TESTO DELLA VEGLIA DI PREGHIERA MARIANA IN ONORE DELLA MADONNA DELLA CIVITA

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SANTUARIO MADONNA DELLA CIVITA – ITRI (LT)

Veglia di Preghiera in onore della Madonna della Civita

A CURA DI PADRE ANTONIO RUNGI

20 LUGLIO 2015

INTRODUZIONE

 

Sac Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

 

R.  Amen.

 

Sac. La grazia e la pace di Dio nostro Padre, dal quale procede ogni bene  per mezzo del Figlio nato dalla Vergine,  sia con tutti voi.

 

R.  E con il tuo spirito.

 

Sac. La Vergine Maria, nell’eterno disegno dell’incarnazione del Verbo, fu predestinata ad essere Madre di Dio. Già nella vita terrena come Madre del Redentore fu associata in modo del tutto singolare all’opera di salvezza.  I momenti e gli aspetti di questa provvidenza salvifica sono espressi anche dalla devozione popolare mariana. La devozione alla Madonna della Civita, entra a far parte legittimamente della sana tradizione e del culto sincero ed autentico che il popolo cristiano rivolge alla Madre di Cristo e della Chiesa.

Raccolti, in preghiera, in questo santuario mariano della Civita, questa sera, alla vigilia della festa della protettrice dell’arcidiocesi di Gaeta e della città di Itri, ci rivolgiamo alla Vergine Maria con il canto della:

 

Salve Regina

 

SI INTRONIZZA L’ICONA DELLA MADONNA DELLA CIVITA

 

Sac. Contempliamo la Vergine Maria apparsa su questo monte Civita come lampada che porta la luce nelle tenebre. Si accenda  nel nostro cuore e nella nostra mente il fuoco della carità.  La Madonna della Civita guidi tutti noi alla conoscenza del suo Figlio, illumini di splendore la nostra mente,

 

FACCIAMO MEMORIA

 

Il Santuario della Madonna della Civita, uno dei più conosciuti e frequentati in Italia con circa 500.000 pellegrini ogni anno, è situato sul Monte  Fusco (673 m.l.m.),  detto della Civita.  Si trova dal Medioevo, Anno Mille, al centro dei sentieri che conducevano al Golfo di Gaeta, alla Ciociaria, all’Abruzzo: le popolazioni di questi comprensori e regioni continuano da secoli a coltivare la particolare venerazione per la Madonna della Civita. Nella zona di Itri è attestata la presenza di monaci benedettini cassinesi. Un monastero risalente al sec. XII è ricordato alle falde del monte Civita, con il nome di val di Fellino (Figline). Il monte della Civita assunse una grande importanza, grazie alla venerazione del ritratto della Madonna Odigitria, che la tradizione volle attribuire alla  mano di  S. Luca  evangelista. Per un evento miracoloso il ritratto bizantino, forse scampato alla lotta iconclasta, come accadde per altri esemplari, fu rinvenuto, da un pastore sordomuto,  su un leccio sul monte Fusco, che acquisto la parola e l’udito e corse a portare la notizia alla popolazione di Itri. Da allora, forse siamo prima del Mille, il Santuario della Civita è divenuto luogo e meta dei pellegrinaggi. 

 

Davanti all’immagine della Madonna della Civita, in questo luogo di preghiera ora  ci rivolgiamo a lei con il canto tradizionale e popolare

“Da te Costantinopoli”.

 

  1. MEDITIAMO CON LA VERGINE MARIA (L’ANNUNCIAZIONE)

 

Lettore. Dal Vangelo secondo Luca

 

Al sesto mese Dio mandò l’angelo Gabriele in una città della Galilea chiamata Nàzaret, ad una vergine sposa di un uomo di nome Giuseppe della casa di Davide: il nome della vergine era Maria. Entrò da lei e le disse: “Salve, piena di grazia, il Signore è con te”. Per tali parole ella rimase turbata e si domandava che cosa significasse un tale saluto. Ma l’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai nel grembo e darai alla luce un figlio. Lo chiamerai Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre, e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno e il suo regno non avrà mai fine”. Allora Maria disse all’angelo: “Come avverrà questo, poiché io non conosco uomo?”. L’angelo le rispose: “Lo Spirito Santo scenderà sopra di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra; perciò quello che nascerà sarà chiamato santo, Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei un figlio nella sua vecchiaia, e lei che era ritenuta sterile è già al sesto mese; nessuna cosa infatti è impossibile a Dio”. Disse allora Maria: “Ecco la serva del Signore; si faccia di me come hai detto tu”. E l’angelo si allontanò da lei.

 

MOMENTO DI SILENZIO

 

L1. “L’Angelo le disse: non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo”.

 

L2. Piccola Vergine di Nazaret, cosa sai tu della vita, della promessa antica ripetuta dai vecchi patriarchi che vibra ancora soffusa di speranza e di dolore negli uomini che vivono il tuo tempo? L’Angelo ti sorride e tu lo guardi smarrita e titubante per le cose assai grandi che troppo sopravanzano il tuo cuore. “L’ombra dello Spirito ti coprirà, Immacolata. E sarai tempio e talamo del Figlio di Dio onnipotente, diventerai regina prescelta dal tuo Creatore e madre del re d’Israele”. Le comprendi tu queste cose? Tu guardi e il tuo cuore è confuso ma all’Angelo sorridente non puoi che rispondere: “Eccomi. Si faccia la sua volontà”.

 

Sac. Con Maria siamo in ascolto della Parola, immersi nella preghiera e nel silenzio per fare con lei esperienza dello Spirito che dà vita. È dono e frutto dello Spirito la maternità di Maria, che fiorisce da una terra vergine, umile e accogliente. Con Maria vogliamo anche noi consegnare l’ “eccomi” di una resa totale all’azione di Dio e collaborare con lo Spirito che, come un artista sapiente, modella in noi i tratti della bellezza di Cristo. Affidiamo a Maria la nostra preghiera e soprattutto la vita, perché ci accompagni e ci insegni a imitarla nel cuore e nei gesti.

 

Preghiera alla Madonna della Civita

 

Sac. Vergine Santa, Madre di Dio, che qui, in questo luogo di grazia, dispensi favori e doni spirituali a quanti ricorrono a te con cuore sincero, animo contrito e con il forte desiderio di incontrare Dio.

 

Mostraci, o Madre della divina grazia, il tuo Figlio Gesù ed indicaci la strada che porta al cielo, ove possiamo, un giorno, godere per sempre la gioia eterna.

 

Non abbandonarci, Maria della Civita, in questa valle di lacrime, Tu che da questo Monte Santo, vegli sul cammino di tutti i tuoi figli, che abitano qui o sono sparsi nel mondo, diffondendo il tuo nome glorioso e potente in ogni angolo della terra.

 

Non permettere, o Madre dolcissima, che nessun dei tuoi devoti si perda in cerca di false felicità terrene, ma guidalo all’ascesi, come cammino per volare sempre più in alto, incontro a Cristo, tuo Figlio, che Tu ci porgi con infinito amore di Madre.

 

Ti chiediamo, o Madre Santa, che la nuova civiltà dell’amore prevalga sulla cultura dell’odio e del terrore, che l’amore e la solidarietà tra gli esseri umani trovi sempre più spazio nel cuore di tutti gli uomini di questa martoriata terra.

 

Difendi Tu dal cielo i bambini di tutta la terra; sostieni i giovani nel cammino della loro vita umana, sociale, culturale e lavorativa, spesso segnata da insanabili conflitti; benedici i papà e le mamme di famiglia che ogni giorno si sacrificano per i loro figli.

 

Sii vicina a quanti soffrono nel corpo e nello spirito, a quanti profughi e stranieri vivono la loro condizione di umiliazione e di alienazione, senza possibilità di redenzione.

 

Tu che sei arrivata da terre lontane e qui hai trovato dimora da oltre un millennio dell’era cristiana portata da mani santi e benedette, fa che in ogni angolo della terra risuoni l’unica parola che Cristo Redentore ha recato al mondo come Buon Pastore, che è l’ amore.

 

Vogliamo vivere, Maria, nell’amore sincero verso Dio e verso i nostri fratelli, vogliamo spezzare i vincoli dell’odio, della vendetta e della violenza.

 

Vogliamo essere operatori di pace e di concordia, dovunque il Signore ci chiama a vivere la nostra vocazione e missione di battezzati e consacrati alla diffusione del Regno di Dio tra di noi.

 

Sul tuo esempio, Madre benedetta del Monte Civita, noi vogliamo seguire Gesù e fare veramente quello che Egli ci dirà di fare, nella costruzione di un mondo riconciliato con Dio nell’amore. Amen

 

CANTO MARIANO: SANTA MARIA DEL CAMMINO

 

  1. CAMMINIAMO COME MARIA (L’INCARNAZIONE)

 

DAL VANGELO DI LUCA (2,1-19)

 

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo. C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l’angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama».  Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono dunque senz’indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano.Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.

 

MOMENTO DI SILENZIO

 

Sac. E’ mistero altissimo di amore l’Incarnazione del Verbo, dono del Padre alla nostra umanità. Facciamo nostri gli atteggiamenti di Maria, atteggiamenti di amore, di contemplazione, di adorazione profonda.

 

R. Al re piacerà la tua bellezza, è il tuo Signore prostrati a Lui.

 

Ascolta, figlia, guarda porgi l’orecchio

dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;

al re piacerà la tua bellezza;

è il tuo Signore, Prostrati a lui.

 

Da Tiro vengono portando doni 

i ricchi del popolo cercano il tuo volto,

la figlia del re è tutta splendore,

d’oro e di gemme è il suo vestito.

 

Al re è presentata in preziosi ricami,

con lei ti son condotte le vergini compagne

guidate in gioia, guidate in esultanza,

entrano insieme nel palazzo regale.

 

Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli

li farai capi di tutta la terra.

A tutte le età ricorderò il nome tuo,

ti loderanno i popoli in eterno.

 

Sac. Preghiamo. O Dio, tu che avvolgi la nostra esistenza con l’amore ineffabile del tuo sguardo, che ci pervade ovunque, in ogni istante e da sempre: per intercessione di Maria, Madre di Cristo Signore, sii la luce in ogni nostro pensiero e desiderio, guidaci sulla via della vita e concedici di porre tutta la nostra speranza solo in te e amarti con tutto il nostro cuore. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

 

CANTO MARIANO: MADONNA NERA

 

Presentazione dei doni

 

Si offrono portandoli in processione all’icona di Maria:

  1. una lampada (segno della fede= Maria Donna di fede)
  2. una brocca d’acqua (segno di purificazione= Maria è la tutta bella, è l’Immacolata);
  3. una Bibbia (segno di ascolto= Maria donna di ascolto e silenzio)
  4.  un mazzo di fiori, (segno del culto e della venerazione della Madonna= Maria il fiore più bello nel paradiso di Dio)

 

(Durante la processione si canta: Andiamo con gioia alla casa del Signore)

 

 

Riflettiamo insieme

 

L. Il Cristo venuto dal cielo rivestì forma mortale.  A Gabriele fu prima mostrato l’integro corpo castissimo; quindi l’Arcangelo disse così alla fanciulla: “Accogli, o Vergine, Dio nel tuo cuore immacolato”.  Detto questo, Dio infuse grazie a Colei che doveva essere per sempre vergine.

 

All’udire, fu presa, insieme, da timore e da stupore. Stette immobile tremando e il suo animo fu come smarrito, mentre il cuore le palpitava forte a causa delle misteriose parole che aveva udito. Quindi il suo cuore si allietò e si confortò per quelle parole. E sorrise, come bambina e arrossì nelle guance allietata di gioia e pervasa nel cuore da un delicato senso di pudore. E a lei tornò il coraggio e il Verbo volò nel suo grembo. Fattosi carne nel tempo e presa vita nel grembo, assunse forma di uomo mortale e fu bambino, nato da parto vergineo. Questa è grande meraviglia per gli uomini. Ma nulla è gran meraviglia per Dio Padre e Dio Figlio. Per il Piccolo nato mise ali la terra gioiosa e il trono celeste sorrise e l’universo esultò.

 

PREGHIERA ALLA VERGINE DI PAPA FRANCESCO

 

Sac.

A Maria, madre della Chiesa e madre della nostra fede, ci rivolgiamo in preghiera.

Aiuta, o Madre, la nostra fede!

Apri il nostro ascolto alla Parola, perché riconosciamo la voce di Dio e la sua chiamata.

Sveglia in noi il desiderio di seguire i suoi passi, uscendo dalla nostra terra e accogliendo la sua promessa.

Aiutaci a lasciarci toccare dal suo amore, perché possiamo toccarlo con la fede.

Aiutaci ad affidarci pienamente a Lui, a credere nel suo amore, soprattutto nei momenti di tribolazione e di croce, quando la nostra fede è chiamata a maturare.

Semina nella nostra fede la gioia del Risorto.

Ricordaci che chi crede non è mai solo.

Insegnaci a guardare con gli occhi di Gesù, affinché Egli sia luce sul nostro cammino. E che questa luce della fede cresca sempre in noi, finché arrivi quel giorno senza tramonto, che è lo stesso Cristo, il Figlio tuo, nostro Signore!

 

MOMENTO DI PREGHIERA SILENZIOSA

 

Sac. Fratelli e sorelle domandiamo a Dio che ci aiuti a creare in noi un cuore libero per lui, capace di amarlo e seguirlo. Preghiamo dicendo insieme “Signore, aiutaci a vivere come Maria”. Rip.

 

L. Quando ci costa pregare, ti sentiamo assente, ci stanchiamo di attendere la tua risposta, Signore aiutaci a vivere come Maria. Rip.

 

L. Quando il dolore ci opprime, lo sconforto ci impigrisce, l’umiliazione induce la ribellione, Signore, aiutaci a vivere come Maria. Rip.

 

L. Quando ci pare di non essere capiti, non accolti e valorizzati; quando ci pesa il dovere quotidiano, quando sperimentiamo la noia di una vita senza significato, Signore aiutaci a vivere come Maria. Rip.

 

L. Quando l’egoismo sminuisce i nostri propositi, la superbia spegne l’amore fraterno, l’impurità tormenta la nostra serenità, Signore aiutaci a vivere come Maria.

 

L. Quando non riusciamo a dare agli altri un po’ del nostro tempo, della nostra attenzione e delle nostre cose, neppure un sorriso sincero e sentito, Signore aiutaci a vivere come Maria.

 

L. Nella gioia e nel dolore, adesso e nell’ora della nostra morte, Signore aiutaci a vivere come Maria. Rip.

 

Preghiamo.

 

Sac. Beata sei tu Maria, perché in te si compiono gli enigmi e i misteri annunciati dai profeti. Mosè ti prefigurava nel roveto ardente, Giacobbe nella scala che giunge al cielo, Davide nell’arca dell’Alleanza, Ezechiele nella porta sigillata. Ed ecco che con il tuo parto questi misteri si sono realizzati. E’ veramente giusto chiamare te beata, Madre di Dio; te, più onorabile dei cherubini e incomparabilmente più gloriosa dei serafini, te che senz’ombra di corruzione partoristi il Verbo di Dio, te magnifichiamo qual vera Madre di Dio. Te beata per l’eternità o Vergine, Madre di Dio e Madre dell’umanità. Amen.

 

CANTO MARIANO: DELL’AURORA TU SORGI PIU’ BELLA

 

INIZIO DELLA FIACCOLATA

 

Durante la fiaccolata: Santo Rosario Meditato, riflessioni tratte dai Padri della Chiesa, dai Santi e dal Magistero della Chiesa. Il tutto intervallato dai canti e qualche riflessione del sacerdote

 

AL  RIENTRO BENEDIZIONE FINALE CON IL QUADRO DELLA MADONNA

 

Sac. Il Signore sia con voi

 

T. E con il tuo spirito.

 

Sac. Dio misericordioso, che per mezzo del suo Figlio, nato dalla Vergine, ha redento il mondo, vi colmi della sua benedizione.

 

T. Amen.

 

Sac. Dio vi protegga sempre per intercessione di Maria, Vergine e Madre, che ha dato al mondo l’autore della vita.

T.Amen.

 

Sac. A tutti voi che in Maria è stata data la grazia di ammirare l’immagine del compimento del piano della salvezza, conceda il Signore la perseveranza nella fede, nella speranza e nella carità.

T. Amen.

 

Sac. E la Benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre.

T. Amen

 

Sac. Questa veglia di preghiera in onore della Madonna della Civita, è finita. Andate in Pace.

T. Rendiamo grazie a Dio.

 

CANTO MARIANO CONCLUSIVO: ANDRO’ A VEDERLA UN DI’

 

TESTO DELLA VEGLIA DI PREGHIERA MARIANA IN ONORE DELLA MADONNA DELLA CIVITAultima modifica: 2015-07-20T12:30:18+02:00da pace2005
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