Roma. Il Cardinale Pietro Parolin ha inaugurato l’anno giubilare dei passionisti.

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Roma. Il Cardinale Pietro Parolin ha inaugurato l’anno giubilare dei passionisti.
di Antonio Rungi
Con una solenne concelebrazione, presieduta dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo in Roma, domenica scorsa, 22 novembre 2020, Solennità di Cristo Re, alle ore 10,30 è stato inaugurato il Giubileo dei 300 anni di fondazione della Congregazione della Passione (Passionisti).
Il cammino storico, missionario e carismatico iniziava, infatti, il 22 novembre 1720, quando Paolo Francesco Danei, vestito di un abito nero dal Vescovo di Alessandria, Arborio Gattinara, per 40 giorni, fino al 1 gennaio 1721, nel romitorio di Castellazzo Bormida scrisse le regole della nascente congregazione.
Nella celebrazione iniziale del giubileo passionista, domenica erano presenti oltre al Superiore generale, padre Jochim Rego e suo consiglio, numerosi religiosi, religiose, laici e autorità italiane e vaticane.
Una celebrazione semplice ed essenziale, iniziata con l’apertura della porta santa, quella centrale della Basilica dei Santi Giovanni e Paolo e poi la messa, concelebrata da 50 sacerdoti passionisti e di altre congregazioni, che hanno voluto condividere questo momento di preghiera e di grazia con la famiglia passionista.
Il Cardinale Parolin ha focalizzato la sua attenzione sul difficile momento che il mondo sta vivendo e citando le espressioni di Papa Francesco, che denota una scarsa attenzione alla cultura del dono e dell’autentico amore, che attinge il suo significato vero nella passione e morte in croce di Cristo, ha invitato i passionisti a farsi missionari d’amore, dell’amore di Cristo Crocifisso, concretizzando il vangelo della carità ed aiutando la chiesa ed il mondo a riscoprire la vera regalità di Cristo che è servizio, è lotta per la giustizia e la fraternità universale. Con il Crocifisso, da crocifissi, per essere vicini ai crocifissi di oggi. Rinnovare la missione, attraverso la gratitudine, la profezia e la speranza, è portare, da missionari del Crocifisso, la gioia e la speranza nel cuore del mondo e di quei luoghi del mondo dove maggiore e più evidente è la sofferenza e l’ingiustizia. Un giubileo come quello vostro è un tempo di grazia che passa attraverso le varie porte non fisiche ma spirituali che identificano i luoghi del giubileo e non un anno di autoesaltazione, ma di rinnovamento, conversione e rilancio della Congregazione a servizio della Chiesa e del mondo.
“Nel rispetto delle norme anti-covid pur essendo un giubileo con le mascherine, non è un giubileo bendato o bloccato nella circolazione della grazia di Dio. Spetta a noi cogliere questa opportunità e attraversare le porte giubilari per una conversione e un rinnovamento della missione della chiesa sull’esempio del buon pastore di cui la liturgia di Cristo Re mette in risalto la capacità di donarsi e sacrificarsi per amore sulla Croce. Quel buon pastore che dà la vita per le sue pecore e non pensa a fare affermare se stesso”.
Il Cardinale Parolin ha voluto ringraziare i passionisti e le passioniste di tutto il mondo, particolarmente quelli del Messico, dove ha avuto modo di conoscerli meglio, essendo stato Nunzio Apostolico in Messico dal 1989 al 1992.
Il giubileo dei passionisti che vede alcuni luoghi storici della Congregazione della Passione, come la casa natale di San Paolo della Croce ad Ovada e alcuni conventi da lui fondati, posti privilegiati per celebrare questo anno santo, terminerà ufficialmente il 1 gennaio 2022. Intanto tutte le comunità passioniste del mondo, oltre 400, presenti in tutti i continenti e in 63 nazioni, con oltre 2000 religiosi, con le monache ed altri istituti, hanno avviato nelle rispettive comunità l’anno giubilare. A Nettuno, al Santuario di Santa Maria Goretti, è stato il neo-promosso cardinale Marcello Semeraro a presiedere domenica scorsa il rito dell’apertura dell’anno giubilare in uno dei santuari, dopo quello di san Gabriele dell’Addolorata, che rimane ancora chiuso a causa del coronavirus, più conosciuti e frequentato dei passionisti d’Italia e del mondo.
Roma. Il Cardinale Pietro Parolin ha inaugurato l’anno giubilare dei passionisti.ultima modifica: 2020-11-23T11:10:41+01:00da pace2005
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