Una riflessione alla vigilia dell’Immacolata Concezione

Una riflessione alla vigilia dell’Immacolata

di padre Antonio Rungi

Dopo i solenni funerali di Giulia Cecchettin a Padova e la tumulazione nel suo paese natio, tutti si augurano che questa giovane donna riposi in pace e la si ricordi nella preghiera e per il buon esempio che ha lasciato.
Moltiplicare trasmissioni, interviste, dichiarazioni, trasformare un dramma così grande in show televisivi culturali al solo fine di occupare spazi, aprire dibattiti e ripetere all’infinito sempre le stesse cose, serve a ben poco. Tra qualche giorno tutto va nel dimenticatoio come è successo per tante altre donne che hanno subito la stessa sorte e sulle quali si è parlato e scritto tanto nel passato e nei mesi scorsi. Se la memoria di Giulia va mantenuta viva nel cuore degli italiani una strada da percorrere è quella di non alzare mai più un dito contro una donna e per arrivare a questo risultato bisogna amare la donna che ci ha messo al mondo, la mamma, poi la sorella che come te è stata concepita dalla stessa mamma e papà, o sorella adottiva o di famiglia allargata, comunque sorella a tutti gli effetti. Bisogna amare la fidanzata, la moglie e chi portiamo nel cuore con rispetto e tenerezza perché si tratta di una donna comunque e sempre, fosse essa appena nata o al termine della sua lunga esistenza. E questo amore lo si insegna in famiglia, sui banchi di scuola, in mezzo alle piazze reali e virtuali, nelle comunità ecclesiali, nello sport, nel tempo libero, in vacanza, usando i social e quanto è nelle nostre mani non per offendere ma per difendere e proteggere ogni donna, qualsiasi donna, soprattutto se più debole e fragile e senza protezione sociale. Uomini di tutta la terra convertitevi ad amare ogni sorella a partire da chi il Signore ha messo sulla vostra strada per rispettarla e proteggerla e non per denigrarla o annientarla nella sua dignità di donna e persona umana. Basta con le parole, passiamo ai fatti senza tanti proclami, ma operando con convinzione e coraggio in ogni luogo dove viviamo. Uomini smettere di messaggiare cose vergognose e offensive della dignità delle donne, pensando che sono semplici oggetti di possesso o di bassi desideri. Alla vigilia della Madonna Immacolata, festa della vita, della purezza, della bellezza femminile al massimo livello impariamo noi uomini della Terra da San Giuseppe, sposo castissimo di Maria che ha protetto la sua promessa sposa e il Bambino che portava nel suo grembo verginale e che poi ha visto venire alla luce nella grotta di Betlemme e che porta il nome di Gesù.
Gesù, Giuseppe e Maria siano il modello di ogni famiglia, di ogni autentico rapporto tra i componenti di generi diversi. Maria la sola donna tra Giuseppe e il Figlio di Dio è stata amata profondamente da entrambi e lo stesso Gesù l’ha preservata dal peccato originale, insegnando a noi che in Maria, donna pura, bella e santa dobbiamo riscoprire il volto della Madonna in ogni donna di questo mondo che merita rispetto, amore e venerazione e mai umiliazione e violenza come purtroppo sta succedendo da molto tempo. Ora che Giulia riposa in pace in sua memoria facciamo rumore non con le chiavi ma con le idee e con i comportamenti rispettosi di ogni nostra sorella di sangue, di fede cristiana o di appartenenza al genio femminile. Maria Immacolata proteggi tutte le donne della Terra da ogni forma di violenza, sopruso e vile aggressione di uomini senza cuore e senza vero amore.

Una riflessione alla vigilia dell’Immacolata Concezioneultima modifica: 2023-12-07T09:12:40+01:00da pace2005
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