AIROLA (BN). LA CHIESA DELL’ADDOLORATA ERETTA A SANTUARIO MARIANO DIOCESANO

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AIROLA (BN). LA CHIESA DELL’ADDOLORATA ELEVATA A SANTUARIO DIOCESANO

di Antonio Rungi

Sarà il Vescovo di Cerreto-Telese-Sant’Agata dei Goti, monsignor Giuseppe Mazzafaro, a presiedere la solenne liturgia eucaristica di giovedì 15 settembre 2022, alle ore 18, nella Chiesa della Madonna Addolorata, che in questa specifica circostanza sarà elevata ed eretta a Santuario diocesano con decreto dello stesso vescovo.

La storia di questo santuario, molto noto e frequentato dai devoti della Valle Caudina, parte da molto lontano e la devozione alla Madonna Addolorata degli airolani è tra le più solide e testimoniate nel corso delle celebrazioni annuali di settembre, durante il mese di maggio, nelle domeniche di tutto l’anno e nelle grandi ricorrenze liturgiche e mariane.

Il santuario, con annesso monastero, fu edificato nel 1363 per volere di Giovanni Della Lagonissa (Leonessa), feudatario di Airola. L’edificio, denominato Santa Maria dell’Ariella, fu donato nel 1369 dal feudatario di Airola ai monaci Benedettini di Montevergine.

La chiesa, durante l’assedio alla rocca di Airola subì tali conseguenze che nel 1517 si presentava quasi completamente distrutta.

Nel 1601 il vecchio monastero di Santa Maria dell’Ariella, costruito nella parte alta di Airola, non era più adatto alle mutate condizioni di vita del paese che dalla collina di Monteoliveto si era spostato nella piana di Airola.

Nel 1608 fu iniziata la costruzione di un altro monastero, a valle, vicino alla chiesa della SS. Annunziata, chiamato poi S. Maria della Misericordia.

Con la discesa a valle dei monaci, la chiesa visse un lungo periodo di abbandono.

Nel 1672 Donna Maria Candida Spinelli fece restaurare la chiesa e, ottenute le dovute autorizzazioni, la fece riaprire al pubblico.

La chiesa che presenta ancora tracce gotiche, a forma rettangolare, a navata unica con quattro altari laterali è un gioiello di arte e di storia.

Sull’altare maggiore vi è una pala d’altare che raffigura l’Addolorata con Gesù deposto dalla croce, opera di Andrea Solario.

Oggi il santuario fa parte del territorio della parrocchia di San Michele Arcangelo a Serpentara, affidata alla cura dei Padri Passionisti del vicino convento di Monteoliveto.

La festa dedicata alla Madonna Addolorata che interessa tutto il mese di settembre, inizia come sempre con il solenne settenario, l’8 settembre. Quest’anno la predicazione è stata affidata dal parroco, padre Emanuele Zippo, passionista, a don Pasqualino Di Dio, fondatore della Fraternità apostolica della Misericordia.

Nel corso del settenario saranno diversi gli appuntamenti di carattere religioso, culturale, sociali e ricreativi predisposti dal consiglio pastorale parrocchiale e dal Comitato, presieduto dal parroco.

Concluderà le celebrazioni monsignor Giulio Mencuccini, passionista, vescovo emerito di Sanggau (Indonesia), missionario nel Borneo per circa 50 anni, di 32 anni svolti come vescovo nella diocesi di titolarità, dove si spostava in moto, Da qui l’appellativo di vescovo biker. La solenne celebrazione è in programma per domenica 18 settembre alle ore 16,30 nella Chiesa di San Michele a Serpentara.

In questo mese di settembre, salire al santuario della Madonna Addolorata, così da sempre chiamato e definito, ma anche seguire la peregrinatio della bellisma ed espressiva statua della Madonna per tutte le chiese della cittadina, per gli airolani oltre ad essere una pratica religiosa molto sentita e curata negli aspetti interiori è anche un’attestazione di un amore filiale e di cura speciale verso questo luogo di preghiera, dedicato a Maria, che ai piedi della croce riceve da Gesù il compito di custodire e proteggere l’umanità intera.

Mai come in questi anni di sofferenza, prima con la pandemia ed ora la guerra in Ucrania, inoltre con i tanti mali che affliggono le singole persone e l’umanità, la Madonna Addolorata rappresenta per tutti un forte richiamo a fare della sofferenza uno strumento di compartecipazione a ciò che manca alla passione del Signore, come afferma san Paolo Apostolo:  “Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa” (Col 1,24).

AIROLA (BN). LA CHIESA DELL’ADDOLORATA ERETTA A SANTUARIO MARIANO DIOCESANOultima modifica: 2022-09-02T00:03:22+02:00da pace2005
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