Crisi dei mercati richiede urgente revisione dell’etica economica mondiale

1729837779.JPG“L’attuale crisi dei mercati mondiali che ogni giorno fanno registrare cali pensantissimi e mettono in seria agitazione i risparmiatori di tutto il mondo richiede una profonda e urgente revisione dell’etica economica”, è quanto afferma il teologo campano padre Antonio Rungi. “Come cittadini italiani vogliamo aver fiducia in quanti questi giorni si sono attivati per portare serenità negli ambienti economici del nostro Paese, dal presidente della Repubblica al Premier, al Ministro delle Finanze italiane e non vogliamo assolutamente entrare in un atteggiamento di allarmismo, ma una certa preoccupazione e prudenza in questa situazione di grave recessione mondiale non può che farci riflettere tutti e con la coscienza che i risparmi della gente, soprattutto di chi ha lavorato una vita intera, sacrificando ogni cosa, devono essere garantiti in assoluto. Il denaro non è tutto è i soldi sono un nulla ha detto il santo Padre Benedetto XVI, giustamente preoccupato per quanto sta succedendo in questo campo, all’apertura del sinodo dei Vescovi in corso in Vaticano a Roma; ma quanti hanno l’ufficio di gestire nelle banche e nelle finanze pubbliche i soldi dei cittadini hanno una grave responsabilità morale davanti al mondo e davanti a Dio. E chi commette gravi reati o superficialità, peggio ancora agisce per interessi personali o di gruppo economico o bancario deve rispondere non solo davanti alla coscienza e davanti a Dio, ma anche davanti alle leggi che devono essere severe. Gli speculatori, quanti cercano di far affossare l’economia di un paese, chi costruisce sulla sabbia e sulla cartastraccia le montagne di presunti affari e di una economia ipotetica, virtuale, ma non reale e corrispondente alla realtà opera a danno del popolo e dei poveri e si rende responsabile di crimini gravissimi, in quanto mette in serio pericolo la vita di quanti con i pochi o molti risparmi accumulati e depositati presso le banche pensano di poter vivere serenamente e di realizzare i propri ed altrui sogni, specie se si tratta di curarsi, alimentarsi, avere una casa, mettere su una famiglia, assicurare gli studi e un discreto benessere ai propri figli. Far crollare queste attese e certezze è mettere in crisi non solo l’economia, ma la dignità della persona del risparmiatore e de creditore. Da qui la necessità -conclude padre Rungi- di un controllo ferreo e serrato da parte delle istituzioni statali del nostro Paese e degli altri Paesi Europei e di altri Continenti di chi gestisce l’economia nazionale e mondiale, dei responsabili delle banche, del credito e del prestito, mettendo in simili posti di grande responsabilità, ma anche di grande professionalità, persone serie, qualificate e soprattutto rette e coscienziose. I disastri economici come quelli a cui stiamo andando incontro si possono evitare se per il dio denaro si è capace di falsificare carte e bilanci e di mettere su un’economia che non ha un corrispettivo nella realtà e nella vita di un popolo o di una nazione. Vogliamo aver fiducia in quanti ci governano, ma questa fiducia venga ripagata con urgenti misure non solo economiche, ma anche legislative nel campo degli affari e delle borse nazionali e mondiali. Ben vengano tutte le riunioni, che i capi di Stato vogliono e debbono fare in una situazione di grave emergenza economica mondiale, ma si faccia ogni sforzo per non far perdere nulla ai risparmiatori, specialmente ai più piccoli, agli anziani o a quanti hanno messo il poco da parte per una questione di sicurezza sulla propria vita e di alimentare giustamente quelle poche o molte prospettive per se stessi e per le proprie famiglie”.

Crisi dei mercati richiede urgente revisione dell’etica economica mondialeultima modifica: 2008-10-10T16:14:00+02:00da pace2005
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