Il linguaggio di Gesù bambino dalla sua nascita alla piena autonomia.

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Il linguaggio di Gesù bambino dalla sua nascita alla piena autonomia

di Antonio Rungi

Quali siano state le prime parole che Gesù ha pronunciato dopo la sua nascita a Betlemme di Giudea? Ha parlato subito o ha rispettato i tempi di acquisizione del linguaggio che è uguale per tutti i bambini del mondo? Ha anticipato i tempi e si è attenuto allo sviluppo normale di ogni bambino che viene al mondo, come è venuto lui dal grembo di Maria, dopo 9 mesi di gravidanza, concepito per opera dello Spirito Santo?

Sono domande che in prossimità del Natale, molti si pongono. Quale parola ha detto Gesù per prima, quando ad un anno o un anno e mezzo ha incominciato a pronunciare qualcosa? Possiamo immaginarlo quale sia stata la prima parola detta da Gesù infante ed è quella che pronunciano normalmente tutti i bambini del mondo: Mamma.

A maggior ragione Lui il Figlio di Dio, concepito per opera dello Spirito Santo, senza intervento umano, ha detto “Mamma” e rivolgendosi a Maria. Poi sicuramente ha detto papà, guardando il volto del suo custode e padre putativo Giuseppe.

I vangeli canonici quelli apocrifi non parlano delle parole dette da Gesù se non quelle riportate dal vangelo di Luca, quando viene ritrovato tra i dottori della legge nel Tempio di Gerusalemme, dopo tre giorni di ricerca: “Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”

Certamente Gesù parlava con i genitori, con i ragazzi del villaggio, con i nonni, Gioacchino ed Anna, con i cugini e parenti vari, compreso Giovanni il precursore suo cugino.

Strano che non sono riportate le parole di Gesù Bambino, eppure Maria, la Madre di Gesù, è stata con gli Apostoli dopo la morte di Gesù per diverso tempo.

Sicuramente le ha dette, soprattutto a Giovanni, al quale Gesù gli affida la sua Mamma  mentre sta per morire in Croce. Eppure non si hanno tracce di quanto Maria ha raccontato del suo Figlio circa gli anni dell’infanzia, dell’adolescenza, della gioventù. Quelle dette nel ministero pubblico le conosciamo quasi tutte, anche se non tutte. I Vangeli riportano i discorsi più importanti ma non tutto quello che Gesù ha detto. Il loro è stato solo il ripensare e poi scrivere e fissare i loghia di Gesù, dopo la sua risurrezione e a distanza di vari decenni.

Gesù è mai andato a scuola? Cosa sappiamo della sua infanzia, adolescenza, della sua educazione? Quali sono stati i suoi insegnanti o maestri? Che materie studiava? E quali tipi di lavoro ha esercitato nella sua vita? Altre domande che molti ragazzi e giovani si pongono e cercano una spiegazione.

Si pensa di sì. Le scuole rabbiniche esistevano. La sinagoga era il luogo più importante del villaggio e si trovava al centro di esso.

Anche Gesù frequentava la sinagoga non solo per imparare i testi sacri, durante la settimana, ma anche per pregare il giorno di sabato. Il Maestro dei giovani allievi era il Rabbino, che studiava ma soprattutto insegnava i testi sacri, che venivano proposti e che i bambini imparavano a memoria. La trasmissione orale della Sacra Scrittura era una prassi consolidata. Il sabato i testi imparati venivano recitati come preghiera. Tuttavia i bambini che frequentavano la sinagoga usavano le tavolette sulle quale spalmavano uno strato di cera e con una punta aguzza incidevano le parole su di essa.

Al sabato il rito religioso prevedeva la lettura delle Scritture, la spiegazione di esse, canti e preghiere.  Anche Gesù lo fece ad appena 12 anni quando restò nel Tempio, all’insaputa dei genitori, per insegnare i testi sacri ai dottori della legge. Da grande poi svolgeva un vero ruolo di rabbino, al punto tale che lo chiamano Maestro.

Gesù certamente ha imparato dal suo padre putativo il mestiere di falegname. Non era un ragazzo ozioso, si impegnava a dare una mano ai suoi genitori.

Giocava con i compagni del villaggio e sicuramente lo scambio di parole c’era tra loro. Ma cosa diceva Gesù nessuno mai lo ha saputo, né scritto, in quanto nessuno pensava chi fosse davvero quel particolare bambino venuto direttamente dal cielo.

Insomma, parlarne dell’infanzia di Gesù sembra davvero come penetrare in un’ombra di mistero avvolto dalla più totale mancanza di informazione, quasi un’opera impossibile, fatto salvo per quegli anni più famosi della sua vita dai trenta ai trentatré, tre anni di mille meraviglie, ma per il resto, sembra tutto avvolto da un mistero, a tratti davvero imbarazzante, se pensiamo che stiamo parlando del Figlio di Dio, del Messia, del Nazareno.

Non avendo degli obiettivi riscontri, tuttavia è possibile ipotizzare, in base alle conoscenze scientifiche, alla tradizione, alle usanze, alle religioni, ai luoghi come e quando i bambini di tutto il mondo e di tutti i tempi imparano a parlare nella loro lingua materna.

Gesù come tutti i bambini del suo tempo ha vissuto in un ambiente stimolante ed umanamente ha fatto gli stessi progressi intellettivi di ogni altro bambino, impegnandosi nello studio delle scritture e frequentando la sinagoga come tutti gli altri, ma anche i luoghi di gioco e di divertimento per i bambini che al suo tempo non avevano asili, scuole, centri sportivi, ma solo la piazza del villaggio e la strada, dove i bambini giovavano e si divertivano sotto lo sguardo attento dei genitori e degli adulti.

Certamente dalla bocca di Gesù, Figlio di Dio, non potevano uscire che parole di pace e d’amore, espressioni belle, dolci, rassicurante e divine. Chi stava con Gesù bambino e parlava con lui toccava il cielo con un dito e si riempiva di cielo in ogni momento del parlare e del ragionare.

Quindi cosa abbia detto Gesù negli anni della prima e seconda infanzia a nessuno è dato saperlo, ma è facile immaginarlo, perché il linguaggio dei bambini è universale con percorsi di sviluppo e potenziamento ben precisi nel tempo.

Gesù ha imparato a parlare come tutti gli altri, ma il suo linguaggio aveva altri contenuti e informazioni. Chi ha condiviso con lui l’infanzia, certamente, ha potuto intuire l’eccezionalità di quel bambino sorridente e giulivo che sapeva affascinare con ogni parola che usciva dalla sua bocca e con gesto che faceva coetanei e persone di ogni età. Peccato che nessuno poi si è informato e scritto di quegli anni stupendi vissuti da Gesù con Giuseppe e Maria e con tutti gli abitanti di Nazareth.

 

Il linguaggio di Gesù bambino dalla sua nascita alla piena autonomia.ultima modifica: 2022-12-16T00:30:57+01:00da pace2005
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