DIO E’ BONTA’ TENEREZZA

9ie3ya.jpgTra i tanti attributi di Dio quelli della tenerezza e della bontà meglio si addicono a Lui e più facilmente sono comprensibili, in quanto sono concetti facili da intendersi e soprattutto facili da sperimentale nella propria vita. Oggi che sembrano allontanarsi sempre più dall’esperienza umana questi sentimenti e valori, richiamarli all’attenzione e rifletterci sopra è quanto mai necessario.

Tenerezza e bontà sembrano, infatti, molto lontani dalla vita del nostro tempo. Violenza e cattiveria molte volte fanno da padroni nella storia di questo mondo e di questi nostri affannosi giorni. Lo conferma il fatto che l’esperienza della tenerezza e della bontà non la fanno né i figli dei nostri tempi, né i genitori di oggi e neppure chi dovrebbe per ufficio e necessità di cose vivere e testimoniare questi valori con il tenore della propria vita e con la sensibilità che gli deriva dall’essere umano.

Interessante è un breve testo del Profeta Isaia (49, 15), nel quale cogliamo l’atteggiamento di Dio nei confronti dell’umanità e nei confronti di ogni singola persona umana: ”Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai”. Un Dio che si prende cura e che non si dimentica di nessuno e sul modello di ogni mamma, fosse anche la più ingrata, egli ricorda ogni nostra necessità e nei limiti del possibile viene incontro ad esse nei modi e nei termini che nessuno pensa. E’ un Dio che parte da lontano e che non manifesta la tenerezza e la bontà in base al momento e alle convenienze, tanto per catturare l’interesse e l’affetto della persona solo in determinate circostanze. E’ un Dio buono e tenero sempre, anche se qualche volta diventa giudice severo, autorevole, capace di far rettificare i comportamenti mediante segni straordinari e fatti eccezionali. Quel Dio che, come ricorda il Profeta Isaia nei successivi versi del capitolo 49, ha posto il suo sguardo amorevole su di noi da sempre: “Il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunziato il mio nome”. Il Salmo 145 da parte sua ci ricorda che “Paziente e misericordioso è il Signore, lento all’ira e ricco di grazia. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature”. E’ stato sottolineato, infatti, che “il Salmo 145 è un canto all’umanità di Dio”. Un Dio così vicino all’uomo, da farsi uomo lui stesso, con l’incarnazione (cf. Tt 3,4). Per questo il Regno che il Signore vuole realizzare è un Regno con l’uomo, un Regno per l’uomo. Un Dio davvero tenero e straordinariamente buono, nonostante le infedeltà dell’umanità e il continuo deviare della stessa su vie contrarie a Dio medesimo. Da qui la necessità di essere oggi annunciatori della tenerezza e della bontà di Dio, piuttosto che della severità di questo Dio. D’altra parte, L’evangelizzazione è annuncio a tutti della grandezza e della tenerezza di Dio che s’espande su tutto e su tutti. Questa totalità, colta da Santa Teresa di Lisieux fin da bambina, la farà optare per Dio, come il suo tutto. Il nostro Dio è anche un Dio che si commuove e va incontro all’umanità in difficoltà o che ha deviato con il peccato, come ci ricorda il brano evangelico del Figliuol prodigo: “Il Padre, commosso, gli corse incontro” (Lc. 15,20). Il Signore, pur essendo “giusto e santo”, sa farsi vicino ai suoi fedeli per infondere loro fiducia. Così egli trasforma il timore reverenziale in amore filiale. Ed è solo con l’amore che l’uomo può sperimentare nel profondo del suo essere la vera bontà e la grande tenerezza di questo Padre che è nei cieli, ma anche sempre vicino a noi sulla Terra.
A Pasqua siamo chiamati a sperimentare la dolcezza, la bontà e la tenerezza di Dio soprattutto nella sua infinita misericordia che ha per noi; ma siamo pure chiamati a vivere e a testimoniare questi valori nei confronti dei nostri fratelli e sorelle che necessitano del nostro amore misercordioso.

E domenica che celebriamo la Festa del Perdono, la Domenica della Divina Misericordia, istituita dal Beato Giovanni Paolo II, sia per tutti noi occasione per dare e ricevere il perdono cristiano, se non l’abbiamo fatto in questi primi giorni di Pasqua 2012.

DIO E’ BONTA’ TENEREZZAultima modifica: 2012-04-10T11:03:42+02:00da pace2005
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