Dalla Via Crucis alla Via Lucis

Foto-0113.jpg“Oltre la chiesa della croce, c’è la chiesa della risurrezione, della rinascita”, è quanto ha detto padre Antonio Rungi, missionario passionista, durante la predica del Venerdì, tenuta nel convento dei passionisti di Itri (Lt), davanti ad un folto gruppo di fedeli venuti per partecipare alla solenne liturgia dell’adorazione della Croce, alle ore 16.00 di venerdì 6 aprile 2012.  Con padre Rungi ha condiviso la preghiera padre Antonio Coppola, per due anni parroco di Santa Maria Maggiore in Itri.  “La chiesa della croce  ha sottolineato il sacerdote- è la comunità cristiana, è l’insieme di tutti i fedeli che hanno a cuore il bene dell’umanità alla luce del Cristo Crocifisso e risorto che – debole ma potente – lotta per gli ultimi del mondo. Essa non disarma anche se sperimenta che, finché dura la storia, è ancora potente il dominio del «principe di questo mondo». Ed ha aggiunto “la Chiesa della croce muore misticamente due volte, dando la propria vita disinteressatamente, e ricevendo in cambio irrilevanza ed emarginazione, nella misura della sua fedeltà.  La chiesa della croce sa accettare le sfide e sconfitte, ma non si ferma ai piedi del crocifisso, non resta bloccata sul calvario a piangere su se stessa, sui i propri mali, sui mali del mondo, va avanti, guarda oltre, vede il sepolcro vuoto, vive di risurrezione continua. Oggi è attraversata da una profonda crisi, come ha ricordato il Papa Benedetto XVI, una profonda crisi di fede, che riguarda tutti, da cui si può e si deve uscire sviluppando un insegnamento adeguato che parta proprio dalla rivalutazione del grande dono di Gesù Crocifisso. I dubbi, le incertezze, la non dimostrabilità del mistero, la ricerca affannosa di cavilli per mettere in discussione verità assodate da tempo, non fanno altro che confermarci nell’idea che solo una vera e profonda fede nel Cristo Redentore dell’uomo, questa umanità può uscire dalle difficoltà di oggi e di sempre. Difficoltà che evidenziano lo stato di morte, di buio, di notte, di solitudine in cui tanti uomini si trovano perché sono senza Dio, lo hanno allontanato dalla loro vita. Noi vogliamo uscire da questa buia notte di solitudine, che non porta speranza, noi vogliamo entrare nella luce della risurrezione di Cristo, che è la nostra risurrezione”. Ed ha concluso: “La Chiesa della croce, diventa la chiesa della risurrezione, la chiesa del Calvario si trasforma nella chiesa della luce infinita e radiosa del Cristo Risorto. Ora siamo nella chiesa della croce, domani, è questa è la speranza di ogni vero cristiano, passeremo alla chiesa della gioia, della luce, della vita, della risurrezione in Cristo. E’ l’augurio che facciamo a ciascuno di voi e che diventi realtà a partire da questo Venerdì Santo che porta il senso già la Domenica della risurrezione”. La cerimonia religiosa ha fatto registrare una buona partecipazione di fedeli, nonostante l’orario alquanto presto. Tutti i fedeli presenti hanno partecipato con fede, zelo, raccoglimento ai vari momenti della celebrazione: la liturgia della parola, l’omelia, la preghiera universale elevato al Signore da padre Rungi e padre Coppola, lo svelamento della croce e l’adorazione della stessa fatta con particolare devozione e con calma da tutti i fedeli ed infine la partecipazione alla comunione eucaristica in coincidenza anche del primo venerdì del mese, dedicato al Cuore di Gesù, il cuore trafitto di Cristo. In serata la processione di Cristo Morto e dell’Addolorata, partendo dalla Chiesa parrocchiale di S.Maria Maggiore e attraversando l’intera città. Oggi i passionisti guidano pastoralmente l’intera città di Itri e il Santuario della Civita, oltre ad avere la loro residenza nel convento, posto nella zona dei cappuccini. Evidente quindi la specifica incidenza del carisma di San Paolo della Croce in questa zona e nelle zone limitrofe, per la prolungata attività apostolica, missionaria e pastorale dei passionisti in oltre 60 anni di presenza ad Itri-città e di 26 anni di presenza al Santuario mariano della Civita, situato in collina a circa 15 Km dal centro urbano.

Dalla Via Crucis alla Via Lucisultima modifica: 2012-04-06T20:10:09+02:00da pace2005
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