triduo

Mondragone (Ce). Bicentenario della Serva di Dio Victorine Le Dieu

Triduo-suore.jpgLe Suore di Gesù Redentore dell’Istituto Stella Maris di Mondragone (Ce), si preparano a celebrare la loro Fondatrice. Infatti, un triduo di predicazione in preparazione al Bicentenario della nascita della Serva di Dio Madre Victorine Le Dieu (Avranches, 22 maggio 1809) sarà predicato da padre Antonio Rungi, passionista, teologo morale campano. Ecco il programma dettagliato della fase di preparazione e della cerimonia celebrativa centenaria. Primo giorno- Martedì 19 maggio 2009- Ore 20,00: “Vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me” (Gal. 2,20). Secondo giorno- Mercoledì 20 maggio 2009- Ore 20,00: “Sono stato conquistato da Gesù Cristo” (Fil, 3,12). Terzo giorno- Giovedì 21 maggio 2009- Ore 20,00: “L’amore del Cristo ci spinge” (2Cor.5,14). Le tre tematiche saranno sviluppate alla luce: -della Parola di Dio, in particolare dell’Epistolario paolino; -del Magistero della Chiesa (Perfectae caritatis e Vita consacrata); -della testimonianza di vita della Serva di Dio, Madre Victorine Le Dieu, Fondatrice delle Suore di Gesù Redentore, della quale il 22 maggio 2009 ricorre il bicentenario della nascita -della lettera pastorale di mons.Antonio Napoletano, Vescovo di Sessa Aurunca dal titolo “Con un amore incorruttibile nelle vie di Dio”. E sarà il Vescovo della Diocesi, monsignor Antonio Napoletano a presiedere la solenne concelebrazione di venerdì, 22 maggio 2009, alle ore 19.00, nella Chiesa delle Suore di Gesù Redentore in occasione del bicentenario della nascita della Serva di Dio, Madre Victorine Le Dieu. Alle celebrazioni sono invitati a partecipare tutte le comunità religiose di Mondragone, i frequentatori dell’oratorio pubblico delle Suore di Gesù Redentore e del Cenacolo di preghiera che si svolge presso le Suore da tre anni, ogni ultimo giovedì del mese, i fedeli laici che vogliono meglio conoscere la figura e l’opera della Serva di Dio, Madre Victorine Le Dieu e soprattutto quanti hanno frequentato l’Istituto Stella Maris dalla sua nascita fino ad oggi, che non svolge più la sua attività assistenziale ai minori, ma è diventato centro di spiritualità e casa di accoglienza per quanti vogliono incontrare Cristo nella preghiera, nell’adorazione eucaristica e in una solidarietà condivisa, basata sull’essere figli di uno stesso Padre Dio e fratelli di Gesù Cristo, unico redentore dell’umanità.

Festa di San Biagio a Valle di Cervinara (Av)

25950G.jpgInizia domani, giovedì 16 aprile, il triduo di preparazione alla festa di San Biagio che si svolge ogni anno nella frazione Valle di Cervinara, nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria a Valle. Frazione e parrocchia di 600 abitanti del Comune di Cervinara, nella Diocesi di Benevento- Forania Valle Caudina. A tenere la predicazione per questa fausta ricorrenza, su invito del parroco don Nicola Fiore, è padre Antonio Rungi, misisonario passionista, teologo morale campano, ex-superiore provinciale dei passionisti della Campania e del Lazio Sud, originario della vicina Airola. Padre Rungi sarà a Valle di Cervinara dalle ore 18.00, alle 20.00, per le confessioni, la celebrazione della santa messa e l’omelia in preparazione alla festa del protettore della comunità parrocchiale. Domenica, poi, 19 aprile, domenica in Albis e della Divina Misericordia, la solenne celebrazione eucaristica delle ore 9,30 con il panegirico sul Santo. La devozione a San Biagio è di antica data in Cervinara e in tutta la Valle Caudina. Un eremo dedicato al grande santo, protettore dei mali della gola, sorge sul Monte Pizzuto, a testimonianza di un culto che attinge alla storia passata delle popolazioni locali. La festa liturgica che si celebra il 3 febbraio, a Valle viene svolta nella domenica in Albis, in quel clima di spirituale della pasqua che è segno di risurrezione e vita.Il martire Biagio è ritenuto dalla tradizione vescovo della comunità di Sebaste in Armenia al tempo della “pax” costantiniana. Il suo martirio, avvenuto intorno al 316, è perciò spiegato dagli storici con una persecuzione locale dovuta ai contrasti tra l’occidentale Costantino e l’orientale Licinio. Nell’VIII secolo alcuni armeni portarono le reliquie a Maratea (Potenza), di cui è patrono e dove è sorta una basilica sul Monte San Biagio. Il suo nome è frequente nella toponomastica italiana – in provincia di Latina, Imperia, Treviso, Agrigento, Frosinone e Chieti – Avellino – Benevento – e di molte nazioni, a conferma della diffusione del culto. Avendo guarito miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca in gola, è invocato come protettore per i mali di quella parte del corpo. A quell’atto risale il rito della “benedizione della gola”, compiuto con due candele incrociate o usando l’olio benedetto in onore di San Biagio, con l’orazione “Per intercessione di San Biagio il Signore ti liberi da ogni male di gola e da ogni altro male”. Olio che viene benedetto dal sacerdote nel giorno della festa del 3 febbraio e con il quale si unge la gola dei fedeli con la croce. Questa sana tradizione viene rispettata dagli anziani e dai giovani. Di fronte ai tanti mali fisici, a volte inguaribili, i devoti del santo si affidano a San Biagio perché li protegga. Su questi apsetti del culto in onore del martire con i vari risvolti spirituali e pastorali si incentrerà la predicazione del teologo Rungi, durante il suo ministero apostolico a Santa Maria a Valle di Cervinara. La Chiesa molto frequentata dalla piccola comunità cristiana è un punto di riferimento spirituale e sociale per la frazione Valle, guidata da anni, da non Nicola Fiore, sacerdote zelante e attento alle esigenze spirituali dei suoi parrocchiani-Cervinara_S_MariaDellaValle.jpg

Nocelleto. Secondo giorno del triduo mariano

1582931050.jpgQuesta sera, sabato 4 ottobre, festa di san Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, si è tenuto il secondo giorno del triduo mariano in onore della Madonna del Rosario, con la celebrazione eucaristica delle ore 18,30, dopo la recita del Rosario missionario meditato. Triduo predicato da padre Antonio Rungi. La serata prefestiva ha portato in chiesa circa 200 fedeli, raddoppiando le presenze del primo giorno, nonostante la pioggia e il freddo che ha caratterizzato la serata. La chiesa antica di San Sisto in Nocelleto ha accolto i fedeli della comunità in un clima di preghiera e raccoglimento. La meditazione del secondo giorno dettata da padre Rungi è stata incentrata sul Maria la Prima Missionaria di Gesù, modello di ogni azione missionaria nella Chiesa. Approfondendo la parola di Dio della XXVII domenica del tempo ordinario dell’anno liturgico, padre Rungi ha incentrato il suo aprrofondomento sul valori morali e religiosi da trasmettere alle nuove generazioni di cristiani, partendo proprio dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Filippesi, il breve brano di questa domenica. Domani, domenica ultimo giorno del riduo con la messa delle ore 11,30 presieduta da padre Rungi e a conclusione la recita della Supplica in onore della Madonna del Rosario di Pompei. E domani sera alle ore 19.00 padre Rungi presiede l’eucaristia nella chiesa del Rosario a Forino, ove inizia il triduo in onore della Madonna.

Nocelleto. Triduo mariano in onore della Madonna del Rosario

701332705.jpgOltre cento fedeli erano presenti questa sera, venerdì 3 ottobre 2008, alle ore 18,30, nella Chiesa di San Sisto in Nocelleto di Carinola per partecipare alla celebrazione eucaristica, presieduta dal padre Antonio Rungi, passionista della comunità di Mondragone, in occasione del primo giorno di triduo in onore della Madonna del Santo Rosario. In questa frazione del Comune di Carinola, la devozione alla Madonna del Rosario è di antica data, tanto che esiste ancora oggi una Confraternita dedicata alla Vergine Santa sotto questo titolo. I componenti della Congrega sono circa 40 persone. Questa sera padre Rungi ha parlato del Rosario quale preghiera della famiglia, in famiglia e per la famiglia, sviluppando uno dei temi proposti della Lettera apostolica di Giovanni Paolo II “Rosarium Virginis Mariae, pubblicata in occasione dell’anno mariano del 2003. Molta attenzione e interesse hanno dimostrato i fedeli nei confronti del predicatore, presentato ufficialmente alla comunità parrocchiale di San Sisto in Nocelleto, nell’antica chiesa della frazione che si trova nel centro del paese, da don Osvaldo Morelli, attuale parroco della comunità cristiana. “Sono particolarmente felice -ha detto don Osvaldo- di avere in questi giorni con noi padre Antonio Rungi, ex-Superiore provinciale dei Passionisti, che ci guiderà nel prepararci degnamente alla festa della Madonna del Rosario”. La Statua della Madonna è esposta solennemente in chiesa alla venerazione dei fedeli. Una cappella in onore della Madonna di Pompei è stata allestita in fondo alla navata di sinistra della Chiesa. A conferma di un culto e una devozione molto sentita. Domani sera si continua con il triduo e domenica mattina, alle ore 11,30 la solenne messa presieduta da padre Rungi a conclusione della tre giorni mariana.