Archivi Mensili: febbraio 2012

Preghiera a San Gabriele dell’Addolorata

5412_teramo_san_gabriele_dell_addolorata.jpgO giovane santo, innamorato della Vergine Addolorata

che ai piedi del Crocifisso con Maria

imparasti a vivere la passione di Cristo,

fa che nella chiesa di oggi e nella società umana

rifiorisca quell’amore al Redentore

che è stato il motivo dominante

della tua coraggiosa scelta di consacrazione Signore.
 

Tu alla scuola di san Paolo della Croce

imparasti a vivere nel silenzio, nella solitudine del convento,

nella preghiera incessante e nella penitenza più totale,

fa che anche noi, uomini e donne del ventumesimo secolo,

sentiamo il bisogno di fare esperinza del deserto,

entrando in quel cammino di conversione permanente

che porta il credente a mettere al centro della propria esistenza

solo Colui che è la nostra vera gioia e felicità in questa terra e nell’eternità.
 

Dal Paradiso proteggi tutti i giovani del mondo,

in questo tempo di forte crisi di valori e di identità,

nel quale è facile smarrirsi e deviare,

senza più ritrovare la strada che riporta a Dio e all’eternità

 
Essi hanno bisogno in modo singolare

del tuo speciale patrocinio dal trono di Dio,

dove in eterno contempli il tuo amato Signore

e godi della visione beatifica della Vergine Santa,

tua e nostra amatissima Madre. 

Non permettere che nessun giovane di questa terra

perda la speranza e la fiducia in Dio e nel prossimo,

ma ognuno sappia sperare in un mondo migliore

e in una nuova umanità, in  cuiregnerà per sempre la giustizia e la pace.
 

Ti affidiamo in modo singolare i bambini ed i fanciulli dell’Italia e del Pianeta intero, perché possano vivere in un mondo riconciliato nell’amore.
 

Assisti quanti sono nelle difficoltà di ogni genere e dal cielo fa scendere,

attraverso la tua potente intercessione, abbondante la benedizione del Signore.
 

Benedici, o Gabriele, quanti ricorrono a te con fede,

chiedendo, tramite te, al Padre di eterna bontà e carità,

quanto è necessario per una degna vita umana,

contrasegnata da tante sofferenze, privazioni e prove di ogni genere.
 

Tu che occupi uno speciale posto nel cuore di Gesù e Maria,

fa che possiamo vivere in questo mondo

in stretta amicizia con il Figlio di Dio e la Madre di Dio.

Dal tuo santuario dell’Isola del Gran Sasso

dispensa a tutti gli uomini della terra ed ai tanti devoti e tuoi fedeli

il dono del vero sorriso che proviene da Dio,

la pace del cuore che viene da un cuore riconciliato con il Signore,

la bontà e la misericordia per quanti necessitano del perdono del Signore,

perché lontani da Lui e peccatori incalliti

nel vizio del male e di ogni depravazione morale.

Ottieni dal Signore il ritorno ai retti costumi

in ogni campo del vivere umano, sociale ed ecclesiale

e il mondo possa godere di una stabile pace su tutta la terra, s

enza conflitti, divisioni e paure di qualsiasi genere.
 

Gabriele, tu che tutto puoi ed ottieni dal Signore, non dimenticarti di nessuno di noi.
Amen

P.A.R. 

Vivere la Passione di Cristo in questa Quaresima 2012

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Santuario Madonna di Casale – Beato Pio Campidelli

 

RICORDIAMO IN FAMIGLIA LA PASSIONE DI GESU’

in tempo di SACRA QUARESIMA 2012

 

 

·       Davanti al Crocifisso che hai in casa, prega e rifletti ogni giorno con una delle preghiere riportate in questo foglio.

·              Il messaggio quaresimale di Benedetto XVI ci ricorda: “Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone (Eb 10,24).

·       Prega insieme in famiglia. Prega anche con altre famiglie.

 

 

PROPOSITO

·        “Gesù mio, voglio ricordarmi spesso di Te e della tua Passione, perché se considero le tue acerbissime pene sostenute per me, facilmente mortificherò me stesso e le mie passioni” (Beato Pio).

·        “Il Crocifisso è il più convincente motivo di fiducia e di speranza della storia umana. Lui è l’energia della riuscita e il rimedio del fallimento con il perdono. Voglio proclamare questa verità nel mio impegno di testimonianza cristiana”.

 

 

GIACULATORIA

·        “Signore, ti ringrazio che sei morto in croce per i miei peccati” (S. Paolo della Croce, fondatore dei Missionari Passionisti).

·        “ Ave, o croce, unica speranza!”

 

 

DAVANTI AL CROCIFISSO

Eccomi, o mio amato e buon Gesù, alla tua santissima presenza prostrato; ti prego con il fervore più vivo di stampare nel mio cuore sentimenti di fede, di speranza, di carità, di dolore dei miei peccati e di proponimento di non più offenderti; mentre io, con tutto l’amore e con tutta la compassione, vado considerando le tue cinque piaghe, cominciando da ciò che disse di te il santo profeta Davide: “Hanno trapassato le mie mani e i miei piedi, posso contare tutte le mie ossa”.

 

 

Le litanie della PassiOne di Gesù

O Gesù, Figlio del Dio vivente, abbi pietà di noi.

O Gesù, Uomo dei dolori,  abbi pietà di noi.

O Gesù, fonte della nostra speranza, abbi pietà di noi.

Per il tuo sudore di sangue,  liberaci, o Signore.

Per la tua dolorosa flagellazione,  liberaci, o Signore.

Per la tua incoronazione di spine,  liberaci, o Signore.

Per il tuo faticoso cammino col peso della croce,  liberaci, o Signore.

Per la tua crudele crocifissione,  liberaci, o Signore.

Per la tua morte,  liberaci, o Signore.

Nell’ora della nostra morte,  liberaci, o Signore.

Nel giorno del giudizio,  liberaci, o Signore.

Da ogni male, liberaci, o Signore.

Dalla durezza di cuore,  liberaci, o Signore.

Dalla morte improvvisa,  liberaci, o Signore.

Dalla dannazione eterna,  liberaci, o Signore.

PREGHIAMO

O Dio, nostro Padre, che ci hai amati per primo e ci hai donato il tuo amato Figlio per la nostra salvezza, fa’ che ricambiamo il tuo amore e viviamo da tuoi veri figli.

Tu che nella carne immacolata di Cristo ha condannato il peccato, aiutaci a conservarci davanti a te puri e irreprensibili.

Tu che preferisci essere misericordioso piuttosto che adirato, concedici di piangere i peccati commessi, per ottenere il tuo perdono.

Tu che ci hai riconciliati con te, per mezzo del sangue del tuo Figlio, agnello innocente, fa’ che nulla ci strappi mai dalla tua amicizia e dal tuo amore.                                                                

Tu che hai associato la Vergine Maria alla passione del tuo Figlio, concedici, per sua intercessione, il frutto di ogni bene per la salvezza. Amen

 

 

Tu, o Cristo

Tu, o Cristo, hai sofferto per noi, lasciandoci l’esempio, perché anche noi amiamo come te.

RIT.: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

·        Tu, sul legno della croce hai dato la tua vita per liberarci dal peccato e dalla morte. RIT.

·        Tu ti sei caricato delle nostre sofferenze perché noi fossimo liberati  e ogni nostra situazione fosse aperta alla speranza.  RIT.

·        Tu, buon pastore, hai riunito in una sola famiglia noi tutti che eravamo sperduti come un gregge,  perché ti seguiamo come tuoi discepoli. RIT.

·        Tu hai vinto il peccato e la morte, per la tua passione sei stato glorificato, per la tua fedeltà tutti siamo salvati. RIT.

 

 

Preghiera al “Volto Santo” di Giovanni Paolo II

Signore Gesù, crocifisso e risorto, immagine della gloria del Padre, Volto Santo che ci guardi e ci scruti, misericordioso e mite, per chiamarci alla conversione e invitarci alla pienezza dell’amore,

noi ti adoriamo e ti benediciamo.

Nel tuo Volto luminoso apprendiamo come si è amati e come si ama; dove si trova la libertà e la riconcialiazione; come si diviene costruttori della pace che da te si irradia e a te conduce.

Nel tuo Volto glorificato impariamo a vincere ogni forma di egoismo, a sperare contro ogni speranza, a scegliere le opere della vita contro le azioni della morte.

Donaci la grazia di porre te al centro della nostra vita; di restare fedeli, tra i rischi e mutamenti del mondo, alla nostra vocazione cristiana; di annunciare alle genti la potenza della Croce e la Parola che salva; di essere vigili e operosi, attenti ai più piccoli dei fratelli; di accogliere i segni della vera liberazione, che in te ha avuto inizio e in te avrà compimento.

Signore, concedi alla tua Chiesa di sostare, come la Vergine Madre, presso la tua Croce gloriosa e presso le croci di tutti gli uomini per recare ad essi consolazione, speranza e conforto.

Lo Spirito che ci hai donato porti a maturazione la tua opera di salvezza, perché tutte le creature, liberate dai vincoli della morte, contemplino nella gloria del Padre il tuo Volto Santo, che splende luminoso nel secoli dei secoli. Amen.

 

 

LEGGI E MEDITA IL VANGELO DELLA PASSIONE DI GESU’

·        Dal giorno 22 febbraio al 4 marzo 2012, leggi MATTEO, i capitoli 26, 27 e 28.

·        Dal giorno 5 – 11 marzo 2012, leggi MARCO, i capitoli 14, 15 e 16.

·        Dal giorno 12 – 18 marzo 2012, leggi LUCA, i capitoli 22, 23 e 25.

·        Dal giorno 19 marzo–4 aprile 2012, leggi GIOVANNI, i capitoli 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20 e 21.

 

 

Missionari Passionisti – V. Vecchia Emilia 533 – Casale-S. Vito (RN)

Tel. 0541 680138 – http://www.madonnadicasale.it

Isola del Gran Sasso (Te). Celebrazioni per i 150 anni della morte di San Gabriele dell’Addolorata.

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Isola del Gran Sasso (Te). 150 anni dalla morte di San Gabriele dell’Addolorata

 

Il 27 febbraio 1862, nel Ritiro dei Passionisti dell’Isola del Gran Sasso (Teramo), dove viveva in attesa di essere ordinato sacerdote nella Congregazione della Passione di Gesù Cristo, fondata da San Paolo della Croce, nel XVIII secolo, a soli 24 anni moriva il giovane studente passionista, Francesco Possenti, in religione Gabriele dell’Addolorata, oggi il santo del sorriso, compatrono della gioventù italiana e uno dei santi più amati e venerati al mondo.

 

Per ricordare questo straordinario avvenimento storico, ma soprattutto di fede, la Congregazione dei Passionisti, la Provincia religiosa della Pietà, che comprende le regione del Centro-Est dell’Italia, la comunità dei passionisti dell’Isola del Gran Sasso, unitamente alla Diocesi di Teramo, agli enti locali, associazioni, movimenti hanno organizzato un articolato programma di celebrazione per fare degna memoria dei 150 anni del transito di San Gabriele alla gloria del cielo.

 

“Sarà un 150° anniversario pieno di iniziative – annuncia Padre Natale Panetta, Rettore del  Santuario di San Gabriele – cioè di vita e di entusiasmo, di una vita piena e gioiosa come è stata quella vissuta dal giovane san Gabriele”.

 

Il Papa, Benedetto XVI, ha concesso, l’indulgenza plenaria a chi visiterà il santuario dal 27 febbraio 2012 al 22 settembre 2013. Le manifestazioni, infatti, continueranno fino al 14 novembre 2013.

 

Si inizia Il 26 febbraio 2012 che segnerà l’apertura ufficiale delle celebrazioni centenarie. Il 27 febbraio, festa del santo, alle ore 6.30 sarà solennemente celebrato il 150° anno della morte del Santo con la presenza del Superiore generale dei Passionisti, padre Ottaviano D’Egidio e del vescovo di Teramo, monsignor Michele Seccia. Il 27 febbraio si aprirà anche l’Anno giubilare speciale.

 

L’11 marzo sarà presente al santuario il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la cultura, che celebrerà la santa messa e quindi inaugurerà la mostra “Di annuncio in annuncio”, nella quale famosi artisti contemporanei rivisiteranno un’Annunciazione  del Rinascimento fiammingo che sarà esposta per la prima volta.

 

Il 12 marzo 12mila studenti delle superiori verranno al santuario a pregare il loro protettore a “100 giorni dagli esami”.

 

Dal 27 al 30 aprile ci sarà il raduno nazionale del movimento laicale passionista. Il 17 giugno il cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia,  presiederà la messa delle ore 11, mentre il 18 giugno al santuario arriveranno da tutta Italia monache di clausura passioniste per un incontro di aggiornamento.

 

 A luglio-agosto arriveranno i grandi pellegrinaggi a piedi da varie parti d’Abruzzo, mentre il 29 luglio centinaia di motociclisti giungeranno da tutta Italia per la grande festa del motociclista guidata da monsignor Giulio Mencuccini, vescovo passionista missionario in Indonesia, conosciuto con il “vescovo della motocicletta”, in quanto in terra di missione si sposta sulla moto.

 

Nel mese di luglio aprirà i battenti la 15° edizione della Biennale internazionale d’arte sacra.

 

Il 21 agosto inizierà la 32° Tendopoli dei giovani, che raccoglie giovani da tutto il mondo, una mini giornata mondiale della gioventù nel nome del santo protettore dei giovani.

 

Il 26 agosto migliaia di pellegrini arriveranno per l’annuale festa popolare del santo, che culminerà con la solenne processione con l’urna del santo.

 

Nei mesi di settembre e ottobre altri grandi raduni (Unitalsi abruzzese, Unmil, Cori polifonici, ciclisti).

 

Il 23 settembre il santuario accoglierà in visita gli ottantaquattro partecipanti al Capitolo generale dei Passionisti, radunati a Roma da tutto il mondo.

 

Il 14 ottobre il card. Giovanni Battista Re presiederà la messa delle ore 11 nel giorno in cui si terrà il raduno delle confraternite del centro Italia.

 

Le manifestazioni continueranno anche nel 2013. Tra le principali quella del 1° settembre con la celebrazione dei 100 anni della rivista del santuario “L’Eco di san Gabriele”.

 

Il 14 novembre il 5° convegno di studi su “S.Gabriele e il suo tempo” segnerà la conclusione delle manifestazioni.  

 

Nel corso del 150° anniversario ci saranno altri pellegrinaggi guidati dai vescovi d’Abruzzo/Molise, Terni, Spoleto, Assisi, Macerata, Fermo, Camerino e altri.

 

Ci sarà anche il pellegrinaggio delle 22 parrocchie dedicate al santo in Italia. Insomma un 150° pieno di iniziative, cioè di vita e di entusiasmo, di una vita piena e gioiosa come è stata quella vissuta dal giovane san Gabriele.

 

Pagani (Sa). Decimo anniversario beatificazione di Tommaso Maria Fusco

DSC04709.JPGPagani (Sa). Decimo anniversario della beatificazione di T.M.Fusco. Mons. Giudice presiede celebrazione di ringraziamento.

In occasione del decimo anninersario della Beatificazione di Tommaso Maria Fusco, fondatore delle Suore Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue, monsignor Giuseppe Giudice, vescovo di Nocera-Sarno, presiederà una solenne liturgia eucaristica di ringraziamento, nella Basilica Pontificia di Sant’Alfonso in Pagani, in programma venerdì 24 febbraio 2012, alle ore 18,30. La liturgia eucaristica sarà animata dal Coro Alfaterna, mentre participeranno al momento di preghiera sacerdoti, religiosi, confraternite e fedeli laici del territorio cittadino di Pagani, dove nel secolo XIX il Beato Tommaso Maria Fusco visse e mori, e della Diocesi di Nocera-Sarno, dove il sacerdote diocesano e fondatore operò instancabilmente durante la sua vita di apostolo del Sangue Preziossimo di Gesù Cristo.In un momento storico difficile dell’Italia e del Meridione in particolare, quando le idee di libertà dalla dominazione straniera avevano fatto breccia anche negli Italiani, insorgendo con rivoluzioni e disordini, il 1° dicembre del 1831 nacque a Pagani, Tommaso Fusco. Fu battezzato lo stesso giorno, da don Cesare Pepe nella chiesa parrocchiale di san Felice e SS. Corpo di Cristo. Ancora in tenera età, a soli sei anni, Tommaso fu privato delle cure e della presenza della mamma; quattro anni dopo anche del padre. Nel 1839 Tommaso partecipò alle celebrazioni in onore di santo Alfonso, canonizzato il 26 maggio di quello stesso anno, e in quella occasione promise a Dio: “ Sarò prete anch’ io “. Ma, prima di realizzare questa sua consacrazione a servizio di Dio e della Chiesa, egli dovrà superare non poche difficoltà familiari, suscitate proprio dal fratello maggiore don Raffaele e dallo zio paterno don Giuseppe, i quali volevano che attendesse agli interessi e alla continuità della famiglia, poiché due sacerdoti in famiglia erano già sufficienti. Fu ordinato Sacerdote il 22 dicembre 1855 e, fin dai primi giorni del suo sacerdozio, aprì nella sua casa una scuola privata e, nei locali della confraternita del Corpo di Cristo, una “cappella serotina”, per giovani di ogni grado e condizione sociale. Il 28 aprile del 1857 fu ammesso nella Congregazione dei Missionari nocerini, “allora fiorente in Diocesi, e don Tommaso emerse ben presto e, senza risparmiarsi alcun sacrificio, percorse molti paesi del Cilento e dell’Irpinia”. Nel 1861 la scuola mattinale per i bambini fu chiusa e, sempre nella sua casa, aprì una scuola di teologiaper i giovani sacerdoti, che avessero voluto continuare lo studio della Morale, e prepararsi agli esami di abilitazione alle confessioni. “ Un corso regolare – afferma mons. Mario Vassalluzzo che funzionerà per oltre venticinque anni”. Ricordiamo, in questo contesto, un’altra nota di mons. Vassalluzzo, quando riferisce che don Tommaso viene “abilitato alle confessioni per uomini e donne il 1° gennaio del 1858 dal Vescovo diocesano, facendo uno strappo alle norme allora in uso, che stabilivano di dare la facoltà ai novelli sacerdoti prima per gli uomini e poi per le donne, e don Tommaso eserciterà tale ministero con zelo e pietà”. Mons. Salvatore Garofalo annota: “evidentemente il Vescovo lo giudicò maturo, se non d’età, di senno e di virtù” . Sempre nel 1862 sorse, con tutte le autorizzazioni dei Superiori, un’Associazione di sacerdoti dal titolo: “ Compagnia dell’Apostolato Cattolico del Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo”. L’Opera fu approvata e benedetta da Pio IX il 30 aprile 1868. I Missionari aderenti a questa Compagnia erano impegnati nella predicazione delle missioni al popolo e concludevano sempre con 1’istituzione delle Pie Unioni del Preziosissimo Sangue. Don Tommaso, in qualità di Direttore, guiderà poi queste pie istituzioni anche attraverso la stampa del periodico “La voce del Preziosissimo Sangue”, che riuscirà a varcare i confini italiani e raggiungere anche l’India. Significativa la nota di mons. Vassalluzzo, che ci informa di uno scritto che padre Silvestro Papili, dei Silvestrini, invia al Direttore nel 1870, per comunicargli del bene che riesce a realizzare tra gli Indiani con la devozione al PP.mo Sangue e dei 300 associati alla Pia Unione. Dal 1861 al 1873 don Tommaso fu cappellano nel Santuario della Madonna del Carmine, detto delle Galline, e dal 1873 aI 1883 ritornò nella Chiesa matrice in qualità di economo curato, esercitando il ministero parrocchiale. Don Tommaso, che aveva aggiunto al nome di battesimo anche quello di Maria, per sua personale devozione alla Vergine, non solo diffonderà questa devozione con le pratiche di pietà mariana, ma istituirà con le “domeniche catechistiche”, anche l’Associazione delle Figlie di Maria, dalle quali nacquero le “monache di casa”. Queste, pur continuando a far parte delle Figlie di Maria, furono riunite in una particolare Associazione, col nome di : “ Figlie del Preziosissimo Sangue”, nel 1867 don Tommaso scrisse per loro il “Regolamento di Vita divota”. Nel 1872, durante la Missione predicata a Scafati, dalla Compagnia Cattolica, nella contemplazione del Crocifisso miracoloso, don Tommaso ebbe l’intuizione della fondazione della Congregazione delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue, destinata a ritrarre e riflettere “la più viva immagine di quella divina Carità con cui il Preziosissimo Sangue fu sparso”. Il 6 gennaio 1873, mons. Raffaele Ammirante, Vescovo diocesano, presiedette all’inaugurazione del primo Orfanotrofio” con tre suore e sette orfanelle, che don Tommaso volle mantenere a proprie spese. In quell’occasione mons. Ammirante, prima di impartire la benedizione pastorale, rivolto al Fondatore disse: “Hai scelto il titolo del Preziosissimo Sangue? Ebbene, preparati a bere un calice amaro!”.
Nel linguaggio biblico il calice indica la propria sorte, e bere il calice sta a significare le sofferenze e i patimenti che si sopportano (Cf Mt 20,22; 26, 39). Gesù stesso nel Getsemani, preso da” paura e angoscia”, ma fermo nella decisa volontà di mantenere viva la sua adesione alla volontà del Padre, si affida all’onnipotenza di Dio e lo prega perché allontani da Lui “ questo calice” (Mc 14,32-36).Un’angoscia, quella di Gesù nel Getsemani, che Luca definisce esplicitamente “ agonia” (22,44), agone come quello degli atleti, una lotta cruentissima, tanto che le gocce di sudore cadono come sangue
. Anche per don Tommaso scoccò I’ ora di testimoniare, come Gesù nel Getsemani, i tratti caratteristici del martire, dell’uomo fedele e coraggioso nella lotta, nonostante la prova dolorosa. Nel 1880 il Venerabile fu vittima di una terribile calunnia, tramata da due sacerdoti rivali e spalleggiata dai signorotti del paese, che si concluse più tardi con la confessione, in “ pubblica piazza”, del colpevole e la “dichiarazione dell’innocenza assoluta e totale di don Tommaso”, da parte del Tribunale ecclesiastico di Nocera Inferiore, costituitosi in seguito ad una istanza presentata dallo stesso clero di Pagani. “Emerge, anche da questa difficile situazione, la figura di chi vive, anche nella sofferenza, alla maniera dei santi e dei forti, secondo lo stile di un uomo virtuoso, prudente e responsabile, obbediente al Vescovo e a chi lo guidava nella vita spirituale”
Padre Pietro Schiavone, S.J. suo grande devoto e curatore di alcune pubblicazioni e studi sul Venerabile, afferma che la calunnia fu” colpo d’ala che lo immise nell’orbita dei privilegiati del Signore e che arricchì il suo vissuto di accentuate tonalità mistiche”, e per padre Antonio Ricciardi, suo primo Postulatore, la calunnia “ rafforza la sua testimonianza alla Carità del Sangue Preziosissimo di Gesù”. Don Tommaso M. Fusco, dopo aver consacrato tutta la sua vita a servizio di Dio e dei fratelli, fece ritorno alla casa del Padre il 24 febbraio del 1891. Mons. Bartolomeo Mangino, che aveva partecipato ai funerali, quando aveva da poco compiuto i sette anni, scriverà poi: “Ricordo due siepi di popolo immenso lungo le strade percorse dal corteo funebre nel pomeriggio di quel 25 febbraio del 1891. Tutta Pagani, insieme con le schiere accorse dai paesi vicini, circondò di un palpito tenerissimo la bara contenente i resti mortali del suo diletto figlio”. Il Beato Tommaso M. Fusco, quale” labbro parlante dell’Evangelo”e “profeta e testimone della Carità del Sangue”,continua, ancora oggi, la sua missione nella Chiesa e a favore dei fratelli, attraverso l’opera delle sue Figlie spirituali, chiamate a testimoniare ovunque, nella vita di ogni giorno, “la stessa carità di quel Dio che nel dono del Sangue del Figlio suo ci ha fatti consanguinei di Lui e, quindi, figli nel Figlio”. E’ stato beatificato da Giovanni Paolo II il 7 ottobre 2001.
Le Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue sono presenti, oltre che in Italia, negli Stati Uniti, Brasile, India, Nigeria, Filippine.