Santuario della Civita

PADRE ANTONIO RUNGI, 40 ANNI DI VITA SACERDOTALE, IL 6 OTTOBRE 2015

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Padre Antonio Rungi, 40 anni di vita sacerdotale

Martedì 6 ottobre 2015, padre Antonio Rungi, sacerdote passionista della comunità del Santuario della Civita, in Itri (Lt), ricorda i suoi 40 anni di vita sacerdotale a servizio della Chiesa, della Congregazione dei Passionisti e dell’intero popolo di Dio.
La fausta ricorrenza sarà ricordata con una solenne concelebrazione eucaristica che padre Antonio Rungi presiederà, alle ore 19.00, nella Chiesa delle Suore di Gesù Redentore della Stella Maris di Mondragone, dove padre Rungi ha svolto il suo ministero sacerdotale per circa 30 anni, dal 1978 al 2003 e dal 2007 al 2011. E dove ancora oggi esercita il suo ministero come assistente spirituale delle Suore.
Alla celebrazione parteciperanno i parenti, i conoscenti, i sacerdoti, le suore, gli amici, gli studenti e quanti si vorranno aggiungere ad essi per condividere un momento di ringraziamento al Signore per il dono della vocazione alla vita sacerdotale, elargita a padre Rungi.
Dei 40 anni di vita sacerdotale, intensamente e generosamente vissuti come figlio spirituale di San Paolo della Croce, circa 30 sono stati al servizio della Chiesa locale di Sessa Aurunca e della comunità passionista di Mondragone (Ce), ricoprendo vari uffici e ruoli: Direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali, Responsabile della Pagina diocesana di Avvenire, Direttore dell’Ufficio pastorale del turismo, sport e spettacolo, cappellano delle Suore di Gesù Redentore, delle Suore Stimmatine, collaboratore della parrocchia san Rufino in Mondragone e di altre parrocchie, missionario e predicatore, docente di Teologia Morale e di altre discipline nell’Istituto Scienze religiose di Sessa Aurunca, docente nelle scuole statali, dove ancora oggi svolge il suo servizio e il suo ministero tra i giovani del Liceo Scientifico di Mondragone, insegnando Filosofia, Pedagogia e Scienze Umane. Docente di Teologia Morale al Magistero di Scienze Religiose di Capua e dell’Istituto Scienze Religiose di Teano.
Sono questi alcuni degli impegni come sacerdote e missionario ed educatore che padre Antonio Rungi ha svolto a Mondragone e nella Diocesi di Sessa Aurunca, ma si è pure prodigato tantissimo per la vita culturale, sociale e spirituale del territorio del litorale domiziano ed in particolare della parrocchia San Giuseppe Artigiano.
Nella comunità passionista di Mondragone è stato Direttore del Collegio San Giuseppe Artigiano, Direttore delle colonie estive, più volte vice-superiore della comunità e incaricato in vari settori della vita passionista.
Direttore della Rivista Presenza Missionaria Passionista dal 1990 al 2011 è giornalista pubblicista dal 1993 ed ha collaborato con varie Riviste e Quotidiani di ispirazione cristiana.
Ha partecipato a diverse trasmissioni televisive della Rai, di Radio Vaticana, Radio Maria, Teleradio Padre Pio. Di questo grande santo beneventano è stato figlio spirituale negli anni 1958-68.
Dei rimanenti 11 anni di vita sacerdotale, padre Rungi, i primi tre, dal 6 ottobre 1975, quando fu ordinato a Napoli nella Chiesa dei Passionisti di Santa Maria ai Monti, da monsignor Antonio Zama, li ha vissuti nella comunità passionista di Napoli, ultimando gli studi per la Laurea in Teologia e svolgendo attività di predicazione e di collaborazione nella Parrocchia di San Paolo in Casoria.
Successivamente si è Laureato in Filosofia all’Università di Napoli e in Materie Letterarie all’Università di Cassino.
Nella stessa comunità di Napoli vi è ritornato a febbraio 2003 fino al maggio 2007 nell’Ufficio di Superiore provinciale dei Passionisti della Provincia dell’Addolorata (Basso Lazio e Campania) e guidando in quegli anni, saggiamente, gli oltre 100 sacerdoti e religiosi passionisti della Provincia religiosa e del Vicariato del Brasile, durante il mandato, concluso alla fine di aprile 2007.
In questo periodo, oltre a visitare sistematicamente le comunità passioniste del Basso Lazio e Campania e del Brasile, ha ricoperto l’Ufficio di Vice-presidente della Cism-Campania, la Conferenza dei superiori maggiori degli istituti religiosi maschili. Dal 1978 sempre impegnato nella scuola e nell’insegnamento, non ha mai tralasciato, tranne per un anno, questo ambito della pastorale e della formazione dei giovani.
Negli ultimi quattro anni di vita sacerdotale, dal 6 ottobre 2011, padre Antonio Rungi ha svolto il suo ministero sacerdotale nella comunità passionista di Itri-città e poi del Santuario della Civita, svolgendo un intenso ministero di predicazione itinerante e di assistenza spirituale alle Suore di varie Congregazioni.
Qui, attualmente vive, svolge il suo servizio scolastico a Mondragone e continuando ad assicurare la predicazione tipica della Congregazione dei Passionisti, ovunque viene chiamato e richiesto.

Nativo di Airola, in provincia di Benevento, nella Diocesi di Cerreto-Telese-Sant’Agata dei Goti, dove nasceva 64 anni, accolto nelle braccia della Serva di Dio Concetta Pantusa, entra tra i passionisti da ragazzo, nel 1964 a soli 13 anni. Emette la professione religiosa il 1 ottobre 1967 insieme ad altri suoi confratelli, a Falvaterra (Fr). Segue gli studi liceali e filosofici a Ceccano, dal 1967 al 1971 e quelli teologici a Napoli, dal 1971 al 1979 quando si Laurea in Teologia.
Circa 15.000 articoli scritti per giornali, riviste, blog, siti internet, oltre 3.000 predicazioni svolte in Italia e all’estero, autore di libri di vario genere, di preghiere, di commenti alla Parola di Dio, grande comunicatore attraverso i new media, i suoi testi sono letti e commentati da migliaia di persone ogni settimana.
Per ricordare questo giorno speciale per lui, padre Rungi, come è solito fare nelle grandi circostanze e ricorrenze, ha composto una preghiera, da vero pastore che ha a cuore il bene supremo delle anime: “Signore, Buon Pastore, mite ed umile di cuore, Ti ringrazio per il dono della vita sacerdotale che mi hai voluto assicurare in questi 40 anni di totale servizio alle anime, che hai affidato alla mia cura pastorale. Rinnovo oggi le mie promesse sacerdotali che mi hanno impegnato nella sincerità del cuore e della mente in tutti questi anni, che Tu, Signore, mi hai concesso con tanta generosità. Ti chiedo perdono se, eventualmente, senza mio volere, non ho corrisposto pienamente alla vocazione sacerdotale e donami la grazia di portare a compimento l’opera che Tu, Gesù, Buon Pastore, hai iniziato in me 40 anni fa. Amen”.

Padre Antonio Rungi, inoltre, ringrazierà il Signore, la Madonna e San Paolo della Croce, al Santuario della Civita, nei prossimi giorni e in data da stabilire ad Airola, nel suo paese natio, che ha portato e porta nel cuore con grande affetto e nostalgia, perché in questa sua città, tra i suoi genitori, parenti, amici e figure esemplari di religiosi passionisti di Monteoliveto è nata e si è consolidata la vocazione alla vita religiosa e sacerdotale, che ha raggiunto traguardi rilevanti e significativi, di 51 anni da passionista e di 40 anni da sacerdote. Augurissimi padre Antonio per tanti anni ancora di vita sacerdotale e missionaria.

LA MIA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A PAPA FRANCESCO

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Santità, 

Infinitamente grazie per aver voluto inserire nell’Angelus del 2 Novembre 2014, in coincidenza dell’annuale ricorrenza dei Defunti, la mia umile preghiera che avevo composto, qualche giorno prima, al Santuario della Madonna della Civita (Itri-Latina), ove sono di comunità e vivo con i miei confratelli passionisti.

Una preghiera nata dal cuore, anche perché ho ricevuto dai miei genitori (entrambi morti) e dai nonni una grande lezione di spiritualità e di culto dei defunti. Stessa esperienza fatta nel corso della mia lunga vita di religioso e sacerdote passionista. La morte di tante persone a me care, dei miei confratelli, di bambini, di giovani, di papà e mamme di famiglia, di anziani, di poveri e ricchi, di ogni categoria umana, di religiose, mi hanno insegnato a guardare sorella morte con grande speranza e gioia nel cuore.

Non mi aspettavo questo dono dal Signore e questo dono grande da parte sua, carissimo Papa Francesco.

Il Signore ha voluto che il successore di Pietro pregasse con quelle mie parole sgorgate dal cuore e scritte per amore di tutta la chiesa che è pellegrina sulla terra, che si purifica nell’eternità e che gode della visione beatifica del santo Paradiso.

Dirle che mi sono commosso quando mi hanno riferito di questa sua citazione è poco. La gioia è stata grande e questo dono mi auguro di poterlo impiegare per la mia personale santificazione.

50 anni di vita religiosa e 39 di vita sacerdotale, con la responsabilità della mia provincia religiosa napoletana, come Preposito provinciale, dal 2003 al 2007, non sono pochi per capire la grandezza dell’amore di Dio e la nostra miseria umana.

Ringrazio sempre il Signore, la Madonna Addolorata e San Paolo della Croce per quello che mi hanno donato nel corso della mia vita umana, cristiana, consacrata e sacerdotale.

Preghi per me, perché lei è sempre nelle mie umili preghiere, nella celebrazione quotidiana dell’eucaristia. Tutta la chiesa porto nel mio cuore, soprattutto i più poveri e sofferenti come Gesù ci ha insegnato e lei giustamente continua a trasmettere con la sua grande passione per una Chiesa povera, con i poveri e per i poveri.

Con infinita gratitudine e riconoscenza 

Santuario della Civita (Lt)

3 novembre 2014

P.Antonio Rungi, passionista

Ecco il testo della mia preghiera ai defunti recitata dal Papa, durante l’Angelus de 2 novembre 2014.

Dio di infinita misericordia,

affidiamo alla tua immensa bontà

quanti hanno lasciato questo mondo per  l’eternità,

dove tu attendi l’intera umanità,

redenta dal sangue prezioso di Cristo, Tuo Figlio,

morto in riscatto per i nostri peccati.

 

Non guardare, Signore, alle tante povertà,

miserie e debolezze umane,

quando ci presenteremo davanti al tuo tribunale,

per essere giudicati per la felicità o la condanna.

 

Volgi su di noi il tuo sguardo pietoso,

che nasce dalla tenerezza del Tuo cuore,

e aiutaci a camminare sulla strada

di una completa purificazione.

 

Nessuno dei tuoi figli vada perduto

nel fuoco eterno dell’ inferno,

dove non ci può essere più pentimento.

 

Ti affidiamo Signore le anime dei nostri cari,

delle persone che sono morte

senza il conforto sacramentale,

o non hanno avuto modo di pentirsi

nemmeno al temine della loro vita.

 

Nessun abbia da temere di incontrare Te,

dopo il pellegrinaggio terreno,

nella speranza di essere accolto

nelle braccia della tua infinita misericordia.

 

Sorella morte corporale

ci trovi vigilanti nella preghiera

e carichi di ogni bene

fatto nel corso della nostra breve o lunga esistenza.

 

Signore, niente ci allontani da Te su questa terra,

ma tutto e tutti ci sostengano nell’ardente desiderio

di riposare serenamente ed eternamente in Te. Amen

(Padre Antonio Rungi, passionista)

 

 

Itri (Lt). Festa anno 2014 in onore di San Paolo della Croce

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I Passionisti della comunità del Santuario della Civita, che curano anche il convento dei passionisti di Itri città, hanno organizzando la festa in onore di San Paolo della Croce, per il prossimo 19 ottobre.

Il triduo di preparazione e di predicazione si svolgerà nei giorni 16-17-18 ottobre 2014 con la messa del mattino alle ore 7,30 e la messa vespertina con omelia sul fondatore della Congregazione della Passione di Nostro Signore alle ore 18.00.

Nel primo giorno, giovedì 16 ottobre 2014, sarà padre Francesco Vaccelli, già parroco di Campodimele, a tenere la riflessione sulla figura di San Paolo della Croce, durante la messa della sera.

Il giorno 17 ottobre, venerdì, sarà la volta di padre Cherubino De Feo, per molti anni parroco di Itri e successivamente un punto di riferimento per il Santuario della Civita.

Concluderà il triduo, sabato 18 ottobre padre Antonio Rungi, missionario e predicatore, ex-provinciale. Nella stessa celebrazione sarà ricordato il transito di San Paolo della Croce, avvenuto a Roma il 18 ottobre 1775, nella Casa generalizia dei Santi Giovanni e Paolo al Celio. Occasione anche per leggere il testamento spirituale lasciato da San Paolo della Croce ai suoi religiosi.

Tutti i fedeli e devoti del santo sono invitati a partecipare al triduo e alla festa. Infatti alle 17,00 i religiosi saranno a disposizione per le confessioni; alle 17,30 la preghiera del Santo Rosario meditato e alle 18.00 la messa con omelia.

Per il giorno 19, domenica, festa liturgica di San Paolo della Croce, le sante messe solenni saranno celebrate alle ore 8.00 e alle ore 18.00.

I padri passionisti del Santuario della Civita, guidati da padre Emiddio Petringa, Superiore e Rettore della Civita, nonché consultore provinciale all’economia e alla solidarietà, d’intesa con il piccolo comitato stanno organizzando la piccola festa religiosa anche eventualmente con la processione della Statua di San Paolo per le strade principali intorno al convento, conosciuto qui come dei Cappuccini, ma  in realtà dei passionisti che vi abitano dal 1943.

In 71 anni di presenza passionista ad Itri, i religiosi, figli spirituali d San Paolo della Croce, si sono perfettamente inseriti nel tessuto sociale della città, del territorio e della Diocesi. Sono, infatti, i passionisti a guidare pastoralmente e spiritualmente il Santuario della Civita dal 1985.

Dal dopoguerra al 2012 hanno curato ininterrottamente la parrocchia di Santa Maria Maggiore in Itri e per due anni 2010-2012 anche la parrocchia di San Michele Arcangelo in Itri.

La loro azione apostolica e missionaria si è estesa alla predicazione itinerante in tutta la diocesi, sull’esempio di San Paolo della Croce che fu pellegrino ad Itri ed al Santuario della Civita, per vari mesi, nel 1726 insieme al suo fratello Giovanni Battista. A conferma che San Paolo della Croce è ben conosciuto e venerato a Itri, tanto da dedicare a questo mistico della Passione di Cristo e missionario di Gesù Crocifisso una bellissima ed ampia cappella nel convento dei passionisti di Itri, con due grandi dipinti raffiguranti lo stesso Paolo della Croce nei momenti della glorificazione.

Sempre nel convento di Itri è conservato il più bello ed espressivo quadro firmato dal celebre pittore Conca.

A conclusione domenica, 19 ottobre 2014 dopo la messa solenne, intorno alle 20.00, un momento di intrattenimento, come tutti gli anni, organizzato dal piccolo comitato in onore di San Paolo della Croce, che ogni anno si offre generosamente per fare la festa in onore di un santo che portano nel loro cuore e che venerano con grande devozione.

San Paolo della Croce (Paolo Danei) nacque a Ovada, nell’Alessandrino, il 3 gennaio 1694 da famiglia nobile anche se in difficoltà economiche. Suo padre era un commerciante e lui lo aiutava, essendo il primo di 16 figli; ma il suo desiderio fu quello di dar vita ad un istituto religioso e andare a combattere contro i Turchi. Altri erano i disegni di Dio sul suo conto. Infatti, si fa eremita e a 26 anni il suo vescovo gli consente di vivere in solitudine nella chiesa di Castellazzo Bormida, sempre nell’Alessandrino. Qui matura l’idea di una nuova Congregazione religiosa e nel 1725 Benedetto XIII lo autorizza a raccogliere compagni. Il primo fu suo fratello Giovanni Battista. Comincia a farsi chiamare «Frate Paolo della Croce», poi fonda la Congregazione dei «Chierici scalzi della santa Croce e della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo» (Passionisti).

Nel 1727 viene ordinato prete a Roma, poi si ritira sul monte Argentario, in provincia di Grosseto in Toscana, dove costruisce il primo convento dei Passionisti dedicato alla Presentazione di Maria Santissima e successivamente, sempre sul Monte Argentario, un secondo convento, intitolato a San Giuseppe.

Inizia una vasta campagna di predicazione di missioni popolari, diventa direttore spirituale di vescovi, sacerdoti e laici e confessore dei Papi. Scrive tantissime lettere per sostenere il cammino spirituale dei suoi amici e penitenti.Tornato a Roma, nel 1750 predica per il Giubileo. Clemente XIV gli chiede spesso consiglio così come il suo successore Pio VI.  Guiderà la Congregazione dei Passionisti dalla nascita dell’Istituto fino alla morte di Paolo. Muore, infatti, il 18 ottobre 1775 a Roma e sarà proclamato santo da Pio IX nel 1867.

Sia durante la vita che dopo la morte, la Congregazione di San Paolo della Croce si diffonde in Italia, in Europa ed oggi è presente in tutti continenti e in 60  nazioni, con 400 comunità, con 2200 passionisti oggi viventi.

PREGHIERA PER OTTENERE LA PACE E LA GIOIA DEL CUORE

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A TUTTI I MIEI AMICI DI INTERNET, CREDENTI E NON, CHIEDO DI RECITARE ALMENO PER TRE GIORNI QUESTA PREGHIERA, FINO A DOMENICA, E SE VOLETE ANCHE OLTRE, PER OTTENERE LA PACE NEL MONDO. STIAMO VIVENDO MOMENTI DIFFICILI PER LE TANTE GUERRE IN ATTO NEL MONDO E PER LA MINACCIA DEL TERRORISMO. CI RIVOLGIAMO TUTTI INSIEME IN UNA CATENA DI COMUNIONE SPIRITUALE A DIO PER OTTENERE LA PACE E LA GIOIA DEL CUORE PER TUTTI SENZA CONFINI DI RELIGIONE E NAZIONI, CULTURE E RAZZE. TUTTI UNITI PER LA PACE.

La mia preghiera della gioia 

Signore, donami una mente

capace di pensare solo il bene,

perché chi pensa bene

agisce altrettanto bene,

e chi opera bene e nel bene

sperimenta la gioia per sempre.

 

Signore, donami un cuore tenero,

che vinca le resistenze dell’odio e del risentimento,

e che sappia guardare la realtà

con l’ardore della passione

con la quale Tu ci hai salvato

nel mistero della Croce.

 

Dio della gioia,

fa che questo mondo afflitto dalla noia,

possa sperimentare la vera felicità

che solo Tu puoi donare

a chi cerca sinceramente la verità.

 

Dio della pace,

allontana da noi l’incubo della guerra,

della violenza e del terrorismo di qualsiasi matrice,

e fa che quanti professano la fede in Dio

non alzino mai la mano come Caino.

 

Dio della serenità,

dona ai nostri giorni

e a tutte le persone del mondo

una vita tranquilla e senza affanni,

durante la quale possiamo sperimentare

il tuo amore paterno

e la tua provvidenza,

senza limiti di spazio e dei tempo.

 

Fai scenda, o Gesù, principe della pace,

sul volto di quanti soffrono,

nel corpo e nello spirito,

il tuo sorriso divino,

fatto di serena disponibilità

alla volontà di Dio.

 

La Vergine, Madre della gioia,

che ha sperimentato la vera felicità,

incontrando il tuo volto gioioso

nel tempo e nell’eternità,

interceda per questa umanità,

perché recuperi il dono della gioia e della pace,

amando questa terra con un cuore materno,

aperto alla felicità che non ha tempo.

Amen.

 

Preghiera composta da padre Antonio Rungi

Santuario della Civita, 25 settembre 2014

 

Itri (Lt). Per la solennità dell’Assunta al Santuario sono attesi migliaia di pellegrini

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Come tutti gli anni, la solennità dell’Assunta, per il vocabolario laico Ferragosto, al Santuario della Madonna della Civita è un giorno speciale per i pellegrini. La prassi vuole che in questo giorno i cristiani e i devoti della Madonna non vadano al mare. Sane e sante tradizioni per trascorrere la solennità dell’Assunta in famiglia e nell’assoluta tranquillità. Al Santuario tutto è pronto per accogliere i pellegrini. Anche l’ascensore è perfettamente funzionante per portare in chiesa persone diversamente abili, anziani o altre persone in difficoltà fisiche. Le messe sono assicurate dalle 8.00 del mattino fino alle 20.00 della sera con il seguente orario: 8,00; 9.00; 10,30; 12.00; 17.00; 18,00; 19.00 (all’aperto) ed eventualmente alle ore 20.00. A disposizione dei fedeli per le confessioni, per la celebrazione delle messe, per le varie benedizioni ci sono quattro religiosi della comunità passionista del Santuario: i padri Emiddio Petringa, Cherubino De Feo, Francesco Vacelli e padre Antonio Rungi, I passionisti del Santuario assicurano anche le messe feriali e festive al convento dei passionisti in città, da tutti conosciuto come convento dei cappuccini. Anche qui domani saranno celebrate le messe in onore della Madonna Assunta in cielo, alle ore 8.00 del mattino e alle ore 18.00 del pomeriggio. In questi giorni in preparazione alla solennità dell’Assunta, durante la settimana, il Santuario della Civita è stato meta di pellegrini e devoti, soprattutto del napoletano e della Campania. La presenza in zona, tra Itri, Formia, Gaeta, Scauri. Minturno, Sperlonga e Fondi di tanti napoletani che hanno casa o villa da queste parti o si fittano appartamenti per il Ferragosto favorisce il pellegrinaggio individuale o familiare al Santuario. Per domani, invece, sono attesi gruppi organizzati e i quattro religiosi in servizio al Santuario della Civita si attendono un buon afflusso. Unica preoccupazione il tempo. Quando è bello e non presenta rischi, al santuario arrivano i fedeli per fare visita alla Madonna, pregare, confessarsi, partecipare alla messa e ringraziare per i doni ricevuti. E’ soprattutto il 15 agosto, solennità dell’Assunta che per molti fedeli corre l’obbligo di andare a ringraziare la Madonna e salire al Santuario con i propri familiari. Portare con se i bambini per ricevere la benedizione di Maria. Nelle due messe prefestive di oggi, 14 agosto 2014, la partecipazione alle due messe delle 17.00 e delle 19.00 è stata contenuta, anche perché molti approfittano di questo giorno per trattenersi al mare per poi dedicarsi ai doveri religiosi e cristiani di domani festa della Madonna Assunta in cielo. E in molte famiglie si festeggiano anche gli onomastici di mamme, sorelle, mogli, figlie, essendo il nome Assunta abbastanza diffuso nel Sud.

Al Santuario della Civita un pomeriggio di spiritualità guidato da padre Vaccelli

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Itri (Lt). Al Santuario della Civita un pomeriggio di spiritualità con i gruppi ecclesiali

di Antonio Rungi

Circa 100 fedeli laici, con qualche religiosa, hanno partecipato al ritiro spirituale al Santuario della Civita, che si è svolto, oggi pomeriggio, dalle ore 15.00 alle ore 18,30. Al pomeriggio di spiritualità mariana e passionista, vi hanno partecipato i membri di alcuni movimenti presenti sul territorio ed in particolare ad Itri (Rinnovamento dello Spirito, Gruppo di Mediugorie). A guidare la preghiera, a tenere la catechesi e a celebrare la santa messa è stato padre Francesco Vaccelli (per tutti don Franchino, ex-prete diocesano, parroco di Campodimele e sacerdote passionista da 20 anni). A disposizione dei fedeli, che sono arrivati al Santuario puntuali, per le confessioni e la guida spirituale i padri passionisti in servizio al tempio mariano: P.Emiddio Petringa, padre Cherubino De Feo e padre Antonio Rungi, che insieme a padre Francesco Vaccelli costituiscono l’attuale comunità passionista del Santuario della Civita. Il motivo di questo incontro di spiritualità è di dare significato e senso all’estate che appena incomincia a fare capolino da un punto di vista meteo, proprio alla Civita, dove maggiormente si avvertano i cambiamenti repentini del clima, anche in questa non-estate 2014. Dopo la preghiera e la catechesi iniziale, tenuta da padre Francesco si è tenuta la celebrazione della messa. ll sacerdote ha toccato i punti cardini della fede cattolica e della dottrina della chiesa. Ai fedeli laici appartenenti ai vari gruppi ecclesiali si sono aggiunti i devoti della Madonna della Civita che in questi giorni giungono, singolarmente, in gruppo o in pellegrinaggio, per venerare la Vergine Santa. Singolare è stato, infatti, il pellegrinaggio di Pontecorvo, a piedi, nella notte tra sabato e domenica, con circa 50 Km, che si è svolto domenica mattina, 3 agosto 2014, con circa 300 partecipanti all’annuale momento di preghiera davanti all’immagine della Civita da parte dei cittadini pontecorvesi. “E’ significativo che oggi  memoria della Cattedrale romana di Santa Maria Maggiore, dedicata alla Madre di Dio – ha detto padre Antonio Rungi, teologo morale e passionista del santuario – che i fedeli abbiano sentito il desiderio di ritrovarsi a pregare nel santuario dell’arcidiocesi di Gaeta. Pregare la Vergine Santa ogni giorno è un dovere di tutti i veri cristiani, mediante la preghiera del Santo Rosario. Farlo in determinate circostanze e festività assume un valore speciale, in quanto nelle feste della nostra Madre Celeste non può mancare l’atto di culto e di devozione sincera a Colei che da lassù, anzi da quassù, dal Santuario della Civita dispensa grazie benedizioni a tutti i suoi figli e devoti. La preghiera aiuta sempre nel cammino della fede e la preghiera in onore della Madonna è un sostegno maggiore nelle tribolazioni e difficoltà della vita di oggi e di sempre”, ha concluso padre Rungi.

La Madonna di Fatima pellegrina ad Itri- Città.

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ITRI (LT).  LA MADONNA DI FATIMA PELLEGRINA AD  ITRI

di Antonio Rungi

Una delle 40 copie della statua della Madonna di Fatima che girano il mondo e che sono state benedette ed approvate dai responsabili del Santuario portoghese sarà in pellegrinaggio nella città di Itri a partire da domani, domenica, 3 agosto 2014. Intenso il programma di preghiera e di riflessione che il parroco, don Guerino Piccione, con la collaborazione del Movimento Mariano e il Servizio diocesano mariano, ha stilato per l’intera settimana, dal 3 al 10 agosto 2014, durante la quale l’immagine benedetta della Madonna di Fatina sarà alla venerazione dei  fedeli nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore nel centro cittadino di Itri. Appuntamento alle ore 18,30 nel pazziale Carabinieri d’Italia, quando arriverà la statua e la stessa verrà trasferita, in processione nella Chiesa principale di Itri. Seguiranno altri momenti di preghiera fino alla conclusione delle ore 23.00. Durante i giorni feriali il programma prevede messe, preghiere, confessioni ed altri atti di culto mariano. Ogni giornata è finalizzata ad un’istituzione o un gruppo sociale: lunedì, 4 agosto, giornata della famiglia e dei bambini; martedì, 5 agosto, giornata dei giovani; mercoledì 6 agosto, giornata delle aggregazioni laicali; giovedì 7 agosto, giornata eucaristica e vocazionale; venerdì 8 agosto, giornata dei malati; sabato 9 agosto, giornata dell’affidamento a Maria; domenica 10 agosto, giornata del saluto.

Nell’ambito della settimana mariana oltre ad essere impegnati i sacerdoti della città e dell’arcidiocesi, saranno impegnati anche i religiosi passionisti del vicino Santuario della Madonna della Civita, protettrice di Itri e dell’Arcidiocesi i cui solenni festeggiamenti annuali si sono conclusi il 22 luglio scorso. “La visita della Madonna pellegrina del Santuario di Fatima –scrivono gli organizzatori – è per la città di Itri e per l’intera Arcidiocesi un avvenimento di grazia e benedizione. Maria, la nostra Madre celeste, si fa vicina ai suoi figli, raccoglie ed ascolta le preghiere e i desideri del cuore ed ha qualcosa da dire e suggerire a ciascuno di noi”. Ed aggiunge il teologo morale, padre Antonio Rungi, del Santuario della Civita che “ogni peregrinatio delle sacre immagini della Madonna o dei Santi, oppure dello stesso Gesù, pensiamo al Crocifisso, a Gesù Misericordioso, è sempre un tempo di verifica personale e di conversione del cuore per chi, attraverso queste forme di pietà popolare, vuole rilanciare la propria fede mediante la testimonianza di un culto vero e sentito che parte dai noi stessi e si estende al mondo che ci circonda mediante l’esempio della vita e la fedeltà alle proprie scelte battesimali e cristiane. Ogni processione, ogni pellegrinaggio delle persone verso i santuari o delle immagini sacre nelle chiese o nei paesi dell’Italia e del Mondo è sempre occasione di rinnovamento spirituale, pastorale, ecclesiale, umano e sociale, se effettivamente ci mettiamo alla scuola di Maria, dei Santi e soprattutto dell’unico Salvatore che è Cristo Signore. Nel periodo di estivo, con la solennità dell’Assunta in vista, questa settimana mariana sarà utile a preparare degnamente i prossimi festeggiamenti in onore della Madonna Immacolata ed Assunta in cielo in corpo ed anima”.

Itri (Lt). Inaugurato il primo ascensore al Santuario della Civita

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Alla presenza dell’arcivescovo di Gaeta, monsignor Fabio Bernardo D’Onorio, in coincidenza della festa della Madonna della Civita, protettrice dell’Arcidiocesi di Gaeta oggi, 21 luglio, alle ore 10.30, è stato inaugurato il primo ascensore del Santuario della Civita. Al rito di benedizione e del taglio del nastro erano presenti i padri passionisti del Santuario della Civita, alla cui custodia è stato affidato il Santuario nel 1985, in particolare, padre Antonio Rungi, ex-provinciale dei passionisti, religioso del santuario, padre Emiddio Petringa, rettore del santuario, padre Cherubino De Feo, P.Francesco Vaccelli, padre Giovanni Giorgi, P.Giuseppe Polselli, P.Enrico Cerullo, il Vicario generale dell’Arcidiocesi di Gaeta, monsignor Giuseppe Sparagna, altri sacerdoti, seminaristi, ed alcune centinaia di fedeli.

Erano presenti le autorità civili, in particolare il presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, che ha promosso e realizzato l’indispensabile opera per abbattere le barriere architettoniche per raggiungere la chiesa del Santuario. Ben 53 pesanti scalini separano il punto di arrivo al Santuario dalla Chiesa.

Da questa mattina diversamente abili, anziani, ammalati, persone in carrozzella possono prendere l’ascensore ed arrivare davanti all’immagine della Madonna della Civita, custodita nella Chiesa. Dopo la benedizione dell’ascensore, il Vescovo ha celebrato la santa messa in onore della Madonna della Civita nello stesso luogo, dove da oltre mille anni si venera questo quadro. Il Vescovo ha messo in evidenza l’importanza di seguire Maria che ci indica la strada per incontrare Cristo. Commentando il Vangelo delle Nozze di Cana, ha ribadito la necessità di fare “ciò che il Signore ci dice di fare attraverso il Vangelo, che è verità ed è gioia”.

Nelle varie preghiere che il Vescovo ha innalzato alla Madonna della Civita a nome di tutta l’assemblea convenuta in chiesa, un pensiero speciale è stato rivolto alla Terra di Gesù e di Maria, “affinché cessino quanto prima conflitti e guerre tra Israeliani e Palestinesi. La terra di Gesù e di Maria necessita di pace e noi siamo qui per pregare anche per la pace in questo luogo della terra e in ogni parte del mondo”.

Fin dopo la benedizione, l’ascensore è stato utilizzato dagli anziani e dalle persone inabili che sono arrivati alla Civita, nel giorno della festa patronale, ben sapendo che da oggi in poi anche loro possono accedere liberamente in chiesa, salendo dal parcheggio fino al santuario in ascensore e con comodità. La infrastruttura che è costata 150.000 euro, può portare 12 persone, per 900 Kg di peso ed è ben incastonata nell’insieme di tutto il santuario, mimetizzata con le opere già in essere, molte delle quali quasi millenarie.

Santuario della Civita. Lunedì 21 luglio inaugurazione del primo ascensore.

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Itri. Santuario della Civita. Tutto pronto per il nuovo ascensore del Santuario

di Antonio Rungi

Tutto pronto per l’inaugurazione del primo ascensore al Santuario della Civita, che sarà a disposizione dei pellegrini, soprattutto per le persone diversamente abili o inabili, per gli anziani e le persone in difficoltà per salire alla Chiesa. Lunedì 21 luglio 2014, festa della Madonna della Civita, patrona di Itri e dell’Arcidiocesi di Gaeta, alla presenza dell’arcivescovo, monsignor Fabio Bernardo D’Onorio, che presiederà, come tutti gli anni, il solenne pontificale al Santuario, nella mattinata, verrà inaugurato il primo ascensore del Santuario mariano. La coincidenza della festa della Madonna della Civita e l’afflusso massiccio dei pellegrini, renderà più significativa quest’opera realizzata per abbattere le barriere architettoniche al Santuario della Civita che non permetteva l’accesso ai fedeli, in difficoltà, alla Chiesa ove è esposto solennemente la miracolosa immagine della Madonna, che si rifà alla scuola di San Luca, l’Evangelista che ha meglio tratteggiato la figura di Maria, la Madre di Gesù Cristo e Madre della Chiesa. Una cabina consistente che può ospitare 8 persone per un massimo di 900 Kg. Una sola sosta, quella che va dalla zona-bar, all’ingresso principale del santuario e che può trasportare centinaia di fedeli in pochi minuti. Sistemata anche l’area esterna del santuario, ove durante l’estate, con il maggiore afflusso dei fedeli si può celebrare la messa all’aperto, con una media di presenza di 1.000 fedeli ogni celebrazione. Intanto, a partire da oggi sabato 19 luglio, un’intensa attività spirituale, pastorale e di accoglienza è in atto al Santuario della Civita, con il servizio costante di cinque passionisti, quattro di comunità (Emiddio, Cherubino, Francesco e Antonio Rungi) ed altro in aiuto in questi giorni. Fino al 22 luglio si prevede un afflusso di pellegrini da ogni parte della Diocesi e di altre regione ecclesiastiche. Il tutto favorito dal bel tempo che sta dominando in questi giorni e con il nuovo servizio di ascensore che sarà assicurato nella mattinata del 21 luglio, dopo l’inaugurazione. E per chi è interessato al programma delle celebrazioni religiosi e degli appuntamenti civili in occasione della festa della Civita nella città di Itri può consultare il programma. Variazioni ci sono stati nel corso dei giorni, in quanto canta Umberto Tozzi e non più Mango. I fuochi artificiali, dopo la tragedia di Tagliacozzo, dovrebbe essere un’altra ditta a fare i fuochi. Molte negatività registrate in questi giorni precedenti la festa, non hanno minimamente intaccata l’aspetto più bello e vero della devozione mariana, che è quella di venerare la Madonna nel suo sito naturale che è il Santuario e di festeggiarla solennemente in città, come è giusto che sia, essendo la patrona di Itri e la Compatrona dell’Arcidiocesi di Gaeta.

Itri (Lt). E’ iniziato il novenario in preparazione alla Madonna della Civita

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Itri (Lt). Iniziato il novenario in preparazione alla festa della Civita

Con la solenne celebrazione eucaristica di ieri sera, 11 luglio 2014, alle ore 19,30, presieduta da padre Antonio Rungi, passionista della comunità del Santuario della Civita  è iniziato il novenario in preparazione alla festa della Madonna della Civita, in Itri, che si festeggia il 21 luglio di ogni anno. Davanti a oltre 200 fedeli, padre Antonio Rungi ha parlato, durante l’omelia, della devozione di San Paolo della Croce, fondatore dei passionisti, verso la Madonna della Civita, citando i temi mariani più significativi che San Paolo della Croce ha trattato nei suoi scritti spirituali. Padre Rungi ha richiamato all’attenzione dei fedeli, presenti nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, il fatto storico della venuta di San Paolo della Croce al Santaurio della Civita nel 1726, dove si trattenne, in preghiera, penitenza e svolgendo il suo ministero apostolico, dal maggio al settembre di quell’anno, insieme al fratello Giovanni Battista. Il noto predicatore dei passionisti della provincia dell’Addolorata, padre Antonio Rungi, ha incentrato la sua meditazione e riflessione sulle virtù mariane della carità, dell’umiltà e della pazienza, che san Paolo della Croce ha trattato, invitando tutti ad imitare la Madonna in questi fondamentali valori spirituali e morali. Con padre Rungi hanno concelebrato don Guerino Piccione, parroco, e don Gennaro Petruccelli, vicario-parrocchiale di San Maria Maggiore. Hanno collaborato al servizio liturgico il diacono permanente Ernesto, i piccoli ministranti della parrocchia. La liturgia è stata animata dai canti della schola conato rum parrocchiale.

La celebrazione della santa messa è stata preceduta dal recita del santo rosario meditato e dalle litanie lauretane cantate. Una celebrazione molto ben organizzata e sentita dal popolo di Itri, che nella Madonna della Civita, trova il suo faro di luce e di speranza, come ha sottolineato il predicatore di turno, padre Antonio Rungi, il quale ha introdotto la sua riflessione dicendo che chi ben inizia è a metà dell’opera. Spiritualmente la festa procede con regolarità, mentre sul versante civile e di organizzione della varie manifestazioni, promosse dal Comitato Maria SS. Della Civita, si stanno registrando vari problemi. Non ultima la morte dei fuochisti di Tagliacozzo che dovevano illuminare il Castello a conclusione dei festeggiamenti. Un ricordo speciale nelle preghiere di inizio novenario anche per questa sfortunata famiglia che ha preso tutto e soprattutto la vita di alcuni membri di essi.

Il novenario proseguirà stasera fino al 19  luglio con sacerdoti diversi che presiederanno la celebrazione eucaristica e terranno, di sera in sera, l’omelia. Il tema di questo novenario è Maria Santissima nella vita e nella devozione dei Santi. Con padre Rungi si è iniziato con  San Paolo della Croce, che fu un grande devoto della Madonna della Civita ed ha trasmesso questa devozione a tutti i suoi figli spirituali che ad Itri sono presenti dal 1943 e al Santuario della Civita dal 1985.

Questa mattina al Santuario della Civita si sono conclusi i sette sabati in preparazione alla festa della Protettrice. Come in tutti i sabati dal mese di maggio ad oggi un buon gruppo di fedeli, chi a piedi, chi un pullman, chi in auto e chi in bici hanno raggiunto il Santuario per venerare la Madonna e parteciapare alla santa messa. Occasione anche per confessarsi, data la disponibilità dei quattro sacerdoti che attualmente sono, stabilmente, di comunità alla Civita: padre Emiddio Petringa, padre Cherubino De Feo, padre Francesco Vaccelli e padre Antonio Rungi.

Sempre questa mattina partirà il tour-pellegrinaggio da Itri a Gaeta e ritorno per commemorare i 165 anni della salita al Santuario della Civita di Papa Pio IX, oggi Beato. Vi partecipano piccoli, giovani e grandi, capeggiati dal parroco don Guerino Piccione e dal vicario-parrocchiale, don Gennaro Petruccelli.