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Mondragone (Ce). Festa di San Gabriele dell’Addolorata con i bambini del Centro Laila

23022009.jpgLa festa in onore di San Gabriele dell’Addolorata, compatrono della gioventù italiana, quest’anno a Mondragone assume un significato speciale: alla celebrazione eucaristica delle ore 17,30 del 27 febbraio nella Chiesa parrocchiale San Giuseppe Artigiano dei Passionisti prenderanno parte i bambini, figli di extracomunitari, di religione cattolica, che sono ospitati presso il Centro Laila, annesso al Convento di Passionisti. I bambini con i loro formatori sono stati inviati a partecipare alla festa di San Gabriele dal superiore-parroco, padre Luigi Donati. Già normalmente i bambini partecipano alla messa domenicale delle ore 11.00 svolgendo il servizio di ministranti, ma la fausta ricorrenza della festa di San Gabriele è ulteriore motivo per incrementare la formazione cristiana di questi piccoli, particolarmente sensibili al discorso religioso. Nel Centro Laila (la struttura è di proprietà dei Passionisti) sono ospitati oltre 30 bambini, che quotidianamente si ritrovano in Centro diurno di accoglienza, prelevate dal servizo bus del Centro da varie parti del territorio del litorale domiziano. Si tratta di un progetto della Regione Campania, contro l’accattonaggio, portato avanti dal responsabile del Centro, il signor Angelo Luciano, che ha un’altra struttura con gli stessi scopi a Castel Volturno, cuore dell’emergenza immigrazione lungo il litorale domiziano. I Passionisti di Mondragone hanno messo a disposizione di tali progetti a favore dei minori in disagio sociale l’ex-Convitto San Giuseppe. La festa di San Gabriele, il giovane santo della Famiglia Passionista, che sarà celebrata dopodomani, il 27 febbraio, servirà ad intensificare il rapporti tra comunità passionista e parrocchiale, il Centro Laila ed i bambini e famiglie provenienti da altre nazioni e che vivono sul litorale domiziano in condizioni di estremo bisogno, tanto che molti genitori di questi bambini sono costretti ad arrangiarsi, senza alcuna certezza di lavoro e sicurezza economica. Da qui, la necessità di assicuare almeno ai loro figli (quando i genitori ci sono) l’istruzione, il vitto e l’alloggio presso i Centri di accoglienza del territorio. Uno dei questi centri più efficienti e meglio curati è proprio il Centro Laila, ospitato presso l’ex-Convento e Convitto dei Padri Passionisti. E a tal proposito padre Antonio Rungi, teologo morale campano, ex-Superiore provinciale dei Passioniti del Lazio Sud e Campania ga detto che ” è stato un gesto d’amore verso l’infanzia abbandonata, soprattutto dei cittadini extracomunitari, l’aver destinata ad essa una nostra struttura conventuale, durante il mio mandato di superiore provinciale, negli anni 2003-2007. Come religiosi passionisti siamo orgogliosi di aver fatto questa scelta e di aver guardato al bene dei bambini, al di là del colore della loro, della loro nazione di provenienza e della loro religione. Oggi ospitare i bambini nella nostra struttura ed avere un Centro gestito da persone adatte allo scopo è un motivo di profonda gioia per noi e per la comunità civile di Mondragone, in quanto i bambini di questo Centro sono nel Cuore e nelle attenzioni di tutti. Mentre in altri luoghi si fanno violenze ai bambini e sui bambini, qui il bambini vengono accolti e serviti nello spirito di una vera fraternità e di condivisione”.