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P.Rungi. “Natale sia per tutti occasione di recupero morale”

Rungi-Bambino.JPG“Natale sia occasione per tutti per recuperare in eticità e moralità, sia a livello personale che comunitario, civile, politico e sociale”, è quanto scrive il teologo morale campano, padre Antonio Rungi, alla vigilia del Natale, in una Nota personale di riflessione sul grande mistero della nascita di Gesù Cristo. “Il Natale -prosegue padre Rungi- in Italia è una festa che direttamente o indirettamente riguarda tutti e come tale investe la coscienza etica delle persone impegnate nella società civile, nella politica, nella giustizia, nel governo del paese, nelle pubbliche amministrazioni, nelle istituzioni di ogni genere. E’ una festa che riguarda tutti e tutto e incide, per la sua specificità, sulla vita dell’intera comunità umana e nazionale. In particolare essa è strettamente rapportata ai valori della famiglia, della vita, della solidarietà, dell’attenzione verso gli ultimi e gli emarginati, verso la pace sociale e mondiale. Vivere il Natale nel nostro Paese è riscoprire le radici della nostra cultura cristiana e come tale, significa recuperare credibilità in ogni settore della vita sociale, politica ed economica. Cristo, Figlio di Dio – afferma il teologo campano- non è venuto invano nel mondo. Egli è venuto nella storia di questa nostra terra ed umanità per dare senso e dignità ad ogni persona e ad ogni istituzione. Il Natale non può passare invano per nessuno e soprattutto per quanti hanno responsabilità politiche e pubbliche. Queste sono maggiormente esposte al giudizio della gente. Comportarsi in modo degno e lodevole, retto ed onesto accresce la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Penso – conclude padre Rungi- che il Natale debba essere un tempo di silenzio e di meditazione per noi cristiani, ma anche per quanti, pur non esprimendo un orientamento religioso avvertono la necessità di farsi un esame di coscienza, in questi giorni di festa, e si impegnano a rettificare comportamenti, modi di pensare ed agire che, quando sono sbagliati, non fanno altro che danneggiare il volto più bello della politica, della giustizia, del governo di una nazione, mettendo seriamente in crisi quei cittadini che ancora credono alle istituzioni dello Stato democratico. Natale sia davvero tempo di conversione, innovazione e rinnovamento per tutti, superando steccati, pregiudizi, barriere di ogni tipo, soprattutto di carattere ideologico che non fanno vedere in faccia la realtà di un Paese e di un Popolo, come quello italiano, che merita uomini di potere a tutti i livelli più rispondenti alla dignità della nazione e del popolo italiano. Questo Natale 2008 sia per la nostra Patria una vera festa della rinascita e dell’eticità. Non si perda questa nuova occasione ed opportunità di festa per dare una svolta al nostro Paese nel rispetto di tutti e dei ruoli di ciascuno”.