La giornata contro la violenza sulle donne

P.Rungi (Teologo morale). “Sostenere il cammino di liberazione della donna da ogni forma di violenza e schiavitù che ha attinenza anche con determinate religioni”

 

Alla vigilia del decimo anniversario della Giornata Mondiale  contro la Violenza sulle Donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, padre Antonio Rungi, teologo morale campano, “evidenzia la scarsa attenzione dei media e delle istituzioni sul dramma delle donne maltrattate in ogni parte del mondo”. “La dignità della donna è pari alla dignità di ogni essere umano –afferma il teologo campano- e come tale deve essere garantita e rispettata in ogni sede, anche giudiziario e parlamentare, per dare più forza a quell’istanza che viene dal mondo femminile, ma anche maschile di difesa e protezione ad oltranza della donna, soprattutto quella più esposta a danni fisici, morali, psicologici e spirituali. Si sa che l’Onu ha istituito questa giornata non solo  per denunciare e combattere “ogni atto di violenza fondata sul genere che abbia come risultato, o che possa probabilmente avere come risultato, un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che avvenga nella vita pubblica o privata, ma anche per promuovere una cultura di non violenza a partire proprio dalle categorie più fragili e deboli quali sono i bambini e le donne. L’etica sociale impone, al di là del proprio credo – afferma padre Rungi- una diversa concezione della donna rispetto al passato o rispetto a certi ambienti in cui la donna è ancora vista come subalterno all’uomo. Per un sviluppo pieno, duraturo, civile e per un progresso morale e culturale a livello mondiale è essenziale rivalutare la donna e darle il giusto posto che le spetta come persona e come soggetto di diritti e doveri a pari dell’uomo, anche nella sua specificità di madre. Da qui l’appello fondamentale e conclusivo di sostenere il cammino di liberazione della donna da ogni forma di violenza e schiavitù che ha attinenza anche con determinate culture e religioni. La teologia morale della persona dia il suo contributo di riflessione e di proposte per cambiare una mentalità che ancora oggi stenta a decollare anche dalle nostre parti. La donna è degna di ogni rispetto, amore, collaborazione e protezione al pari- conclude padre Rungi- di ogni persona umana di qualsiasi popolo, cultura, razza e religione. Domani e nei prossimi giorni i sacerdoti affrontino questo tema nelle catechesi e nelle omelie, perché anche con tali contributi si può determinare il cambiamento di mentalità non solo per un momento ma per sempre”.

La giornata contro la violenza sulle donneultima modifica: 2009-11-25T00:46:00+01:00da pace2005
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