PADRE ANTONIO RUNGI PASSIONISTA GIORNALISTA

P.Rungi. Un decalogo missionario per la giornata mondiale delle missioni

In occasione della giornata mondiale delle missioni del 2008, che si celebra oggi, 19 ottobre 2008, terza domenica di ottobre, in coincidenza con la festa di San Paolo della Croce, uno dei grandi missionari di Gesù Crocifisso che ha svolto la sua attività apostolica nel XVIII secolo, padre Antonio Rungi, missionario passionista, teologo morale campano, ha elaborato un decalogo della missione della Chiesa e dei missionari, sulla scorta del messaggio annuale del Sommo Pontefice,  Benedetto XVI, che ha come tema “Servi ed apostoli di Gesù Cristo”.
Ecco il testo del decalogo missionario di padre Rungi.

1.La missione non ha confini, secondo gli insegnamenti di Cristo. Tu predica comunque e dovunque, senza limiti di nazioni, razze, culture e religioni, scegliendo l’itineranza e non la stabilità.

2.La missione è soprattutto questione d’amore. Solo se ami la verità e l’umanità nel modo giusto avverti l’esigenza di predicare sempre e comunque con coraggio e passione dei retti di cuore.

3.La missione è per la liberazione. In un mondo schiavo di tante cose, la parola di Dio e la buona novella di Cristo è la proposta liberante per ogni uomo, soggetto a schiavitù di ogni genere.

4.L’urgenza della missione emerge chiaramente dal contesto della chiesa e del mondo contemporanei. Gli uomini di questo nostro tempo hanno bisogno di conoscere Cristo. Guai a noi cristiani se non predichiamo, non senza aver prima praticato, il Vangelo, secondo gli insegnamenti dell’Apostolo delle Genti.

5.Ogni mezzo è buono per far conoscere Cristo a questo mondo. Non escludere dal tuo impegno missionario il contatto diretto con le persone ed i fedeli, ma anche i mezzi di comunicazione sociale e soprattutto Internet che raggiunge i giovani ed un vasto pubblico a noi sconosciuto.

6.La missione si fonda sulla preghiera. Ogni azione missionaria parta essenzialmente e primariamente dalla contemplazione e meditazione dei divini misteri.

7.La missione è finalizzata alla promozione della vita umana. Il vangelo che la Chiesa annuncia ed i cristiani predicano ha come obiettivo la dignità, il rispetto e la sacralità di ogni vita umana, soprattutto se debole e indifesa, come quella nascente o morente.

8.La missione genera speranza nel cuore dell’uomo. Chi accoglie la verità del Vangelo non può che essere una persona felice e serena. Tu porta nel cuore degli uomini la gioia di Cristo e la vera felicità per un essere umano.

9.La missione è assumere uno stile di vita povera, casta ed obbedienza sul modello del Cristo Crocifisso. Ogni missionario, consacrato o laico, dia la testimonianza di vita vivendo in profondità questi sacrosanti valori di consacrazione integrale a Dio e alla Chiesa.

10.La missione è comunione. Ogni missionario è inviato nel nome di Dio e della Chiesa. Il suo mandato ha efficacia se è vissuto in comunione con il Papa, i Vescovi, i parroci o i legittimi superiori, se si tratta di persone consacrate. Fare il battitore libero, autonomo e acefalo crea solo confusioni e scompensi nella chiesa e nella mente della gente.

P.Rungi. Un decalogo missionario per la giornata mondiale delle missioniultima modifica: 2008-10-19T00:23:03+02:00da
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