Capua (Ce). Morto mons. Bruno Schettino, arcivescovo di Capua

big-10f1801e7586fc84c556f4633f0e104b.jpgProfonda mestizia in tutta la Campania, nella diocesi di Capua e nell’episcopato italiano per la morte improvvisa dell’arcivescovo di Capua, monsignor Bruno Schettino. Secondo i medici che ne hanno accertato il decesso è stato un infarto a stroncare nella notte del 21 settembre 2012, verso le 3-4 la vita dell’arcivescovo Schettino,, che aveva compiuto 71 anni. Era nato, infatti, a Marigliano, diocesi di Nola, il 5 gennaio 1941. L’arresto cardiocircolatorio ha colto monsignor Schettino a Capua, sede arcivescovile cui era stato assegnato il 29 aprile 1997. Laureato in Filosofia, fu ordinato presbitero il 28 giugno 1964, eletto alla sede vescovile di Teggiano-Policastro l’11 febbraio 1987, e ordinato vescovo il 4 aprile 1987, qui svolse il suo ministero per 10 anni. I funerali dell’arcivescovo di Capua e presidente della Commissione delle Migrazioni della Cei saranno celebrati domenica prossima, 23 settembre 2012 alle 16,30, nella cattedrale di Capua. Monsignor Schettino era un vescovo molto apprezzato per le sue doti umane, culturali e pastorali. Entrato subito nel cuore del popolo di Dio di Teggiano-Policasro, dove fu vescovo dall’11 febbraio 1987, per le sue qualità, venne trasferito nella sede più prestigiosa di Capua, dove assunse la responsabilità di arcivescovo il 29 aprile 1997, dopo dieci anni di permanenza nell’estremo lembo della Regione Campania. Sia in Teggiano-Policastro che a Capua monsignor Schettino ha lasciato un ottino ricordo di sé. Persona umile, amava il sevizio silenzioso e meno appariscente, sempre dalla parte dei più deboli per la sua personale propensione alla sofferenza dei fratelli in difficoltà, che nell’arcidiocesi di Capua presenta il volto più doloroso con la problematica degli immigrati di colore, era presidente della commissione episcopale dell’immigrazione e presidente della Migrantes. La caratteristica principale di questo zelante pastore della chiesa capuana era il suo spirito di preghiera e di orazione. Pregava molto e chiedeva di pregare molto ai suoi sacerdoti e ai tanti fedeli della diocesi di Capua che incontrava sistematicamente durante le sue brevi o lunghe visite pastorali alle comunità parrocchiali. -«È una gravissima perdita per il mondo della mobilità umana», ha detto don Alfonso Calvano, incaricato regionale della ‘Migrantes’, commentando la scomparsa di monsignor Bruno Schettino, arcivescovo di Capua. «Sensibile alle povertà del territorio diocesano e, quindi della Campania e dotato di una spiccata sensibilità ed accoglienza degli immigrati – continua don Alfonso – ha seguito con impegno e assiduità l’evangelizzazione a favore della mobilità umana delle varie diocesi campane e, ultimamente, come presidente della Fondazione Migrantes ha dato un forte impulso per promuovere i diritti degli immigrati attraverso la integrazione e l’accoglienza». «Proprio in questi giorni – aggiunge don Alfonso – monsignor Schettino stava valutando la possibilità di partecipare al Columbus Day, la più grande festa degli italoamericani a New York, dove era stato invitato personalmente dai vertici della Fondazione americana che aveva ricevuto nel mese di gennaio scorso a Capua». «Tutta la Chiesa campana esprime il proprio cordoglio al vescovo Schettino, uomo di preghiera e di spirito per la Migrantes campana», conclude Calvano. Lascia una diocesi ben organizzata e strutturata, in piena sintonia con il concilio Vaticano secondo, con un Superficie in Kmq: 500; 162.800 abitanti; con 59 parrocchie; 71 sacerdoti secolari; 12 sacerdoti regolari e 10 diaconi permanenti. Già era tutto predisposto per celebrare degnamente l’anno della fede, al quale monsignor Schettino già dal momento dell’indizione fatta da Papa Benedetto XVI lo scorso anno con il Motu proprio “Porta fidei” aveva dato grande importanza e rilevanza. In questa preghiera composta da lui, tutto il suo animo di pastore attento ai bisogni degli ultimi e in particolare degli immigrati: “Abbiamo abbandonato la nostra Africa, i nostri paesi, abbiamo lasciati parenti ed amici, per seguire un sogno di serenità e di pace. Abbiamo desiderato accoglienza e tanta amicizia, sperando nella bontà degli altri. Desideriamo vivere un futuro migliore, dimenticando il sofferto passato. Nelle mani di Dio abbiamo posto la nostra povera vita, i tanti problemi quotidiani, le tante paure. A te, o Signore consacriamo oggi la nostra vita e tu guidaci verso la meta. Abbiamo conosciuto la tua Madre, la nostra Madre che guida tutti verso il suo Figlio Gesù. Per Maria noi andremo al Signore, confidando nel suo tenero amore. Sotto il suo manto ci rifugiamo, Santa Madre di Dio. Ascolta le nostre preghiere. Anche agli altri porterò l’annuncio di fede e di bontà, per essere un popolo unito e solidale nella carità. Per Maria, o Signore, raggiungeremo la vera Patria, dove scomparirà ogni ingiustizia e povertà e godremo eterna pace e felicità per sempre”. Amen

Intanto tutta la diocesi si stringe intorno alle spoglie dell’arcivescovo con una tre giorni di preghiere nella Cattedrale di Capua, così organizzata: Venerdì 21 settembre: Ore 12.00: S. Messa; Ore 16.00: Santo Rosario; Ore 18.00: Vespro; Ore 20.00: S. Messa con il Presbiterio; Ore 23.00: Chiusura della camera ardente. Sabato 22 settembre: Ore 7.00: Apertura; Ore 8.30: Lodi; Ore 9.00: S. Messa; Ore 12.00: Ora Media; Ore 16.00: Santo Rosario; Ore 18.00: Vespro; Ore 18.30: S. Messa; Ore 20.00: Veglia di Preghiera; Ore 23.00: Chiusura. Domenica 23 settembre: Ore 7.00: Apertura; Ore 8.00 – 9.30 – 11.00: S. Messe. Ore 15.00: S. Rosario. Ore 16.00: S. Messa esequiale, presieduta dal Cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli e con la partecipazione di tutti i vescovi della Campania e di altre regioni italiane.

Antonio Rungi

 

Capua (Ce). Morto mons. Bruno Schettino, arcivescovo di Capuaultima modifica: 2012-09-21T14:45:00+02:00da pace2005
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