“Una volta i bambini erano protetti e difesi da tutti in tutti luoghi, in famiglia, nella società, tutti vigilavano su di essi e ne avevano una responsabilità diretta e corresponsabilità indiretta, oggi i bambini non interessano di più di tanto, anzi spesso sono oggetto di assurdi e aberranti comportamenti dei grandi. In questa solennità dell’Epifania, nella giornata mondiale dell’infanzia missionaria, vi chiedo in nome di Dio, facendo appello a quel barlume di coscienza e capacità di volere il bene, di salvare i bambini dalla violenza e dalla cattiveria di questo nostro tempo”, è l’accorato appello che il teologo morale campano, padre Antonio Rungi, ha rivolto ai fedeli a conclusione delle messe dell’Epifania che il sacerdote ha celebrato nella Chiesa delle Suore di Gesù Redentore, alla Stella Maris, alle ore 8,30, e nella Parrocchia San Giuseppe Artigiano dei Padri Passionisti in Mondragone delle ore 9,30, tradizionale messa dei fanciulli.
“Non possiamo rimanere inermi ed indifferenti di fronte alla strage degli innocenti, di fronte agli aborti che crescono nel mondo, al massacro dei bambini per fame, miseria, povertà, per guerra. Il nostro animo si deve ribellare contro ogni forma di violenza verso ogni uomo di questa terra e sopratutto verso i bambini. No convinto alla pedofilia, ai soldati-bambini, ai bambini venduti, ai bambini uccisi per assicurare i ricambi di organi, ai bambini abbandonati, ai bambini senza padre e senza madre. No ad ogni minima offesa a qualsiasi bambino perché essi sono il futuro bello e autentico di questa umanità dispersa e disperata, alla ricerca di identità, di valori veri e della autentica solidarietà tra le diverse generazioni di esseri umani. Chiedo a tutti i fedeli e agli uomini di buona vlontà un sussulto in umanità e dignità perchè partendo -ha concluso padre Rungi- proprio dall’infanzia possiamo costruire un mondo migliore, un mondo ove nascere non debba significare avere paura di vivere e dell’avvenire”.
All’uscita della messa, ai fedeli è stata consegnata la lettera che padre Antonio Rungi ha scritto per le famiglie e i genitori per la Befana 2009. “Cibo, regali e doni passano, le parole restano -ha detto padre Rungi- non vi regalo cose, ma vi trasmetto un messaggio di speranza e di amore, facendovi carico di trasmetterlo agli altri facendo tesoro della scuola di Gesù, Giuseppe e Maria, la sacra e santa famiglia di Betlemme e di Nazaret”
appello
P.Rungi. Manifestiamo virtualmente contro la guerra su Internet
Invita a manifestare il proprio dissenso alla guerra virtualmente su Internet con un appello forte e caloroso, così padre Antonio Rungi, teologo morale campano, esperto di comunicazioni sociali si rivolge al grande pubblico della rete telematica e ad esso affida un passaparola che giunga fino ai confini del mondo. Ecco l’appello del teologo morale, così come inviato alla stampa e pubblicato su vari siti e soprattutto su Facebook: “No alla guerra. Manifestiamo il nostro dissenso su Internet aderendo alle varie iniziative in atto per fermare questa nuova barbarie. Ci associamo alla parola del Santo Padre Benedetto XVI e a tutti gli uomini di buona volontà che sono contro la guerra comunque e sempre e che nel cuore e nella vita sono pacifici per natura e per formazione educativa e mentale. Facciamo pressione presso le istituzioni internazionali nei modi più civili possibili. Una manifestazione contro la guerra per ora virtualmente su Internet e se c’è necessità scendendo anche nelle strade e nelle piazze per gridare forte la nostra volontà di pace non solo nel Medio Oriente, ma in ogni angolo della terra ove tanti nostri fratelli e sorelle soffrono per la guerra. Unitevi a noi nel sostenere un progetto di pace mondiale – conclude il teologo- che investe oggi anche la rete telematica, visto che con essa si può fare tanto, facendo giungere i vostri messaggi di adesione e condivisione ai vari siti che stanno affrontando da ieri questa nuova drammatica emergenza della guerra israeliana-palestinese”. Invia ad un amico