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P.Rungi “Salviamo i bambini dalla cattiveria e dalla perversione dei grandi

DSC05945.JPG“Una volta i bambini erano protetti e difesi da tutti in tutti luoghi, in famiglia, nella società, tutti vigilavano su di essi e ne avevano una responsabilità diretta e corresponsabilità indiretta, oggi i bambini non interessano di più di tanto, anzi spesso sono oggetto di assurdi e aberranti comportamenti dei grandi. In questa solennità dell’Epifania, nella giornata mondiale dell’infanzia missionaria, vi chiedo in nome di Dio, facendo appello a quel barlume di coscienza e capacità di volere il bene, di salvare i bambini dalla violenza e dalla cattiveria di questo nostro tempo”, è l’accorato appello che il teologo morale campano, padre Antonio Rungi, ha rivolto ai fedeli a conclusione delle messe dell’Epifania che il sacerdote ha celebrato nella Chiesa delle Suore di Gesù Redentore, alla Stella Maris, alle ore 8,30, e nella Parrocchia San Giuseppe Artigiano dei Padri Passionisti in Mondragone delle ore 9,30, tradizionale messa dei fanciulli.
“Non possiamo rimanere inermi ed indifferenti di fronte alla strage degli innocenti, di fronte agli aborti che crescono nel mondo, al massacro dei bambini per fame, miseria, povertà, per guerra. Il nostro animo si deve ribellare contro ogni forma di violenza verso ogni uomo di questa terra e sopratutto verso i bambini. No convinto alla pedofilia, ai soldati-bambini, ai bambini venduti, ai bambini uccisi per assicurare i ricambi di organi, ai bambini abbandonati, ai bambini senza padre e senza madre. No ad ogni minima offesa a qualsiasi bambino perché essi sono il futuro bello e autentico di questa umanità dispersa e disperata, alla ricerca di identità, di valori veri e della autentica solidarietà tra le diverse generazioni di esseri umani. Chiedo a tutti i fedeli e agli uomini di buona vlontà un sussulto in umanità e dignità perchè partendo -ha concluso padre Rungi- proprio dall’infanzia possiamo costruire un mondo migliore, un mondo ove nascere non debba significare avere paura di vivere e dell’avvenire”.
All’uscita della messa, ai fedeli è stata consegnata la lettera che padre Antonio Rungi ha scritto per le famiglie e i genitori per la Befana 2009. “Cibo, regali e doni passano, le parole restano -ha detto padre Rungi- non vi regalo cose, ma vi trasmetto un messaggio di speranza e di amore, facendovi carico di trasmetterlo agli altri facendo tesoro della scuola di Gesù, Giuseppe e Maria, la sacra e santa famiglia di Betlemme e di Nazaret”

P.Rungi. Gli impegni apostolici e umanitari per l’Immacolata e il Natale

DSC06289.JPGIn vista delle Solennità dell’Immacolata e del Santo Natale sono diversi gli impegni apostolici di padre Antonio Rungi, religioso passionista della comunità di Mondragone, che lo vedranno presente in varie parti della Campania. Sabato sera, padre Rungi, 29 novembre, inizia la novena dell’Immacolata a Carinola, alle ore 18.00. Domenica 30 novembre, alle ore 9,30, terrà una Conferenza-Meditazione alle Suore della Diocesi di Sessa Aurunca su “La personalità di San Paolo Apostolo”, presso il Centro di spiritualità “Stella Maris” delle Suore di Gesù Redentore di Mondragone. Nei giorni 6-8 dicembre predicherà il triduo in onore dell’Immacolata a Carinola (Ce). Il giorno 12 dicembre sarà a Frattamaggiore (Na), per la festa del Patrocinio di San Sossio Martire, nella Basilica dedicata al Protettore della città. La celebrazione è prevista per le ore 18.00. Mercoledì 17 dicembre, animerà il Cenacolo di Preghiera a Pagani (Sa) dalle Suore della Carità del Preziosissimo Sangue, dalle ore 16,30 alle 18,30. Giovedì 18 dicembre animerà il Cenacolo di preghiera delle Suore di Gesù Redentore alla Stella Maris di Mondragone, dalle ore 20,00 alle ore 21.00. Agli impegni pastorali seguono quelli scolastici e di promozione umana e sociale. In vista del Natale, padre Rungi, in sintonia con altre istituzioni si è fatto promotore di campagne umanitarie, di difesa dell’ambiente e della lotta contro ogni forma di violenza e mutilazione. In particolare si è fatto promotore della campagna a favore dei bambini poveri del Terzo e Quarto Mondo e contro i botti di Capodanno, che tanta sofferenza provoca tra le gente, soprattutto se bambini e giovani.

Cinquecento zainetti per i bambini di Ketti

DSC06400.JPGUn’iniziativa umanitaria per le feste di Natale è stata lanciata, a conclusione del cenacolo di preghiera mensile, che si svolge alla Stella Maris di Mondragone. A promuovere tale iniziativa, in sintonia con le Suore di Gesù Redentore è padre Antonio Rungi, teologo morale campano, cappellano delle Suore che invita “le persone di buona volontà a fare un piccolo sforzo per Natale 2008 per aiutare i bambini poveri della Nigeria”. L’iniziativa si chiama “Uno zainetto per i bambini di Ketti” ed è stata avviata dalla Congregazione di Gesù Redentore, che a Mondragone hanno una comunità religiosa. Dopo il successo dello scorso anno, durante il quale si è realizzato il sogno di acquistare 200 banchetti per la scuola per i bambini di Ketti, in Nigeria, quest’anno l’offerta di 20 Euro è destinata all’acquisto di 500 zainetti, completo di materiale scolastico. La missione Ketti è a cura della Congregazione di Gesù Redentore, soprattutto della comunità di Bagnoregio, che si è impegnata in prima persona a sostenere questa loro missione in terra d’Africa. Coloro che vogliono dare il loro contributo per tale causa si possono rivolgere direttamente alle comunità delle Suore di Gesù Redentore, che si trovano sul territorio. A Mondragone le Suore si trovano alla Stella Maris, istituto ben noto per aver accolto nel passato moltissimi bambini orfani ed abbandonati. Il contributo per tale finalità può essere ugualmente corrisposto mediante versamento su Conto Corrente Postale N. 11417011, intestato alle Suore di Gesù Redentore – Viale Agosti, 10- 01022 – Bagnoregio (Vt). A tal fine è interessante leggere quanto scrive un bambino di tale missione a tutti i benefattori (si tratta di una lettera originale tradotta in italiano): “Mi chiamo Thomas e vivo a Ketti (Nigeria). A settembre ho incominciato la scuola e sono tanto contento. Alla missione le suore mi hanno dato una divisa scolastica ed ora abbiamo dei banchetti sui quali possiamo scrivere ed anche mangiare…Che gioia quando li abbiamo visti! Il mio sogno sarebbe di avere uno zainetto con qualche libro, alcuni quaderni, una penna, una matita, dei colori… Potresti aiutarmi?”.

Una richiesta semplice ed essenziale che non si può disattendere. “Si tratta di raccogliere 10.000 Euro, tanti per acquistare 500 zainetti completi di tutto per i bambini di Ketti. Cinquecento persone o famiglie, o gruppi di persone, di studenti, che in questo Natale 2008 possono destinare individualmente o collettivamente 20 euro per acquistare almeno uno zainetto. Si può fare ed è una meta raggiungibile, con la buona volontà e soprattutto –conclude padre Rungi- con la generosità del cuore e delle tasche”.

P.Rungi. “Profondamente scossi e addolorati per la strage di Verona”

Rungi-volto-tessera.JPG“Come tutti gli italiani e le persone sensibili, sono profondamente scosso ed addolorato per la strage di Verona”, è quanto ha dichiarato il teologo morale campano, padre Antonio Rungi. “Di fronte ad una simile tragedia poca conta sapere chi, come e perché sia successo tutto questo. Cinque vite umane distrutte, soprattutto i tre bambini, che lasciano nel nostro animo una profonda prostrazione interiore. Non vorremmo mai che capitassero simili cose in nessuna famiglia italiana e nel mondo. Ora -ha detto il teologo- ci resta solo da pregare e soprattutto da essere vicino ai familiari delle vittime che si trovano in un profondo dolore; come pure siamo vicini a tutti i cittadini di Verona, soprattutto della Zona di San Felice Extra. Come sacerdote, soprattutto del Sud ove di morti ammazzati se ne contano a centinaia per altri fatti di sangue, questa strage ha lasciato il segno nel nostro animo, perché è stata un’intera famiglia che, a quanto si lascia intendere, era tranquilla, senza problemi. Non sappiamo con certezza dalle notizie che arrivano se si stratti di omicidio-suicidio o di strage computa da altri, ma rimane il fatto che cinque giovani vite sono state elimnate. Dispiace davvero che simili cose possano succedere ovunque e soprattutto nel nostro Paese, ove il valore della famiglia, soprattutto dei figli rimane inalterarato al Sud come al Nord. Sento il dovere di essere vicino alla comunità cristiana e civile di Verona, ove è successo questo terribile fatto di sangue che ci lascia terribilmente angosciati, al di là dei motivi che l’abbiano potuto ingenerare e che verranno sicuramnte a galla nella fase delle successive indagini, condotte dalla Magistratura e dalle Forze dell’Ordine. Certamente -conclude padre Rungi – comunque siano andate le cose, questa è una delle più sanguinari stragi che si sono verificate nell’ambito familiare negli ultimi anni in Italia. Segno evidente che davvero qualcosa non va e che bisogna fare ogni sforzo per mettere al sicuro, anche nell’ambito della famiglia, soprattutto i bambini, vittime sempre più innocenti e ignari dei drammi che a volte vivono i grandi e che, come in questo caso, si è concluso in un modo tragico, lasciando inquiete le coscienze delle persone perbene e l’intera nazione italiana”.