazione di Gesù Crocifisso, mediante le missioni popolari e l’attività apostolica itinerante. Pasquale Gravante che è originario di Grazzanise ha voluto vivere questo momento importantissimo della sua vita (40 anni di età) nella sua città, attorniato da parenti (il papà e la mamma sono morti) da amici, conoscenti e concittadini; Aurelio, originario di Belo Horizonte si è associato al suo confratello per celebrare insieme la festa della loro consacrazione definitiva a Dio in un Paese lontano dalle sue origini. La madre, infatti, e gli altri parenti sono in Brasile (il papà è morto), ma intorno a lui si sono stretti i confratelli della Provincia dell’Addolorata, tanti suoi amici italiani che ha conosciuto in questo anno che è stato in Italia ed ha studiato a Roma presso la Casa generalizia dei Passionisti, ai Santi Giovanni e Paolo insieme a Pasquale. La cerimonia è stata presieduta dal superiore provinciale attuale dei passionisti della Provincia dell’Addolorata, padre Enzo Salvatore del Brocco, nelle cui mani i due religiosi hanno emesso i voti perpetui. Presenti tra i religiosi due ex-Superiori provinciali, padre Antonio Rungi (Pasquale Gravante è stato accolto da padre Rungi nella Congregazione ed ha emesso i voti temporei nelle sue mani il 13 settembre 2003) e padre Ludovico Izzo, attuale superiore della comunità passionista di Airola ed altre autorità religiose della Provincia dell’Addolorata. Con il superiore provinciale hanno concelebrato oltre i sacerdoti presenti, il parroco della città, padre Francesco Monticelli, e padre Roberto Fella, superiore della comunità passionista di Ceccano-Badia (Fr), attuale casa di residenza dei due novelli professi. La cerimonia durata circa tre ore, iniziata alle re 17,15 ha fatto registrare alcuni significativi momenti e si è conclusa con i vari interventi finali, tra cui quello del Sindaco di Grazzanise, che, tra l’altro, ha annunziato di voler assegnare la cittadinanza onoraria ad Aurelio Miranda, l’ex-Presidente dell’Azione cattolica nella quale Pasquale Gravante ha militato prima di entrare tra i passionisti. Sono stati letti i messaggi del Superiore generale dei Passionisti, padre Ottaviano d’Egidio e soprattutto la benedizione papale di Benedetto XVI per i due neo-professi e per l’intera comunità cristiana che ha partecipato al rito. La liturgia è stata animata dalla schola cantorum parrocchiale; mentre il servizio liturgico è stato assicurato dagli studenti passionisti teologi che vivono a Roma, nella casa generalizia dei passionisti. La festa non si è conclusa in chiesa, ma ha avuto un supplemento nell’agape fraterna tra tutti i convenuti, consumata nella vicina scuola elementare di Grazzanise.