Monte San Biagio. Conclusi i solenni festeggiamenti in onore del patrono.

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Con la collocazione del busto argenteo di San Biagio nella sua cappella della Chiesa parrocchiale di Monte San Biagio, dedicata a San Giovanni Battista, si sono conclusi i solenni festeggiamenti in onore del patrono del rinomato centro cittadino ai confini di Fondi e Terracina. Il tempo pessimo della mattinata di domenica 9 febbraio 2014, non ha permesso di svolgere la processione con il busto argenteo, come già era capitato la settimana scorsa. Cosicché la processione è rinviata ad altra circostanza con il tempo più favorevole. Alla messa di chiusura del novenario e del post novenario, presieduta dal parroco, don Emanuele Avallone c’erano oltre 500 fedeli, che hanno riempito la chiesa e il salone laterale. Insieme a don Emanuele ha concelebrato padre Fedele, sacerdote di colore che aiuta il parroco nei fine settimana. In aiuto per le confessioni c’era padre Mario Corvino, passionista e a conclusione della messa è giunta da Roma anche padre Antonio Rungi, predicatore ufficiale del novenario e del post-novenario. C’erano fedeli di tutte le comunità parrocchiali della zona ed anche le autorità civili, con il sindaco e l’amministrazione comunale, i vigili urbani, la protezione civile. La festa ha fatto registrare un’ottima partecipazione dei fedeli sia durante il novenario che nel dopo novenario. Il culto verso san Biagio si è consolidato mediante anche l’incisiva predicazione di padre Antonio Rungi, noto predicatore ed oratore dei passionista, già superiore provinciale, teologo morale e docente. A conclusione della celebrazione, il parroco ha rinnovato l’invito a padre Antonio Rungi di predicare anche il prossimo anno in occasione della festa del patrono. Invito accolto con piacere da padre Antonio, divenuto un sacerdote di casa in questa comunità parrocchiale e cittadina, guidata dal dinamico e giovane parroco don Emanuele Avallone, sacerdote impegnato in due parrocchie, con uffici diocesani e regionali, prossimo al dottorato in teologia.
La celebrazione si è conclusa con il trasferimento del busto argenteo di san Biagio nella sua cappella, tra le preghiere, i canti e l’ovazione dei fedeli presenti che a più riprese hanno gridato a voce ferma e fervente: “W San Biagio”. E come tutti gli anni quando si chiudono i festeggiamenti, scende nel cuore dei fedeli un po’ di nostalgia, temperata dall’impegno, come ha detto padre Antonio Rungi, nel suo saluto conclusivo, dalla sincera volontà di mettere in pratica nella vita di tutti i giorni ciò che il Signore ha dettato al cuore di ogni devoto del Santo Patrono dei mali della gola e di ogni altro male, in questi 15 giorni di missione e di evangelizzazione curata con passione, amore, competenza e generosità da padre Antonio Rungi, da padre Mario Corvino, da don Emanuele Avallone, da padre Fedele e dai tanti sacerdoti che hanno partecipato ai festeggiamenti e soprattutto dall’arcivescovo, monsignor Fabio Bernardo D’Onorio che ha presenziato il solenne pontificale di lunedì 3 febbraio 2014, alle ore 11.00 in occasione della festa liturgica del grande e famoso taumaturgo, il vescovo e martire armeno Biagio da Tagaste, divenuto il protettore di Monte San Biagio nel 1863 e da allora ogni anno venerato con particolare fede da parte di tutti i monticellani e dei devoti di altri comuni ed abitanti del vasto territorio della piana di Fondi. Il successo di tutta la manifestazione di fede e di cultura in onore di San Biagio è merito anche del dinamico comitato che ha organizzato la festa in sintonia con il parroco; merito della schola cantorum, delle persone che hanno donato olio e pane per la festa e si sono rese disponibili, anche nel silenzio e nella riservatezza, per il sereno svolgimento di tutto il ciclo di festività in onore del santo e venerato patrono.

Monte San Biagio. Conclusi i solenni festeggiamenti in onore del patrono.ultima modifica: 2014-02-10T00:38:28+01:00da pace2005
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