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Mondragone (Ce). Salvate miracolosamente dalla Serva di Dio Madre Victorine Le Dieu

DSC06362.JPGAndranno domani, 20 novembre, a Roma, alla Casa generalizia delle Suore di Gesù Redentore, a Porta Nuova (Roma), per ringraziare personalmente la Serva di Dio, Madre Victorine Le Dieu, fondatrice delle Suore di Gesù Redentore, che a Mondragone hanno una cara religiosa, La Stella Maris, per aver ottenuto sicuramente un miracolo, stando a quanto viene descritto dalle stesse protagoniste del fatto. A Roma, infatti, sono conservate le sacre spoglie della Serva di Dio, la cui causa per la beatificazione è in corso, presso la Congregazione per le Cause dei Santi. Si tratta di due giovane donne di Mondragone G.N. e E.C. che sono uscite illese da un disastroso incidente stradale, avvenuto il giorno 13 novembre 2008, verso le 10.00 del mattino sulla strada provinciale che porta da Mondragone alla Stazione ferroviaria, in una delle tante curve pericolose, rese più rischiose dal manto stradale bagnato per la pioggia abbondante. Il racconto della “grazia ricevuta” lo lasciamo al racconto delle protagoniste, così come è stato fissato in iscritto, il cui documento ufficiale verrà consegnata alla Madre Generale delle Suore di Gesù Redentore, nel pellegrinaggio di ringraziamento che svolgeranno domani, insieme alla madre superiora delle Suore di Gesù Redentore, Suor Maria Paola Leone ed alcuni familiari. “Ci chiamiamo G.N. e E.C. e vogliamo raccontarvi la nostra esperienza. Tutto inizia il giorno 12/11/2008, quando insieme ai genitori di E.C. ci recammo con un pullma organizzato da Suor Maria Paola Superiora delle Suore di Gesù Redentore, “Stella Maris” di Mondragone (Ce), all’Udienza del Santo Padre Benedetto XVI e successivamente siamo andati a visitare il Convento dove riposa Suor Victorine Le Dieu. Ritrovarsi in quel luogo di Pace è stato splendido. Abbiamo consumato il pasto, conosciuto la vita di Suor Victorine e visitato la sua tomba, e per concludere padre Antonio Rungi che ha guidato il pellegrinaggio ha presieduto la Santa Messa. Durante la messa, padre Rungi ha detto: “Speriamo che a Mondragone possa avvenire un miracolo per la beatificazione di Madre Victorine Le Dieu”. Terminata la S. Messa e aver salutato le Suore ci siamo incamminati verso casa. Noi quattro eravamo così sereni e appagati, che anche l’indomani mattina non facevamo altro che parlare di Suor Victorine Le Dieu. In contemporanea G.N. a casa  raccontava alla mamma i momenti vissuti il giorno precedente e facendole vedere l’immagine riportata sul portachiavi di Suor Victorine Le Dieu. La mamma di G. N.  prendendola tra le mani la bacia e dice “che Lei possa pregare Dio per Te”. Quella mattina pioveva a dirotto, ma la pioggia non ci ha fermate nel breve tratto che va da casa mia alla periferia del nostro Paese Mondragone (Ce). Durante il viaggio mentre parlavamo dell’Udienza del Papa a Roma e di Suor Victorine, in una curva maledetta, dove il manto stradale era più scivoloso, G.N., che era alla guida dell’auto (una Fiat Punto) ha perso il controllo della macchina e dopo vari testa ‑ coda, la macchina si è ribaltata in un terreno. In quel momento, per fortuna, non passava nessun’altra auto, né di fronte, né dietro a noi. In pochi secondi ci siamo ritrovate a testa in giù e piedi in su, ma con grande coraggio e tanto sangue freddo ci siamo sganciate dalla cintura di sicurezza, aperto la portiera e cercato di uscire fuori. Solo in quel momento sono arrivate delle persone e si sono fermate, incredule per quanto era accaduto, vedendo l’auto praticamente distrutta e noi illese. Ci hanno aiutate ad uscire fuori dell’abitacolo e non facevano altro che chiederci se stavamo bene. Ma noi stavamo benissimo, come ci hanno confermato i sanitari, una volta che, per maggiore sicurezza, con le nostre gambe ci siamo recate al Pronto Soccorso più vicino per i controlli del caso. Nessuna frattura, nessun danno, nessun problema alle nostre persone, ma solo cinque giorni di riposo  per precauzione ed un collare protettivo per il tratto cervicale. Ricordiamo le prime parole uscite dalla bocca di G.N.: “Oggi quale Santo ricorre? Devo accendergli un cero, perché ci ha salvate”. In quel preciso istante G.N. tira fuori dalla borsa l’immagine di Suor Victorine Le Dieu e dice: “E’ Lei che ci ha salvato”. E’ stato a quel punto che abbiamo capito che eravamo sotto la sua ala protettrice e che dovevamo fare di tutto per rendere noto l’accaduto e la grazia ricevuta. Poteva succedere qualcosa di veramente grave e irrimediabile. Grazie all’aiuto di suor Maria Paola Leone e padre Antonio Rungi, che ci hanno ascoltate e indirizzate, vogliamo rendere nota questa esperienza di fede e soprattutto la nostra riconoscenza al Signore, attraverso la Serva di Dio Madre Victorine Le Dieu”.

Mondragone (Ce). Ottantottesimo compleanno di padre Sebastiano Cerrone

16112008(003).jpgHa festeggiato oggi, domenica 16 novembre 2008, il suo 88° compleanno. Si tratta di padre Sebastiano Cerrone, religioso della comunità passionista di Mondragone. A festeggiarlo in semplicità sono stati i suoi confratelli della comunità passionista di Mondragone (PP.Luigi Donati, Antonio Rungi e Giuseppe Polselli), amici, conoscenti e parrocchiani della Parrocchia San Giuseppe Artigiano di Mondragone, che hanno saputo della fausta ricorrenza durante le celebrazioni delle messe festive di oggi. Figlio della terra sannita e proveniente da una famiglia di longevi (la madre morì all’età di 99 anni ed una zia a 103), padre Sebastiano della Vergine di Pompei, al secolo Flavio Cerrone, è nato il 16 novembre 1920 a Santa Croce del Sannio (Bn), nell’arcidiocesi di Benevento, dal papà Leandro e dalla mamma Maria Grazia Varrone. Tra i passionisti ha professato il 4 dicembre 1936, a Paliano (Fr), 72 anni fa, ed è stato ordinato sacerdote, a Napoli, dal Cardinale Alessio Ascalesi, il 19 giugno 1943, 65 anni fa. Nella Provincia religiosa dell’Addolorata (Lazio Sud e Campania) ha ricoperto vari uffici, fino a svolgere quello di Superiore provinciale negli anni 1959-1968. Concluso il mandato fu inviato nella comunità di Mondragone con l’ufficio di Superiore locale. Da allora, 40 anni fa, risiede stabilmente nella comunità passionista di Mondragone, ove ha svolto l’ufficio di parroco, vicario e vicario parrocchiale. Con l’avanzare dell’età padre Sebastiano ha ridotto di molto l’attività apostolica, ma assicura quotidianamente la messa, feriale e festiva, delle ore 7,30 nella Chiesa dei Passionisti; ma soprattutto svolge il ministero di confessore per laici, religiosi e sacerdoti. Attualmente è il decano di tutti gli ex-Superiori provinciali della Provincia dell’Addolorata, che sono PP.Pancrazio Scanzano, Valente Schiavone, Stanislao Renzi, Ludovico Izzo, Giovanni Cipriani, Antonio Rungi (eletti nei rispettivi capitoli provinciali) e i PP.Leone Russo e Giuseppe Comparelli subentrati, nel corso del quadriennio, ai rispettivi provinciali del tempo (P.Armando Ciciarelli e P.Stanislao Renzi). Da tutti noi gli auguri di una lunga vita, molto al di là del traguardo dei cento anni, soliti ad augurarsi ad ogni persona, soprattutto se giovane.

Da Mondragone pellegrini a Roma

DSC06350.JPG12112008(003).jpgE’ stata una giornata interamente dedicata alla spiritualità quella che hanno vissuto oggi, 12 novembre 2008, 55 fedeli di Mondragone che sono andati in Udienza dal Papa e poi hanno visitato i luoghi della fondatrice delle Suore di Gesù Redentore, Madre Victorine Le Dieu. Guidati da padre Antonio Rungi, missionario passionista e cappellano delle Suore della Stella Maris, questa mattina alle ore 5,30 i fedeli si soo mossi, in pullman alla volta di Roma, dove sono arrivati alle 10.00, giusto in tempo per partecipare all’Udienza di Benedetto XVI in Piazza San Pietro. Udienza alla quale hanno partecipato migliaia di credenti da ogni parte del mondo, come sono stati citati durante l’incontro con il Papa. Tra questi gruppi citati anche quello del Cenacolo di preghiera di Mondragone. Alle ore 12.00 in punto si è conclusa l’Udienza ed il gruppo dei 55 si mosso alla volta della casa generalizia delle Suore di Gesù Redentore, che è situata sulla Nomentana. Qui i fedeli sono arrivati alle ore 14.00. Dopo il pranzo al saco consumato nell’accogliente struttura delle suore, alle ore 15,30 è iniziato il lungo periodo di oltre 3 ore di preghiera: prina davanti alla tomba della serva di Dio, Madre Victorine Le Dieu, poi per vedere un Dvd sulla vita della fondatrice delle Suore di Gesù Redentore, a seguire la visita a “Diorama”, ovvera una mostra permanente sulla vita di questa apostola della carità e subito dopo la visita alle memorie storiche della Serva Dio. Alle ore 16,30, nella Chiesa delle Suore padre Antonio Rugi ha officiato la santa messa, alla quale hanno partecipato tutti i fedeli e buona parte della comunità delle suore. Durante l’omelia, padre Rungi ha messo il risalto il significato più vero di un pellegrinaggio, che è un cammino di fede, come fu un cammino di fede tutta la vita della Le Dieu che si smosse in Francia e in Italia per portare il vangelo della carità, ma anche per adorare Cristo nell’Eucaristia e pregare per la riparazione e la riconciliazione. Alle ore 17,30 si conclude la celebrazione, animata dai fedeli presenti, che hanno proclamata la parola di Dio, ha letto le intenzioni della preghiera, hanno poratato all’altare i doni ed i segni dell’eucaristia, anno animato la liturgia con appositi canti. Alle ore 18.00 sono partiti alla volta di Mondragone, dove sono giunti intorno alle 21.00. Un viaggio tranquillo ed una giornata davvero ricca di stimoli spirituali, anche in considerazione dei diversi tempi dedicati alla preghiera in pullman o nei luoghi della memoria storica della fondatrice delle Suore di Gesù Redentore. Al mattino in pullman sono state recitate le Lodi del giorno, mentre alla sera è stata pregato il santo Rosario e svolta la devozione al Divina Misericordia. Canti, riflessioni non sono mnacati durante il viaggio di andato e quello di ritorno, sia da parte del padre spirituale, che di Suor Paola Leone, superiora della Stella Maris di Mondragone che ha organizzato questa visita speciale a Roma, con udienza dal Papa. La gioia immensa per questa giornata si evinceva sul volto di tutti i presenti che hanno espresso la volntà di svolgere più frequnetemente questi pellegrinaggi, incentrati esclusivamente sull’aspetto spirituale e sul raccoglimento, come più volte ha tenuto a sottolineare padre Rungi nel guidare il pellegrinaggio e durante l’omelia tennuta nella messa serotina di oggi a Roma nell’accogliente e funzionale chiesa delle Suore di Gesù Redentore.

Mondragone. Un gruppo di fedeli in udienza dal Papa

1_2(2).jpgUn gruppo di fedeli del Cenacolo di preghiera delle Suore di Gesù Redentore in Mondragone, domani parteciperà all’Udienza generale del Santo Padre Benedetto XVI. I circa 60 partecipanti saranno guidati dal cappellano delle Suore ed animatore del Cenacolo di Preghiera, padre Antonio Rungi, missionario passionista della comunità di Mondragone. Con padre Rungi saranno presenti all’Udienza anche le Suore di Gesù Redentore della comunità di Mondragone (Stella Maris), guidate dalla Superiora, Suor Maria Paola Leone. Occasione questa anche per visitare, a Roma, i luoghi della serva di Dio, Madre Victorine Le Dieu, fondatrice delle Suore di Gesù Redentore. Il programma dettagliato prevede la partenza dalla Stella Maris, domani, mercoledì 12 novembre, alle ore 5.00. Alle ore 7.00 in pullman saranno recitate le Lodi. Si proseguirà per la città del Vaticano, dopo una breve sosta per la colazione, ad un Autogrill, per giungere intorno alel 9,30 a San Pietro. L’inizio dell’Udienza generale è previsto per le ore 10,30. Ai fedeli di Mondragone è stato riservato un apposito settore per avere maggiore possibilità di salutare personalmente il Papa. Dopo l’Udienza, la cui conclusione è prevista alle ore 12,30 (con la recita dell’Angelus), il gruppo dei fedeli si trasferirà alla Casa generalizia delle Suore di Gesù Redentore per consumare il pasto al sacco e nel pomeriggio visitare la casa religiosa, ove sono conservate le spoglie mortali di Madre Victorine Le Dieu. Alle ore 16,30, padre Rungi celebrerà la santa messa nella Chiesa delle Suore di Gesù Redentore in Roma e alle ore 18.00 è prevista la partenza per il rientro a Mondragone. L’arrivo è previsto, dopo una sosta per la cena, alle ore 21.30. “Si tratta di un vero e proprio pellegrinaggio -ha detto padre Rungi-per ascoltare la voce del Papa e ricevere da lui la benedizione apostolica; parimenti è una occasione per visitare i luoghi ove è vissuta e morta la fondatrice delle Suore di Gesù Redentore, madre Victorine Le Dieu, la cui vita è stata un continuo pleggrinaggio tra la Francia e Roma e in altri parti ove lei avviò la sua famiglia religiosa che, oggi, contunuando la sua opera e vivendo il suo carisma è presente in varie parti del mondo. Noi possiamo ritenerci ancora fortunati se le figlie spirituali di Madre Victorine Le Dieu sono presenti a Mondragone, ma anche in altre città della Campania e del Lazio, impegnate cme sono in varie attività apostoliche, soprattutto a favore dei bambini e dei poveri, ma anche nella pastorale parrocchiale e nella animazione spirituale”.

Mondragone (Ce). Dopo nubifragi Statale Domiziana più pericolosa

29102008(006).jpgIl maltempo di ieri notte ha causato varie buche lungo la Statale Domiziana. La più pericolosa messa sotto controllo è quella che si è creata, in seguito, all’abbondante pioggia della serata del 28 ottobre davanti alla Chiesa di San Giuseppe Artigiano dei Padri Passionisti. La buca è stata centrata più volte da auto e Tir che sono passati sulla Statale tra ieri ed oggi, determinando seri problemi alle auto e facendo rischiare la vita ai conducenti. Al di là del fatto che la buca, abbastanza profonda e larga, è motivo per far vibrare le auto e i tir e di conseguenza far oscillare le case e lo stesso convento dei Passionisti con annessa Chiesa, rimane la questione che è pericolosa per l’incolumità dei viaggiatori. La buca per un bel po di tempo, nel pomeriggio di oggi è stata sotto controllo della Polizia municipale che per evitare incidenti pericolosi si è sistemata in stato di emergenza con apposita auto proprio nei pressi della buca, in attesa che si effettuassero, pensiamo, i lavori di riparazione e riempimento del pericoloso avallamento. Fino al calar della sera non c’è stato nessun intervento, lasciando praticamente la situazione come era nella serata del 28 ottobre. Sicuramente qualche provvedimento per delimitare la zona a rischio sarà preso, magari mettendo un’apposita segnaletica; ma fino a questa sera nulla. Alle 17,30, già a sera inoltrata la buca si presentava in tutta la sua evidenza e pericolosità, soprattutto osservandola dall’alto o da vicino. Va rilevato che tutta la Statale Domiziana è sconnessa nel tratto cittadino che va dall’incrocio di via Padule fino a quello di Via Venezia, all’altezza della stazione dei Carabinieri. Da anni sono stati promessi l’esecuzione dei lavori, con sistemi antirumori e antioscillazioni, ma finora nulla è stato fatto. Si attende l’ultimazione dei lavori di metanizzazione a quanto risulta sapere per poi procedere alla sistemazione del manto stradale della Domiziana. Il tratto più pericoloso è proprio quello davanti alla Chiesa di San Giuseppe Artigiano dei Passionisti. Una pericolosità aggravata anche da fatto che nei pressi della Chiesa a soli 5 metri  sono stati collocati da anni i bidoni dell’immondizia (da rimuovere urgentemente), che ostacolano la visuale per chi deve uscire dal convento, dalla Chiesa (e sono molti i fedeli, soprattutto di domenica che devono uscire dal parcheggio), dal Centro Laila ospitato presso la struttura dei Passionisti e che rischiano incidenti stradali anche pesanti ogni giorno, anche perché in zona le auto corrono molto e i Tir altrettanto, soprattutto quando mancano i controlli. Inoltre la situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che le strisce pedonali nei pressi della Chiesa, frequentata dai bambini del catechismo ogni giorno sono del tutto scomparse e per nulla visibili. Anche l’illuminazione difetta soprattutto in quegli angoli oscuri e zone d’ombra non coperte dai lampioni. I Passionisti hanno più volte evidenziato lo stato di disagio in cui si trovano loro stessi e i cittadini di questa zona mare di Mondragone, sia d’estate che d’inverno; ma per ora nessuna risposta concreta è giunta. Intanto i rischi di nuovi e più gravi incidenti esistono davvero e ci si augura che si intervenga quanto prima anche con misure tampone e provvisorie, per evitare gravi e drammatici eventi, in quanto la Domiziana fa paura sempre, soprattutto per chi è costretto ad imboccarla quotidianamente per il lavoro per  le altre necessità personali, familiari e di vita sociale o religiosa.

Mondragone. Nubifragi su tutto il litorale domiziano

DSC05978.JPGForti nubifragi e temporali hanno caratterizzato l’intera giornata di oggi, soprattutto questa sera. Due ore ininiterrotte di pioggia abbondante su tutto il litorale, dalle 18 alle 20 di questa sera. Mondragone è rimasta senza energia elettrica per quasi un’ora, sia nelle strade che nelle case, mettendo in seria difficoltà i cittadini. Allagamenti in ogni parte del litorale e tante le chiamate ai vigili del fuoco. Solo dopo le 20 il tempo è lievemente migliorato restando lo stato di allerta e di emergenza lanciata dalla Protezione Civile. Davvero impressionanti i lampi e i tuoni che hanno poi riversato su tutto il litorale domiziano una quantità enorme di pioggia tanto da causare seri problemi alla sicurezza sul territorio. “Dopo mesi di assoluta assenza di pioggia il temporale – ha detto padre Antonio Rungi che vive a Mondragone- di questa sera ha creato non poche difficoltà. A chi non è abituato come lungo il litorale domiziano alla pioggia frequente, ciò che si è verificato questa sera è stato davvero qualcosa di eccezionale, tanto da suscitare viva ansia e preoccupazione della gente. Le famiglie sono rimaste bloccate nelle case, impossibilitate ad uscire anche per i normali servizi. Si è respirato un pò solo dopo le 20 di questa sera, pur restando una situazione di difficoltà oggettiva che si è verificata su tutto il litorale. In molte zone e luoghi mancano ancora le fognature e le strutture per incanalare le acque piovane. Poi la cementificazione selvaggia o la costruzione di case ed abitazioni in zone a ridosso del mare e praticamente al di sotto dello stesso livello del mare pone seri problemi ogni volta che piove. L’acqua non riesce a giungere regolarmente al mare per le vie naturali. La Domiziana ed altre strade della città diventano dei fiumi in piena e dove ristagna l’acqua diventa problematico ogni transito in auto o a piedi. Questa tempeste improvvise devono -conclude padre Rungi – far scattare un piano di riqualificazione del territorio puntando su un miglioramento del sistema di accoglimento e smaltimento delle acque piovane. Non conosco bene la situazione negli altri centri, ma sicuramente a Castel Volturno la pioggia avrà creato non pochi problemi, proprio nei pressi del fiume Volturno, così pure nella piana del Garigliano”. 

Mondragone (Ce). Presentata la vita e le opere della serva di Dio Madre Victorine Le Dieu

1772852264.jpgA 124 anni dalla sua morte, avvenuta, all’età di 75 anni a Roma il 26 ottobre 1884, oggi domenica, 26 ottobre 2008,nella Chiesa dei passionisti di Mondragone, è stata ricordata la figura e l’opera della fondatrice della Congregazione delle Suore di Gesù Redentore (Ex-Patrocinio San Giuseppe), con tre sante messe celebrate da padre Antonio Rungi, in mattinata e nel pomeriggio. Alle ore 9,30; alle ore 11.00 e alle ore 17,30 la vita della serva di Dio Madre Victorine Le Dieu è stata presentata, all’inizio della celebrazione eucaristica da Suor Maria Paola, superiora dell’Istituto Stella Maris di Mondragone. Da parte sua padre Rungi ha presentato, nelle omelie delle messe celebrate, in assenza del parroco, padre Luigi Donati, in pellegrinaggio con la comunità parrocchiale a San Giovanni Rotondo per venerare le sacre spoglie mortali di San Pio, Madre Victorine Le Dieu come una testimone del vangelo della carità nella Francia e nell’Italia del dopo rivoluzione francese. Contestuliazzando il vangelo della domenica XXXX che parlava del doppio comandamento dell’amore verso Dio e verso i fratelli, padre Rungi ha sottolineato la testimonianza di questa serva di Dio circa proprio l’amore del prossimo. Tutto il carisma dell’istituto fondato da Victorine è incentrato sulla riparazione, sulla riconciliazione sull’adorazione di Cristo nell’Eucaristia, che diventa impegno di vita a favore dei poveri e degli ultimi. A conclusione della messa, poi, la preghiera recitata da padre Rungi davanti all’immagine sacra della serva di Dio, esposta al culto dei fedeli, nella Chiesa San Giuseppe Artigiano di Mondragone. Preghiera finalizzata alla glorificazione della Serva di Dio e per ottenere grazie da Dio mediante il suo patrocinio e la sua intercessione. “Ci auguriamo che quanto prima possa essere beatificata, dopo il riconoscimento ufficiale di un miracolo da attribuire alla sua intercessione; per cui la pregheremo in modo particolare per i casi disperati di tanti bambini, giovani e anziani toccati da mali incurabili”. Fuori la chiesa di San Giuseppe, con il permesso del parroco, le Suore hanno allestito uno stand per la distribuzione di oggetti sacri, cenni biografici, immagini e informazioni riguardanti la serva di Dio e la Congregazione delle Suore di Gesù Redentore, presente in Italia, in Francia e in altre parti del mondo, ove continuano l’opera di questa singolare donna di fede che pose al centro della sua vita davvero l’amore di Dio e l’amore verso i fratelli più bisognosi e sofferenti. Intanto un gruppo di fedeli e devoti della serva di Dio si recheranno quanto prima sulla tomba della fondatrice delle Suore di Gesù Redentore a Roma, dopo aver partecipato all’Udienza generale del Santo Padre, Benedetto XVI, in uno dei prossimi mercoledì. Si è in attesa della risposta della Prefettura della Casa Pontificia per l’accoglienza dell’istanza formulata dalla superiora della casa delle Suore di Gesù Redentore di Mondragone. In questa città le suore sono presenti da oltre 50 anni ed avevano un doppio convitto, quello femminile nel Rione di San Nicola e quello maschile nella zona mare. Oggi entrambi i convitti sono chiusi, è rimasta l’unica presenza delle suore della Stella Maris, a pochi metri dal lungomare nord di Mondragone, che è casa di ospitalità accoglienza e centro di spiritualità. Il carisma di Madre Victorine Le Dieu è ancora vivo ed operoso nella città di Mondragone, dalla quale sono uscite diverse vocazioni per questo istituto.

Mondragone (Ce). Bicentenario della nascita di Suor Victorine Le Dieu dai Passionisti

314973949.jpgLa vita, l’opera e la missione della Serva di Dio, Suor Victorine Le Dieu, verranno presentate nella parrocchia San Giuseppe Artigiano dei Passionisti in Mondragone, domenica prossima, 26 ottobre 2008, a 124 anni dalla sua morte, avvenuta il 26 ottobre 1884 a 75 anni a Roma.  A moderare i lavori e a presiedere le celebrazioni sarà padre Antonio Rungi, teologo morale campano, attuale cappellano delle Suore della Stella Maris in Mondragone.

L’occasione è data dall’inizio delle celebrazioni in onore della Serva di Dio, avviata agli onori degli altari, per il bicentenario della sua nascita avvenuta il 22 maggio 1809 a Avranches in Francia. Saranno le suore dell’Istituto Stella Maris, una volta convitto per minori in disagio sociale ed oggi casa di accoglienza, ospitalità e spiritualità, situata a pochi metri dal lungomare Nord di Mondragone, a presentare la figura della fondatrice, attraverso riflessioni, testimonianze e immagini, di questa singolare donna francese tutta presa dalla carità verso Dio e verso i fratelli più abbandonati. Nel suo diario spirituale concluso prima di morire così scriveva: “L’amore di Dio può rinnovare la terra. Credo con una nuova fede, spero con una più forte speranza, voglio con una sincera carità, lavorare all’opera così giusta e necessaria della ‘Riconciliazione’ che Dio, nella Sua misericordia, ha riservato ai nostri tempi”. Fu il programma della sua vita, ed è il programma della vita delle sue figlie spirituali: riparare, riconciliare e adorare.

La vita vissuta da Victorine Le Dieu non può che definirsi da santa. A 12 anni riceve la Prima Comunione, sentendo sin da allora di essere chiamata alla vita religiosa, contrastata in questa scelta dalla sua famiglia. A 18 anni, coerente con le sue decisioni, emette privatamente i voti di castità e ubbidienza, che poi, a 24 anni, divennero pubblici e perpetui. Ebbe  una prima esperienza religiosa fra le Agostiniane di Parigi, alle quali si era rivolta di nascosto; ma sotto le pressioni dell’influente famiglia fu estromessa dall’Istituto. A circa 27 anni  entra nelle Suore di Santa Clotilde che non erano di clausura e dedite solo all’Istruzione Superiore, il 2 luglio 1836 avvenne la cerimonia della vestizione, senza la presenza dei genitori, contraria apertamente alla sua decisione. Morta la madre e rimasto solo il padre è costretta a lasciare il convento. Si ammala gravemente forse di nostalgia e su consiglio dei medici, viene condotta in montagna a La Salette, dove il 19 settembre del 1846 la Vergine era apparsa a due pastorelli, dove guarisce miracolosamente. L’anno seguente passando per Ars, incontra anche s. Giovanni Maria Vianney. Morto il padre,  il 15 gennaio 1863 si reca da papa Pio IX, il quale dopo aver ascoltato le sue richieste di poter avere l’Eucaristia nell’Oratorio e di poter istituire la sua Opera di carità dovunque fosse possibile, le concede tali privilegi. Prima di ritornare ad Avranches, Victorine riceve l’abito religioso da padre Regis, procuratore dei Trappisti, inizia così la Congregazione. Si alternano opposizioni e difficoltà all’inizio dell’opera, tanto che solo il 2 febbraio 1864 suor Victorine e la sua prima compagna, fanno insieme la prima meditazione comunitaria; il nuovo vescovo Bravard ottenne dal Governo Francese la celebre Abbazia di Monte San Michele, che era stata trasformata in un orribile carcere e intenzionato a trasformarla nell’antico splendore, incontra in ciò lo stesso desiderio in madre Victorine e seppur titubante, visto l’esiguità del nuovo Istituto, le affida il gravoso compito. Con le prime quattro compagne si mette all’opera per eliminare il diffuso squallore; il 19 marzo 1866 la fondatrice e una compagna emettono i voti e altre due giovani fanno la vestizione religiosa. Victorine prenderà il nome di suor Marie Joseph de Jesus.  Inizia l’opera di carità e di servizio verso gli ultimi, soprattutto i bambini.

La Congregazione si diffonde e si amplia. Contestualmente nascono le prime difficoltà e le tante sofferenze della fondatrice. Tra calunnie, contestazioni e sofferenze di ogni genere va avanti per la sua strada. Ritorna a Roma e ottiene dal Papa la residenza romana e con l’aiuto della marchesa Serlupi ha dei locali a disposizione; una suora dalla Francia la raggiunge, arriva qualche novizia. L’Opera si trasferisce in una Casa di via Tasso e affluiscono molti bambini, nel contempo anche le offerte e gli aiuti in vivande arrivano più frequentemente; il cardinale Vicario di Roma segue con ammirazione e stima sia lei, che l’opera e alla fine acconsente a celebrare la Prima Messa nella nuova Cappella, dove resterà esposta l’Eucaristia per l’adorazione riparatrice.  

Il 26 ottobre 1884 a 75 anni, madre Victorine muore con il nome di Gesù sulle labbra, perdonando tutti e raccomandando la cura dei bambini.

Mondragone. Festa di san Paolo della Croce con Benedetto Manco

334575365.JPGE’ stato padre Benedetto Manco, novello sacerdote passionista ischitano, a presiedere la solenne eucaristia in onore di San Paolo della Croce, domenica 19 ottobre 2008, alle ore 18,30 nella Chiesa dei passionisti di Mondragone. Con padre Benedetto hanno concelebrato il superiore-parroco, padre Luigi Donati e il Vice-superiore, padre Antonio Rungi. Presenti molti fedeli della comunità parrocchiale, tra i quali le coppie dei giovani sposi che hanno celebrato il loro matrimonio in questo anno 2008 nella Chiesa dei passionisti. La messa è stata animata dai canti della schola cantorum parrocchiale. La celebrazione molto sentita e partecipata ha vissuto vari momenti di profonda emozione per avere il novello sacerdote (una persona nota ai fedeli della comunità di Mondragone) per la prima volta a celebrare l’eucaristia. È stato il superiore padre Luigi a presentare ufficialmente alla comunità il novello sacerdote all’inizio della messa. L’omelia di padre Benedetto è stata incentrata sul vangelo della parola di Dio della XXIX domenica del tempo ordinario, mettendo in risalto i doveri che ogni cristiano ha nei confronti di Dio e della comunità sociale. A conclusione della messa il novello sacerdote ha voluto ringraziare tutti ed un pensiero speciale ha rivolto in segno di gratitudine a “padre Antonio Rungi, Ex-Superiore provinciale, che mi ha accolto nella Congregazione con la mia prima professione religiosa nel settembre del 2003 a Monte Argentario e con la professione perpetua a Casamicciola a dicembre del 2006. Dopo la messa il novello sacerdote è stato festeggiato nel salone della parrocchia da tutti i fedeli presenti al rito religioso, circa 200 persone. La giornata di festa in onore di San Paolo della Croce ha fatto registrare altri significativi momenti, iniziati nella mattinata con la celebrazione in onore del santo fondatore dei passionisti, officiata da padre Sebastiano Cerrone alle ore 7,30; alle ore 9,30 nella parrocchia dei passionisti ha celebrato padre Antonio Rungi e alle ore 11.00 ha officiata la messa il superiore-parroco. Convito fraterno a mezzogiorno con tutti i religiosi della comunità ed i sacerdoti della Forania di Mondragone. Erano presenti Don Riccardo Luberto, don Franco Alfieri, don Roberto Gutturiello, padre Massimo dei frati francescani. Con i religiosi della comunità hanno condiviso l’agape fraterna anche gli studenti passionisti, Pasquale Gravante e Aurelio Miranda che il prossimo 25 ottobre, a Grazzanise, nella Chiesa della Madonna di Montevergine emetteranno la professione perpetua nella Congregazione della Passione, fondata da San Paolo della Croce, del quale oggi la liturgia ha celebrato la festa religiosa. Una giornata densa di momenti spirituali e di fraternità.

Mondragone. Iniziata la settimana eucaristica in preparazione alla Festa di San Paolo della Croce

956538852.jpgLa comunità parrocchiale e passionista di San Giuseppe Artigiano in Mondragone si prepara alla festa di San Paolo della Croce, fondatore della Congregazione della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, che si celebra domenica prossima, 19 ottobre in tutte le comunità ove sono presenti i figli spirituali del grande apostolo del Crocifisso del XVIII secolo. La casa religiosa dei passionisti di Mondragone fu iniziata negli anni 50 e completata nella parte più consistente negli anni 70, compresa la chiesa con lo splendido mosaico di Gesù Redentore. Nel luglio 1964 fu istituita la parrocchia dall’allora vescovo della diocesi di Sessa Aurunca, mons. Vittorio Maria Costantini, di venerata memoria. La festa di san Paolo della Croce è stata sempre adeguatamente celebrata nella comunità passionista e parrocchiale. La settimana eucaristica che è iniziata domenica scorsa e si conclude sabato prossimo, è una valida occasione per riscoprire la centralità dell’eucaristia nella vita cristiana. San Paolo della Croce diceva: “Fate in modo che il vostro cuore sia un tabernacolo vivente di Gesù sacramentato:Lui vuole stare in compagnia dell’amore. Amate Dio e i fratelli”. Durante le serate saranno tenute apposite catechesi sulla santa messa, per una più consapevole partecipazione al sacrificio eucaristico. Sarà il parroco, padre Luigi Donati a guidare la comunità e i presenti alla comprensione del rito della santa messa. Sabato 18 ottobre, giorno che ricorda la morte di san Paolo della Croce, avvenuta nella Casa religiosa dei Santi Giovanni e Paolo in Roma (sul colle Celio), nel 1775, alle ore 18.00 nella chiesa dei passionisti di Mondragone si celebrerà il vespro solenne e a seguire la commemorazione del transito del Fondatore dei Passionisti e la santa messa prefestiva. Domenica 19 ottobre, festa liturgica di San Paolo della Croce tutta la giornata è dedicata al grande apostolo del Crocifisso e a conclusine di essa la celebrazione eucaristica con la presenza delle coppie che hanno celebrato il sacramento del matrimonio nell’anno 2008. San Paolo della Croce, nel suo ministero e apostolato itinerante e soprattutto nella direzione spirituale ebbe particolarmente a cuore la famiglia e la crescita spirituale, umana e sociale della stessa. Nelle sue lettere scritte ai fedeli laici del suo tempo, molti sposati con figli, dava saggi consigli e per vivere in pace nella famiglia ed educare cristianamente i figli.