Ho sintetizzato in 24 verbi la felicità in senso umano, sociale e religioso. Si tratta di un percorso personale e sociale sull’esperienza della felicità che ognuno può e deve poter fare nella vita terrena in attesa, per chi crede della felicità definitiva ed eterna del santo paradiso.
Ecco i verbi che ho selezionato e poi spiegato, contestualizzandoli alla tematica, tratti dal vocabolario italiano ed inglese.
A= Amare sinceramente Dio, la vita, le persone e l’intera creazione.
B= Benedire ogni persona, cosa e situazione, ringraziando Dio che ci mantiene in vita.
C= Credere nella potenza dell’amore, del perdono, della fede e della ragione.
D= Donare con il cuore e generosamente soprattutto a chi si trova nel bisogno vero.
E= Entrare nel cuore e nella mente della gente per capire le loro esigenze e provvedere a loro nei limiti delle proprie possibilità e responsabilità. Esaminarsi se stiamo agendo bene nei loro riguardi.
F= Fidarsi sempre delle persone, fino a prova contraria.
G= Gioire con chi è nella gioia e far gioire chi è nel dolore.
H= Hear (inglese), sentire e ascoltare chi necessita di parlare e comunicare.
I= Incoraggiare chi è demotivato e depresso per motivi di vario genere.
J= Jump (inglese), saltare di gioia per il successo e l’affermazione degli altri, senza gelosia ed invidia alcuna.
K= Know (inglese), conoscere sempre più approfonditamente il mondo, perché la conoscenza porta alla vera gioia.
L= Lodare Dio per quello che ci dona e gli altri per quello che sono e fanno.
M= Meritare ciò che si è costruito onestamente nella vita, con i propri sacrifici.
N= Nobilitare le situazioni con un agire sensibile, umano e rispettoso degli altri.
O= Operare per il bene proprio e altrui.
P= Pensare bene ed agire di conseguenza.
Q= Quietarsi dopo un contrasto o una tempesta mentale o umorale.
R= Restituire ogni cosa avuta in prestito, senza abusare della bontà altrui.
S= Sorridere alla vita anche quando è difficile farlo per tanti motivi. Con il sorriso sulle labbra e la spada nel cuore si va avanti nella vita.
T= Temere giustamente il giudizio di Dio e degli altri se agiamo male.
U= Unire sempre, per non essere motivo di divisione nelle famiglie, nel lavoro e in altre situazioni della vita.
V= Vivere la vita così ogni giorno, come ce la dona Dio e come noi la riusciamo a costruire.
W= Win (inglese), vincere l’odio con l’amore, la guerra con la pace, l’ingiustizia con la solidarietà.
Z= Zampillare di gioia ogni volta che riusciamo a portare a termine un progetto di vera ed autentica felicità per noi stessi e per gli altri. Rendere felici se stessi e gli altri è un dovere morale per ogni uomo e soprattutto per ogni cristiano.
Padre Antonio Rungi, passionista
Santuario della Civita
17 settembre 2014