PADRE ANTONIO RUNGI PASSIONISTA GIORNALISTA

P.Rungi. Un decalogo salva-famiglia

Nove famiglie su dieci attraversano momenti di crisi. Solo una su dieci sembra vivere apparentemente felice. I dati statistici, a livello europeo, presentano la situazione oggettiva delle famiglie nell’attuale società.  In occasione dell’annuale festa della  Santa Famiglia di Nazaret che si celebra domani, domenica 28 dicembre 2008, padre Antonio Rungi, teologo morale campano ha stilato uno speciale decalogo salva-famiglia, che indirizza a tutte le coppie, giovani o meno giovani, che sono in crisi o a rischio di crisi, di fratture e divisioni irreversibili.  Un decalogo che spazia tra i comportamenti interpersonali dei coniugi a quelli del nucleo familiare nel suo insieme in apporto anche all’ambiente sociale e vitale. Ecco le dieci regole salva famiglia elaborate da padre Rungi.

1. Non avere altra idea se non quella di salvare comunque e sempre il matrimonio e la famiglia. La coppia matrimoniale non si costituisce per un momento, ma è per sempre.

2. Non cullare l’illusione che lasciando tua moglie o tuo marito ti ritroverai felice con un altro partner o compagno per il resto della tua vita. Se è fallito un matrimonio non può riuscire bene un altro.

3. Non litigare continuamente in casa o fuori per futili motivi o per gelosia. Ma cerca il dialogo e nella massima sincerità, se ti è possibile, cercando di capire e se necessario perdonare.

4. Ricordati di rispettare tutti nella tua famiglia, sia i piccoli che i grandi, senza creare attriti e contrasti tra i vari componenti del nucleo familiare ristretto o allargato.

5. Non usare parole offensive che toccano la sensibilità del partner, dei figli, dei parenti e degli affini; ma adotta un linguaggio adeguato ad una sana educazione civile e morale.

6. Non alimentare rapporti extraconiugali e fuori dell’etica naturale e cristiana, ma rispetta il tuo partner anche se dovesse star male.

7. Non improntare il tuo matrimonio e la tua famiglia sui soli beni materiali, sul successo e sulla carriera; ma cura adeguatamente gli interessi spirituali e sociali degni dell’essere umano e di un gruppo familiare.

8. Cura con particolare attenzione  il bene supremo della famiglia mediante un rapporto coniugale improntato a verità. La menzogna e la falsità sono la tomba del matrimonio e la distruzione del nucleo familiare.

9. Non desiderare il partner dell’altro, alimentando nel pensiero e nella vita l’idea del tradimento o della vendetta. Chi pensa e fa questo non vive sereno e si ammala nel fisico e nella mente, perché la perversione non porta a nessuna conclusione.

10. Non desiderare soldi e beni materiali oltre il necessario. L’ansia e l’insoddisfazione che derivano da una vita improntata su queste cose distruggono lentamente i rapporti coniugali più significativi e belli. Il dio denaro è sempre una mina vagante per ogni ogni nucleo familiare.

P.Rungi. Un decalogo salva-famigliaultima modifica: 2008-12-27T11:01:00+01:00da
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