Consigli e fioretti per un mese di maggio speciale per i politici cattolici

mese-di-maggio.jpgHo stilato un elenco di 31 consigli e fioretti, uno per ogni giorno, per celebrare degnamente il mese di maggio in questo anno della fede 2013, carico di significato per tutti e che, per antica tradizione i cattolici fanno in onore della Madonna: messa al mattino o al pomeriggio, pratiche varie previste per ogni giorno, tra cui santo rosario e il fioretto per la giornata. In questo modo intendo dare un aiuto concreto ai politici italiani, impegnati, a vario livello, nelle istituzioni dello Stato e che sono credenti e praticanti, facendo anche il mese di maggio. E’ una specie di sussidio spirituale per accompagnare il cammino dei politici cattolici in questo mese dedicato alla Madonna, venerata sotto vari titoli in tutta Italia e nel mondo. Impegni personali e collettivi che sono linee per bene operare, con equilibrio e rettitudine in ogni settore della politica e a tutti i livelli. Ecco i 31 impegni per il mese di maggio 2013, nell’anno della fede, insieme ai vari consigli di Papa Francesco per vivere da cristiani nella politica e nella società.

I consigli di Papa Francesco per vivere da cristiani in politica e nella società. 

1. Agire con discrezione, con umiltà, nel silenzio, ma con una presenza costante e una fedeltà totale, anche quando non comprende. 

2.Nella costante attenzione a Dio, aperto ai suoi segni, siano disponibili al suo progetto, non tanto al proprio. 

3. Siano “custodi” della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell’altro, dell’ambiente; non lasciamo che segni di distruzione e di morte accompagnino il cammino di questo nostro mondo! 

4. Vigilare sui propri sentimenti, sul proprio cuore, perché è proprio da lì che escono le intenzioni buone e cattive: quelle che costruiscono e quelle che distruggono! 

5. Non abbiano paura della bontà e neppure della tenerezza, che non è la virtù del debole, anzi, al contrario, denota fortezza d’animo e capacità di attenzione, di compassione, di vera apertura all’altro, capacità di amore. 

6. Non dimentichino mai che il vero potere è il servizio e che anche una persona importante e che occupa un posto rilevante per esercitare il potere deve entrare sempre più in quel servizio che ha il suo vertice luminoso sulla Croce, del sacrificio; deve guardare al servizio umile, concreto, ricco di fede. 

7. Deve saper accogliere con affetto e tenerezza l’intera umanità, specie i più poveri, i più deboli, i più piccoli, quelli che Matteo descrive nel giudizio finale sulla carità: chi ha fame, sete, chi è straniero, nudo, malato, in carcere. Solo chi serve con amore sa custodire! 

8. Custodire il creato, ogni uomo ed ogni donna, con uno sguardo di tenerezza e amore, è aprire l’orizzonte della speranza, è aprire uno squarcio di luce in mezzo a tante nubi, è portare il calore della speranza! 

9. Aiutare i malati, gli orfani, i senzatetto e tutti coloro che sono emarginati, e che così lavorano per edificare società più umane e più giuste. 

10. Non vi può essere pace vera se ciascuno è la misura di se stesso, se ciascuno può rivendicare sempre e solo il proprio diritto, senza curarsi allo stesso tempo del bene degli altri, di tutti, a partire dalla natura che accomuna ogni essere umano su questa terra. 

11. Non prevalgano mai le differenze che separano e feriscono, ma, pur nella diversità, vinca il desiderio di costruire legami veri di amicizia tra tutti i popoli. 

12. Lottare contro la povertà sia materiale, sia spirituale; edificare la pace e costruire ponti. Sono come i punti di riferimento di un cammino al quale desidero invitare a prendere parte ciascuno dei Paesi che rappresentate. 

13. Lasciamoci rinnovare dalla misericordia di Dio, lasciamoci amare da Gesù, lasciamo che la potenza del suo amore trasformi anche la nostra vita; e diventiamo strumenti di questa misericordia, canali attraverso i quali Dio possa irrigare la terra, custodire tutto il creato e far fiorire la giustizia e la pace. 

14. Domandiamo a Gesù risorto, che trasforma la morte in vita, di mutare l’odio in amore, la vendetta in perdono, la guerra in pace. Sì, Cristo è la nostra pace e attraverso di Lui imploriamo pace per il mondo intero. 

15. Pace a tutto il mondo, ancora così diviso dall’avidità di chi cerca facili guadagni, ferito dall’egoismo che minaccia la vita umana e la famiglia, egoismo che continua la tratta di persone, la schiavitù più estesa in questo ventunesimo secolo; la tratta delle persone è proprio la schiavitù più estesa in questo ventunesimo secolo! 

16. Gesù nasce e vive in una famiglia, nella santa Famiglia, imparando da san Giuseppe il mestiere del falegname, nella bottega di Nazaret, condividendo con lui l’impegno, la fatica, la soddisfazione e anche le difficoltà di ogni giorno. 

17. Il lavoro fa parte del piano di amore di Dio; noi siamo chiamati a coltivare e custodire tutti i beni della creazione e in questo modo partecipiamo all’opera della creazione! Il lavoro è un elemento fondamentale per la dignità di una persona. Il lavoro, per usare un’immagine, ci “unge” di dignità, ci riempie di dignità; ci rende simili a Dio, che ha lavorato e lavora, agisce sempre (cfr Gv 5,17); dà la capacità di mantenere se stessi, la propria famiglia, di contribuire alla crescita della propria Nazione. 

18. E qui penso alle difficoltà che, in vari Paesi, incontra oggi il mondo del lavoro e dell’impresa; penso a quanti, e non solo giovani, sono disoccupati, molte volte a causa di una concezione economicista della società, che cerca il profitto egoista, al di fuori dei parametri della giustizia sociale. 

19. Desidero rivolgere a tutti l’invito alla solidarietà, e ai Responsabili della cosa pubblica l’incoraggiamento a fare ogni sforzo per dare nuovo slancio all’occupazione; questo significa preoccuparsi per la dignità della persona; ma soprattutto vorrei dire di non perdere la speranza. 

20. A voi ragazzi e ragazze a voi giovani: impegnatevi nel vostro dovere quotidiano, nello studio, nel lavoro, nei rapporti di amicizia, nell’aiuto verso gli altri; il vostro avvenire dipende anche da come sapete vivere questi preziosi anni della vita. Non abbiate paura dell’impegno, del sacrificio e non guardate con paura al futuro; mantenete viva la speranza: c’è sempre una luce all’orizzonte. 

21. Quante persone, in tutto il mondo, sono vittime di questo tipo di schiavitù, in cui è la persona che serve il lavoro, mentre deve essere il lavoro ad offrire un servizio alle persone perché abbiano dignità. Chiedo ai fratelli e sorelle nella fede e a tutti gli uomini e donne di buona volontà una decisa scelta contro la tratta delle persone, all’interno della quale figura il “lavoro schiavo”. 

22. La preghiera fatta assieme è un momento prezioso per rendere ancora più salda la vita familiare, l’amicizia! Impariamo a pregare di più in famiglia e come famiglia! 

23. Chiediamo a san Giuseppe e alla Vergine Maria che ci insegnino ad essere fedeli ai nostri impegni quotidiani, a vivere la nostra fede nelle azioni di ogni giorno e a dare più spazio al Signore nella nostra vita, a fermarci per contemplare il suo volto. 

24. Non siate mai uomini e donne tristi: un cristiano non può mai esserlo! Non lasciatevi prendere mai dallo scoraggiamento! La nostra non è una gioia che nasce dal possedere tante cose, ma nasce dall’aver incontrato una Persona: Gesù, che è in mezzo a noi; nasce dal sapere che con Lui non siamo mai soli, anche nei momenti difficili, anche quando il cammino della vita si scontra con problemi e ostacoli che sembrano insormontabili, e ce ne sono tanti! 

25.  Gesù non entra nella Città Santa per ricevere gli onori riservati ai re terreni, a chi ha potere, a chi domina; entra per essere flagellato, insultato e oltraggiato, come preannuncia Isaia nella Prima Lettura (cfr Is 50,6); entra per ricevere una corona di spine, un bastone, un mantello di porpora, la sua regalità sarà oggetto di derisione; entra per salire il Calvario carico di un legno. E allora ecco la seconda parola: Croce. 

26. Guardiamoci intorno: quante ferite il male infligge all’umanità! Guerre, violenze, conflitti economici che colpiscono chi è più debole, sete di denaro, che poi nessuno può portare con sé, deve lasciarlo. 

27. Amore al denaro, potere, corruzione, divisioni, crimini contro la vita umana e contro il creato! E anche – ciascuno di noi lo sa e lo conosce – i nostri peccati personali: le mancanze di amore e di rispetto verso Dio, verso il prossimo e verso l’intera creazione. E Gesù sulla croce sente tutto il peso del male e con la forza dell’amore di Dio lo vince, lo sconfigge nella sua risurrezione. Questo è il bene che Gesù fa a tutti noi sul trono della Croce. 

28. Dobbiamo vivere la fede con un cuore giovane, sempre: un cuore giovane, anche a settanta, ottant’anni! Cuore giovane! Con Cristo il cuore non invecchia mai! Però tutti noi lo sappiamo e voi lo sapete bene che il Re che seguiamo e che ci accompagna è molto speciale: è un Re che ama fino alla croce e che ci insegna a servire, ad amare. E voi non avete vergogna della sua Croce! Anzi, la abbracciate, perché avete capito che è nel dono di sé, nel dono di sé, nell’uscire da se stessi, che si ha la vera gioia e che con l’amore di Dio Lui ha vinto il male.

29.Chiediamo l’intercessione della Vergine Maria. Lei ci insegna la gioia dell’incontro con Cristo, l’amore con cui lo dobbiamo guardare sotto la croce, l’entusiasmo del cuore giovane con cui lo dobbiamo seguire  in tutta la nostra vita.  

30.L’odio lasci il posto all’amore, la menzogna alla verità, la vendetta al perdono, la tristezza alla gioia.

31.  La Madonnaci renda uomini e donne capaci di fare memoria di ciò che Egli opera nella nostra storia personale e in quella del mondo

 

Trentuno fioretti dei politici per il mese di maggio in onore della Madonna. 

1. Impegnati a non dire  bugie per giustificare il tuo scadente operato politico. 

 2. Evita  di accettare qualsiasi raccomandazione, tanto alla fine non puoi fare nulla se non rispetti la legge. 

 3. Non demonizzare il tuo avversario politico, ma rispetta il suo pensiero e la sua scelta. 

 4. Fai un gesto di bontà: visita senza pubblicizzarlo una persona in difficoltà o ammalata. 

 5. Dona una tantum, una parte considerevole del tuo stipendio di onorevole o amministratore per opere di beneficenza. 

 6. Impegnati ad essere umile e a mettere da parte la presunzione e l’orgoglio di chi pensa di essere la verità assoluta. 

 7. Non esporti spesso in pubblico, ma ogni tanto vivi in riflessione e solitudine. 

 8. Dimentica l’ufficio politico che occupi e rimboccati le maniche per aiutare coloro che non hanno nulla e sono in difficoltà, soprattutto i disoccupati. 

 9. Non cercare i primi posti nelle assemblee e nei raduni di ogni genere, ma cedi il tuo posto a persone semplici. 

 10. Non fare nulla per ottenere il consenso della gente, ma fa ogni cosa con retta coscienza e nel rispetto delle leggi. 

 11. Cura i tuoi affetti in famiglia e dedica maggior tempo ai tuoi figli o parenti stretti. 

 12. Vivi la politica con il necessario distacco, per non restare deluso quando dovresti essere messo da parte. 

 13. Rifiuta denaro e ricompense anche se leciti, ma accontentati del tuo stipendio di lavoratore o professionista. 

 14. Dai buon esempio di vita etica. Ogni cittadino merita anche un politico onesto e retto. 

 15. Fai il tuo lavoro con passione, ma senza preferenze di persone, anche se fossero i tuoi più stretti collaboratori. 

 16. Evita di litigare con i rappresentanti delle istituzioni, ma dì sempre una parola di pace e di concordia. 

 17. Rispetta le regole della democrazia e del sereno dibattito politico senza offendere persone e istituzioni. 

 18. Non strumentalizzare la religione per confermare idee preconcette, che non appartengono a nessuna corrente. 

 19. Difendi i giovani, gli anziani e gli ammalati ed impegnati a dare sollievo a ciascuno di loro. 

 20. Recupera la tua spiritualità con un’ora di preghiera personale in tutti i giorni, soprattutto in famiglia o nella tua parrocchia. 

 21. Partecipa alla messa e all’eucaristia ogni giorno o almeno alla domenica e nelle feste comandate. 

 22. Confessa i tuoi peccati al ministro della riconciliazione ed impegnati ad evitare il male per il bene e la salvezza della tua anima. 

 23. Non falsificare atti e documenti per favorire qualcuno che ti interessa, né abusare mai dell’ufficio che occupi a servizio degli altri. 

 24. Non dare il tuo voto per far passare leggi e norme che sono contro la morale naturale, cristiana e cattolica. 

 25. Vivi il tuo mandato politico o amministrativo con la serenità necessaria, che è un incarico di passaggio, nel quale non bisogna fossilizzarsi. 

 26. Ama sinceramente il popolo che ti ha eletto e sacrifica qualcosa di te stesso per migliorare le sue condizioni di vita in generale e lavorativa. 

 27. Coltiva una speciale attenzione ai valori religiosi e difendi la libertà di culto di ogni credente, anche se straniero. 

 28. Sii tollerante verso coloro che la pensano diversamente da te non solo in campo politico, ma anche religioso e sociale. 

 29. Affidati ogni giorno alla Madonna e ai tuoi santi protettori, perché ti illuminino nella ricerca del bene comune. 

 30. Di ogni gesto che compi ricordati che ne renderai conto al Signore, perciò agisci con rettitudine e nel rispetto di tutti. 

31. Finito il tuo mandato, lascia ogni cosa in ordine al tuo successore. Restare troppo tempo in un posto non giova né a te e né al popolo che ti ha scelto.

 

 

Consigli e fioretti per un mese di maggio speciale per i politici cattoliciultima modifica: 2013-05-02T17:30:00+02:00da pace2005
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