PADRE RUNGI

La settimana santa senza social. Una proposta del teologo Rungi

Gaeta. Il teologo Rungi propone una settimana di astinenza e digiuno di tutti i social durante la settimana santa.

“Proviamo a isolarci dal mondo virtuale, sempre più dannoso per piccoli e grandi, per immergerci nel mistero della Passione di Cristo durante l’intera settimana santa”, è quanto propone e suggerisce padre Antonio Rungi, delegato arcivescovile per la vita consacrata della diocesi di Gaeta e superiore della comunità passionista di Itri-Civita sui suoi profili dei media moderni.

“Gli esperti confermano, attraverso studi scientifici e specifici, che la dipendenza dai media aliena la mente e il cuore della gente, allontana le persone dagli altri esseri umani e dallo stesso creato, in quanto non si vive nel tempo reale e vero e si trasferisce tutto su una dimensione non vera della nostra esistenza. Noi siamo fatti per vivere a contatto reale con gli altri e con la natura -continua padre Rungi- e non a rendere artificiale ogni cosa, senza più cuore, amore e passione”. Da qui un appello per ora limitato a pochi giorni per fare un’esperimento: “Una settimana di digiuno e astinenza dai social durante la settimana santa non può che fare bene a tutti quanti – sostiene padre Rungi – eccezione fatta per i servizi utili ed indispensabili per le persone, le istituzioni e la comunità umana, civile ed ecclesiale. Astensione quindi, dal mandare messaggi, saluti ed altro che fanno solo perdere tempo e spesso non vengono neppure letti, tanti che ne sono a tutte le ore del giorno e della notte”. L’augurio sincero del teologo passionista: ” Buon riposo per sette giorni dai social e riprendiamoci in mano la nostra vita reale e normale, fatta di incontri veri e non solo virtuali o artificiali. Buona settimana santa nel segno del reale e avverso all’artificiale fittizio che non dà calore, amore ed emozioni”.

NOVENA DELL’IMMACOLATA 2023 – TESTO DI PADRE ANTONIO RUNGI

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NOVENA DELL’IMMACOLATA 2023

DA TENERSI A CONCLUSIONE

DELLA CELEBRAZIONE EUCARISTICA

A CURA DI PADRE ANTONIO RUNGI

 

29 dicembre 2023

 

Il pensiero dei padri della Chiesa e dei teologi

Fin dai primi secoli del cristianesimo, il sentire dei fedeli aveva intuito che il peccato era incompatibile con Colei che aveva concepito il Figlio di Dio, Gesù di Nazareth. Il primo che in certo qual modo ha parlato di questa purezza originale fu Theotecno di Livias, un vescovo della Palestina, vissuto nel VI secolo. Riferendosi a Maria usa espressioni come “santa e tutta bella”, “pura e senza macchia” e alludendo alla sua nascita afferma: “Nasce come i cherubini, colei che è di un’argilla pura e immacolata”.

 

Pensiero mariano del primo giorno

Maria, Madre del sì, tu hai ascoltato Gesù e conosci il timbro della sua voce e il battito del suo cuore. Stella del mattino, parlaci di Lui e raccontaci il tuo cammino per seguirlo nella via della fede. Maria, che a Nazareth hai abitato con Gesù, imprimi nella nostra vita i tuoi sentimenti, la tua docilità, il tuo silenzio che ascolta e fa fiorire la Parola in scelte di vera libertà.

 

Impegno mariano del primo giorno: Sii docile e disponibile verso tutti coloro che ti chiedono aiuto.

 

Canto del Tota pulcra

Tota pulchra es, María!

Tota pulchra es, María !

Et mácula originális non est in te.

Et mácula originális non est in te.

Tu glória Jerúsalem,

tu laetítia Israël,

tu honorificéntia pópuli nostri,

tu advocáta peccátorum.

O María, o María!

Virgo prudentíssima,

mater clementíssima,

ora pro nobis,

intercéde pro nobis

ad Dóminum Jesum Christum !

 

  1. Preghiamo: Signore nostro Dio, fonte di gioia per chi cammina nella tua lode, per intercessione della Beata Vergine Maria donaci un cuore semplice e docile, a immagine del tuo Figlio, per divenire discepoli della sapienza e compiere solo e tutto ciò che ti piace. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

30 Novembre 2023

 

Il pensiero dei padri della Chiesa e dei teologi

Il primo che vide nella natività di Maria una nuova creazione fu Andrea da Creta scrisse che: “Oggi l’umanità in tutto il fulgore della sua nobiltà immacolata, riceve la sua antica bellezza. Le vergogne del peccato avevano oscurato lo splendore ed il fascino della natura umana; ma quando nasce la Madre del Bello per eccellenza, questa natura recupera, nella sua persona, i suoi antichi privilegi ed è plasmata secondo un modello perfetto e veramente degno di Dio… Oggi la riforma della nostra natura comincia e il mondo invecchiato, sottomesso a una trasformazione tutta divina, riceve le primizie della seconda creazione”.

 

Pensiero mariano del secondo giorno

Maria, parlaci di Gesù, perché la freschezza della nostra fede brilli nei nostri occhi e scaldi il cuore di chi ci incontra, come Tu hai fatto visitando Elisabetta che nella sua vecchiaia ha gioito con te per il dono della vita.

 

Impegno mariano del secondo giorno: Fai una visita ad una persona anziana o ammalata, se ti è possibile.

 

(Come il primo giorno)

 

1 Dicembre 2023

 

Il pensiero dei padri della Chiesa e dei teologi

Sofronio di Gerusalemme dichiara Maria «…pura, santa, senza macchia, risplendente, dai sentimenti divini, santificata, libera da tutte le lordure del corpo, del pensiero, dell’anima.»

 

Pensiero mariano del terzo giorno

Maria, Vergine del Magnificat, aiutaci a portare la gioia nel mondo e, come a Cana, spingi, ognuno di noi, a fare sempre e solo quello che Gesù dirà. Maria, porta del cielo, aiutaci a levare in alto lo sguardo. Vogliamo vedere Gesù. Parlare con Lui e annunciare a tutti I Suo amore.

 

Impegno mariano del terzo giorno: Sii strumento di comunicazione di gioia e speranza.

 

(Come il primo giorno)

 

2 Dicembre 2023

 

Il pensiero dei padri della Chiesa e dei teologi

Sant’Agostino parlando della condizione creaturale di Maria, Madre del Figlio dell’Altissimo, affermò: “Escludiamo dunque la santa vergine Maria, nei riguardi della quale per l’onore del Signore non voglio si faccia questione alcuna di peccato. Infatti da che sappiamo noi quanto più di grazia, per vincere il peccato sotto ogni aspetto, sia stato concesso alla Donna che meritò di concepire e partorire colui che certissimamente non ebbe nessun peccato? Quanto a Maria, non la consegniamo affatto in potere al diavolo in conseguenza della sua nascita; tutt’altro, perché sosteniamo che questa conseguenza viene cancellata dalla grazia della rinascita”.

 

Pensiero mariano del quarto giorno

Maria, vergine del nascondimento, mistica aurora, irradiazione della divina presenza.  Donna di silenzio, dimora per la Parola dell’Altissimo. Adombrata dallo Spirito Santo, grembo della Luce del mondo. Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te. Maria, umile donna, sei stata chiamata a diventare la benedetta tra le donne. Serva del Signore diventata madre del Servo del Signore.

 

Impegno mariano del quarto giorno: Sii attento a non parlare troppo e a valorizzare il silenzio della lingua e del facile giudizio.

 

(Come il primo giorno)

 

3 dicembre 2023

 

Il pensiero dei padri della Chiesa e dei teologi

  1. Anselmo di Canterbury scrisse testualmente “Occorre certamente che la redenzione operata da Cristo non sia di vantaggio solamente a coloro che vivevano in quel tempo, ma… non potendo tutti gli uomini che dovevano salvarsi essere presenti quando Cristo compì la redenzione, venne data alla sua morte tanta potenza che i suoi effetti si possano estendere nel tempo e nello spazio anche a coloro che non vi erano presenti. La Vergine poi, dalla qual è stato assunto l’uomo di cui parliamo, fu del numero di coloro che vennero da lui purificati dal peccato prima della sua nascita; ed egli fu assunto dalla Vergine già purificata. Sua madre divenne pura per la futura morte di Cristo”.

 

Pensiero mariano del quinto giorno

Maria, Madre santa del Redentore, donna dell’Eccomi pronto e fiducioso insegna, anche a noi, a saper dir di Sì a Dio. Tu sei speranza per ogni vocazione per quel “Sia fatta la tua volontà” pronunciato senza reticenze al messaggero d’antiche profezie giunto dall’Oltre di quel Dio Altissimo, che su te chinava il suo sguardo d’amore, e a te chiedeva in dono un “Sì” rinnovatore dell’umano destino.

 

Impegno mariano del quinto giorno: Nelle avversità di questa giornata ripeti sempre  “Signore  sia fatta la tua volontà”.

 

(Come il primo giorno)

 

4 Dicembre 2023

 

Il pensiero dei padri della Chiesa e dei teologi

Il primo a porsi intenzionalmente la questione teologica dell’esenzione della Vergine dal peccato originale fu il monaco Eadmero, discepolo di S. Anselmo. Egli affermò: “Certamente Dio poteva e voleva farlo; e se lo ha voluto, lo ha pure fatto”. L’assenza totale del peccato originale che conveniva alla singolare dignità di Maria veniva abbinata con l’onnipotenza di Dio.

 

Pensiero mariano del sesto giorno

Donaci, o Madre Santa, quell’obbedienza che ti ha resa attenta alla voce della divina Parola; quell’obbedienza necessaria perché ogni risposta alla chiamata di Dio sia autentica e generosa.

 

Impegno mariano del sesto giorno: Sii obbedente alla voce dello Spirito che ti suggerisce sempre il bene da farsi e il male da evitare.

 

(Come il primo giorno)

 

5 Dicembre 2023

 

Il pensiero dei padri della Chiesa e dei teologi

Duns Scoto, chiamato il “dottore dell’Immacolata” ebbe il grande merito di sostenere che in Maria si è realizzata una “redenzione preventiva”, cosicché la Vergine non è stata sottratta alla legge universale della redenzione, ma vi ha beneficiato in modo ancor più sublime, in quanto Cristo, unico mediatore, ha esercitato proprio in lei l’atto di mediazione più eccelso, preservandola fin dal suo concepimento dal peccato. Scrive: “Maria ebbe massimo bisogno di Cristo redentore; ella infatti avrebbe contratto il peccato originale a causa della propagazione comune e universale, se non fosse stata prevenuta dalla grazia del Mediatore; e come gli altri ebbero bisogno di Cristo, perché a loro fosse rimesso per i suoi meriti il peccato già contratto, così ella molto di più ebbe bisogno del Mediatore che la preservasse dal peccato, affinché non lo dovesse contrarre e non lo contraesse”.

Pensiero mariano settimo giorno

Maria, tu sei la giovane dal passo veloce, della sollecitudine preveniente, della disponibilità gioiosa. Con te al fianco, o Vergine della visitazione, Elisabetta non ebbe timori, il grembo suo di gioia esultò perché con te la Carità giungeva in casa sua.

 

Impegno mariano del settimo giorno: Sii caritatevole verso tutti, specialmente verso i poveri e i bisognosi.

 

(Come il primo giorno)

 

6 Dicembre 2023

 

Il Magistero dei Papi

Papa Sisto IV inaugurò, di fatto, la serie di interventi pontifici a favore della dottrina dell’Immacolata Concezione che condurranno alla proclamazione del dogma.  Il Papa con la Bolla “Grave nimis” del 1482 dichiarava “false, erronee e aliene dalla verità” le affermazioni di quanti sostenevano che la festa dell’Immacolata si riferisse alla sola santificazione di Maria, e che accusavano di eresia quanti diffondevano questa pia pratica. E così colpiva con scomunica ipso facto quanti osavano sostenere, nella predicazione o negli scritti, tali ragionamenti. Con questi documenti pontifici, la Chiesa Romana non solo approvava, ma formalmente accettava la festa della Immacolata e prendeva la difesa della pia credenza, non permettendo che fosse tacciata come eretica o peccaminosa.

 

Pensiero mariano dell’ottavo giorno

Dona, o Madre Santa, ai giovani d’oggi, il coraggio delle scelte audaci, la volontà di compiere in avanti i passi del discernimento per un futuro a servizio dell’Amore per la Chiesa e per il mondo.

 

Impegno mariano dell’ottavo giorno: Sii di consiglio e di guida ai giovani smarriti e bisognosi del parere di persone sagge, mature ed equilibrate.

 

(Come il primo giorno)

 

7 Dicembre 2023

 

Dal Magistero della Chiesa

Papa Alessandro VII nella Costituzione “Sollecitudo omnium Ecclesiarum”, dell’ 8 dicembre 1661 ricordava che: “il sentimento di devozione già antico, di cui i fedeli danno prova verso la Beata Vergine Maria, credendo che la sua anima dal primo istante della sua creazione e della sua infusione nel corpo, è stata per una grazia e un privilegio speciale di Dio, in virtù dei meriti di Gesù Cristo suo Figlio, redentore del genere umano, pienamente preservata dalla macchia del peccato originale e celebrandone in questo senso, con molta solennità, la festa della Concezione”.

Pensiero mariano del nono giorno

O Maria, madre in contemplazione del mistero della Vita di Dio: Tu sei la donna di fede, fatta madre dei credenti, splendida immagine della Chiesa. Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te.

 

Impegno mariano del nono giorno: Sii coraggioso difensore della vita dal suo concepimento fino al naturale termine. Difendi le donne e proteggile da ogni violenza.

 

(Come il primo giorno)

 

8 Dicembre 2023- Solennità dell’Immacolata

 

Dal Magistero della Chiesa

La proclamazione del dogma si ebbe l’8 dicembre 1854 con la Bolla Ineffabilis Deus di Pio IX, dopo una vasta consultazione dei vescovi, ai quali da Gaeta nel 1849, dove si era rifugiato, scrisse una lettera per avere il loro parere, che fu unanimemente favorevole. In sintesi questa verifica di fede afferma che Maria è stata preservata dal peccato originale e quindi da ogni altro peccato per i meriti di Gesù e in vista della sua missione di Madre del Redentore.  Il peccato, retaggio di ogni nato da donna, si arresta davanti a Maria. Se Gesù Cristo è il tutto santo perché la sua umanità viene interamente santificata dalla sua persona divina, Maria è la tutta santa in virtù della grazia proveniente dal Padre, dalla carità dello Spirito e dai meriti del suo divin Figlio. Se Gesù è il redentore, Maria è la sua prima redenta. La redenzione di Maria non fu per liberazione dal peccato, ma per preservazione. Ella cioè non fu per nulla segnata dal peccato, ma ne fu preservata, per singolare privilegio divino. Secondo la dottrina cattolica, Gesù Cristo ha esercitato in lei l’atto di mediazione più eccelso, preservandola dal peccato originale.

 

Pensiero mariano della Solennità dell’Immacolata

“A Maria, prima redenta da Cristo, che ha avuto il privilegio di non essere sottoposta neppure per un istante al potere del male e del peccato, guardano i cristiani, come al perfetto modello ed all’icona di quella santità, che sono chiamati a raggiungere, con l’aiuto della grazia del Signore, nella loro vita”. Maria Immacolata ricorda a tutti i battezzati la perfezione della santità. La tutta santa è stata e continua a essere nella Chiesa la guida sicura che conduce alle alte vette della perfezione evangelica. (San Giovanni Paolo II)

 

Impegno mariano del giorno di festa: Sii oggi esempio di vita mariana con un atteggiamento di preghiera umile e sentita partecipando alle celebrazioni odierne.

 

(Come il primo giorno)

 

Preghiera all’Immacolata di padre Antonio Rungi

 

Vergine Immacolata, in te aspira a rispecchiarsi ogni umana creatura che cerca con cuore sincero la beatitudine. Vergine Immacolata, che sei stata preservata da ogni macchia di peccato, proteggi noi che lottiamo contro le forze del male perché non prevalgono nel nostro operare quotidiano. Tu che per i meriti di Gesù Cristo hai contemplato sempre il Paradiso, assistici nel duro combattimento della vita, perché possiamo fortificarci con la grazia divina. Aiutaci o Vergine Maria, tutta pura, bella e santa a percorrere le strade delle beatitudini evangeliche, sicuro percorso che conduce al cielo, dove tu ci attendi quale Madre dolcissima di tutti noi, tuoi deboli figli. Amen.

PREGHIERA PER GIULIA CECCHETTIN

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ITRI. IL TEOLOGO PASSIONISTA PADRE ANTONIO RUNGI HA COMPOSTO UNA SPECIALE PREGHIERA PER GIULIA CECCHETTIN

Una preghiera, tutta per Giulia Cecchettin e per la sua famiglia, ma anche per tutti coloro che sono rimasti impressionati da questo efferato delitto, è stata composta dal teologo passionista padre Antonio Rungi, delegato arcivescovile per la vita consacrata dalla diocesi di Gaeta e superiore della comunità passionista di Itri e del Santuario Mariano della Civita. E proprio ai piedi della Madonna della Civita, padre Rungi, nella mattinata di ieri, ha composto questa preghiera, che affida ai fedeli di tutta Italia non solo come strumento per non dimenticare, ma anche per riflettere e meditare. Ecco il testo dell’orazione composta da padre Rungi

Preghiera per Giulia Cecchettin
Dio della vita e della gioia, ci rivolgiamo a Te, in questo tempo di dolore e di afflizione per la tragica e assurda morte della nostra giovane Giulia, per chiedere conforto per la sua famiglia e per quanti in Italia sono dalla parte delle vittime e non dei carnefici.
Non possiamo crederci che giovani mani hanno interrotto il cammino di una ragazza piena di vita e carica di aspettative per il suo professionale avvenire.
Tu o Signore che tutto sai e puoi, ferma questa strage continua di donne uccise per un falso amore che non è corrispondente ai tuoi insegnamenti.
Tu Signore sai che non è solo questione di mente, ma soprattutto di cuore se uno uccide senza pietà e senza un minimo ripensamento e di pentimento.
Aiutaci o Dio di amore infinito a cambiare la nostra vita nella direzione giusta che porti a rispettare ogni tuo figlio, perché non incontri più mani caine ma solo gesti carini di persone che amano per tutta la vita.
Ti affidiamo questo nuovo Angelo del Paradiso dal nome di Giulia Cecchettin perché tu possa ricompensarla di tutti quei benefici di cui è stata privata in questa vita e alle famiglie colpite da questa tragedia vicinanza e affetto da tutte le persone rette e oneste. (Padre Antonio Rungi)
Amen

LA PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO PER LA PENTECOSTE 2023

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PENTECOSTE 2023. UNA SPECIALE PREGHIERA PER LA SOLENNITA’ DI QUEST’ANNO.

Accogliendo l’invito di Papa Francesco, che nell’Udienza generale di oggi, mercoledì 24 maggio 2023, ha parlato dello zelo apostolico, padre Antonio Rungi, teologo passionista, delegato arcivescovile per la vita consacrata della diocesi di Gaeta. ha composto una speciale preghiera per la Pentecoste 2023, che si celebra domenica 28 maggio. Il testo dell’orazione sarà oggetto di meditazione nella veglia di Pentecoste che si terrà nelle chiese e nelle parrocchie e che padre Rungi pone a disposizione dei sacerdoti, religiosi, religiose e laici, sui vari siti cattolici. Ecco il testo della preghiera allo Spirito Santo improntata sulla catechesi di Papa Francesco e sulla valorizzazione attualizzazione dei sette doni: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio.

Preghiera allo Spirito Santo
Composta da padre Antonio Rungi.
Vieni Spirito Santo
e discendi su di noi,
poveri mortali,
come nel giorno di Pentecoste,
quando hai infiammato
il cuore degli apostoli
rendendoli zelanti annunciatori
del Vangelo del Signore.
Oggi come allora
fa che il nostro zelo apostolico
si trasformi in azioni concrete
e non resti solo parole
per testimoniare al mondo
l’amore verso il Signore
e verso ogni fratello
in cerca di luce e di conforto.
Donaci la sapienza del cuore,
perché alla scuola
della Croce di Cristo
sappiamo donare
la nostra vita
per il bene dell’umanità intera.
Potenzia in noi
il sano intelletto
che tutto possa interpretare
alla luce del Santo Vangelo.
Illuminaci con il tuo consiglio
che ci faccia superare
ogni visione riduttiva della vita
e della storia dell’umana società.
Rendici forti nell’affrontare
il duro combattimento
della vita di ogni giorno
e la difficile battaglia
della difesa della morale cristiana, 
contro la deriva etica
del mondo moderno.
Guidaci nella ricerca della verità 
con le due ali della scienza
e della fede, per toccare
con le nostre mani
la carne di Cristo
Redentore dell’umanità.
Alimenta in noi la pietà cristiana, 
che è preghiera, contemplazione
e adorazione del mistero 
del Dio Uno e Trino, 
fonte di eterno amore.
Fa crescere in noi
quel santo timore di Dio,
che non è paura e terrore
per il giudizio divino,
ma solo misericordia e perdono
per tutte le nostre umane debolezze 
e fragilità.
Luce di eterna luce
illumina il nostro cammino
di battezzati, cresimati
e di veri cristiani
che desiderano ardentemente
di raggiungere il cielo
per contemplare in eterno
Te Dio. Uno è Trino,
Padre Figlio è Spirito Santo.
Amen.

La preghiera per gli alluvionati dell’Emilia Romagna

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Comunicato stampa

ITRI (LT). DAL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA CIVITA DOMENICA UNA SPECIALE PREGHIERA PER GLI ALLUVIONATI DELL’EMILIA ROMAGNA

Domenica, 21 maggio, in occasione della solennità dell’Ascensione al cielo del Signore, dal Santuario mariano della Civita, in Itri (LT), diocesi di Gaeta, si innalzerà, attraverso la voce dei pellegrini, una forte preghiera di sostegno spirituale alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dai recenti alluvioni.
A mezzogiorno, come è tradizione, la preghiera sarà elevata al Signore, per intercessione della Beata Vergine Maria, in comunione spirituale con il santuario della Madonna di San Luca in Bologna.
Il testo dell’orazione è stato composto dal teologo passionista, padre Antonio Rungi, delegato arcivescovile per la vita consacrata della Diocesi di Gaeta, responsabile delle comunicazioni sociali del santuario mariano.
Nella preghiera, padre Rungi, richiama all’attenzione di tutti i credenti la necessità di essere vicini spiritualmente e umanamente ai fratelli e sorelle dell’Emila Romagna.
Ecco il testo completo della preghiera che sarà recitata in tutte le chiese che vorranno associarsi a questo corale appello dei cristiani affinché il Signore salvi l’Italia da altre catastrofi naturali.

“O Dio, creatore del cielo e della terra, guarda le popolazioni dell’Emilia Romagna, toccate dai disastrosi alluvioni dei giorni scorsi e che hanno perso i propri cari, le proprie case e le proprie attività e fa che con l’aiuto di tutti possano riprendere vita, speranza e sperimentare una concreta rinascita nell’immediato.

O Madre santissima, venerata con tanti titoli, nella terra emiliana e romagnola, intercedi presso il Signore, perché la prova che stanno affrontando i tuoi amati figli di questa regione italiana, nostri fratelli e connazionali, possano sperimentare la tua concreta vicinanza in questa immane tragedia ambientale.

Noi credenti dell’Italia intera siamo addolorati per quanto è successo in Emilia Romagna, ma siamo fiduciosi che Tu, o Signore, fermerai le abbondanti e eccezionali piogge su questa zona, essendo in tuo potere intervenire sul creato e portare a soluzione i nostri problemi umani ed ambientali.

Fa o Gesù che i nostri fratelli e sorelle dell’Emilia Romagna non versino più lacrime, ma recuperino il sorriso insieme al riapparire del sole e del sereno, dopo il disastroso diluvio, che si è


abbattuto su questo fragile territorio del nostro Paese. Amen (Padre Antonio Rungi, passionista)

La preghiera per i terremotati della Turchia e della Siria

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Preghiera per i terremotati della Turchia e della Siria.
Composta da padre Antonio Rungi

Signore,
creatore del cielo e della terra
in questi ultimi giorni
i nostri fratelli turchi e siriani sono stati investiti
dal un tremendo terremoto
che ha causato migliaia di morti
e distrutte intere città,
noi ti preghiamo
ferma questa immane tragedia
e allevia le lacrime e le sofferenze di tanta semplice gente.
Illumina chi guida
le sorti dell’umanità
a soccorrere tempestivamente
e generosanente
chi ha perso tutto
parenti, case
e quei pochi beni
di cui erano in possesso.
Risolleva, o Signore,
queste popolazioni
dallo stato di abbattimento
fisico, morale ed economico
in cui versano dopo il sisma
dei giorni scorsi,
con iniezioni di fiducia e speranza nel tuo potente aiuto celeste.
Ricostruisci
nelle loro menti
e nei loro cuori
la speranza di rinascere
con la loro forza spirituale
e con gli aiuti internazionali.
Come membri
della stessa ed unica famiglia umana fa sentire in noi
l’urgenza di un aiuto sincero, generoso per ricostruire ciò che è andato perduto.
Nel nostro cuore
e nelle nostre preghiere abbiamo posto tutte le migliaia di vittime, tra cui molti bambini.
Signore aiutaci,
proteggici
e non lasciarci in balia
delle forze distruttive della natura ma mettici al sicuro
da ogni catastrofe ambientale. Amen.

Una mia riflessione sulla morte del Papa emerito, Benedetto XVI

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Una mia riflessione sulla morte del Papa Emerito, Benedetto XVI
di padre Antonio Rungi
Di fronte alla morte del Papa emerito, Benedetto XVI, come davanti alla morte di ogni persona, piccola o grande, nota o sconosciuta, potente o debole, a mio modesto avviso sono necessari il silenzio e la preghiera, come stanno facendo tanti fedeli, da tutto il mondo, che stanno sfilando davanti alla salma del Papa emerito per l’ultimo saluto e per pregare per lui.
Da tre giorni continuativamente e ovunque ci rivolgiamo per vedere qualcosa o sentire oppure leggere una notizia sono scesi in campo gli esperti per analizzare la figura del Papa emerito. I cosiddetti analisti, studiosi, coloro che sanno di tutto e di più, che leggono dove non c’è niente da leggere, interpretando dove tutto è invece chiaro, sospettano quando tutto è evidente, dovrebbero fare silenzio e solo pregare questo santo, come tanti santi che nella chiesa si sono sacrificati per il bene della barca di Pietro e per la stessa umanità.
Lo sappiano tutti chi era Papa Benedetto, della sua statura ed elevatura culturale, e morale, ma forse una cosa che non tutti sanno e che è il caso di approfondire: quella della sua santità, come ricerca continua di Dio e della verità. Una santità fatta di semplicità, umiltà, essenzialità, riservatezza, delicatezza, capacità di ascolto di tutti, di rispetto di tutti, del suo coraggio nell’affrontare i tanti problemi che c’erano nella Chiesa, in quanto costituita da persone umane, con le loro fragilità, le loro debolezze e i loro peccati. Una Chiesa non diversa da altre istituzioni dove sono in gioco persone con i propri limiti e che ogni giorno sono sotto la lente dell’opinione pubblica con i vari scandali, che poi si mettono a tacere per evidenti interessi di parte. Ma parliamo anche di una chiesa fatta di santi, che ogni giorno continuano a testimoniare l’amore a Cristo e ai fratelli nel sacrificio totale della propria vita, nella generosità, nella carità senza limiti, molte volte uccisi, derisi, calunniati e diffamati per buttare fango sulla Chiesa di Cristo. Se vogliamo fare un servizio di verità sulla figura di Papa Benedetto, più che prendere libri e scritti di filosofia, teologia ed altro che ha pubblicato, prendiamo in mano ciò che ha offerto alla Chiesa come Pontefice nel corso di otto anni di ministero petrino e leggiamo attentamente ciò che è l’insegnamento di un Papa dei nostri giorni. Un Papa che non può essere ingabbiato in schemi precostituiti, quasi a collocarlo in opposizione a qualcuno, tra i tradizionalisti e progressisti. Un insegnamento ci è venuto da lui su cui c’è poco da discutere e fare analisi: il suo pensionamento. Si tratta di una decisione non di dimettersi, come si dice, ma di prendere atto che ad una certa età, con la salute precaria, con difficoltà di muoversi facilmente nel contesto di una nuova figura di pontefice adatta ai nostri tempi, la cosa più saggia è quella di farsi da parte e lasciare il campo a persone che lo Spirito Santo indica di volta in volta alla guida della Chiesa in tutti i momenti della sua storia.
La Chiesa non è del Papa dei momenti, dei Vescovi, dei preti, dei religiosi o dei fedeli laici, la Chiesa è di Cristo e Lui provvede a mettere al posto giusto la persona giusta per guidare il popolo di Dio verso i pascoli eterni e la salvezza.
Papa Benedetto XVI è stato il Papa che il Signore ha posto sul soglio di Pietro negli anni 2005-2013, come oggi mantiene su questo stesso soglio Papa Francesco , al quale va tutto il nostro affetto, apprezzamento ed incoraggiamento e soprattutto la nostra preghiera. Papi eletti regolarmente, come regolare è l’atto di dimissione dal suo mandato, firmato da Papa Benedetto e andato in vigore dalle ore 20 del 28 febbraio 2013. Si tratta di un precedente che potrà essere seriamente preso in considerazione di qualsiasi altro Pontefice in futuro, in quanto nessuno è eterno su questa terra e nessuno potere deve essere considerato per sempre, anche quando non ci sono le condizioni fisiche e psichiche per portare avanti il proprio ufficio.
Ora Papa Benedetto dal cielo aiuterà meglio il cammino del popolo santo di Dio verso la gioia e la pace del Paradiso.
Sono convinto che tra qualche anno, non meno di 5 previsti, tranne dispense che sempre si possono concedere, papa Benedetto sarà riconosciuto ufficialmente santo, non della santità della porta accanto, ma di quella santità che sta dentro ad un cuore grande, gentile e semplice come quello del nostro amato e venerato pontefice emerito.
Ora sono necessari il silenzio e la preghiera più che interminabili discorsi e personali interpretazioni di una vita così straordinariamente ricca, che solo Dio, Amore e Misericordia infinita, conosce profondamente, come quella di Papa Benedetto e di tutti noi uomini della Terra.

LITURGIA DI FINE ANNO 2022 A CURA DI PADRE ANTONIO RUNGI

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CHIESA MADONNA DI LORETO – PADRI PASSIONISTI ITRI

Sabato 31 dicembre 2022 – Ore 17.00

MARIA SS. MADRE DI DIO – SOLENNITA’ – LITURGIA PROPRIA 

ESPOSIZIONE DI GESU’ SACRAMENTATO

Primi Vespri

  1. O Dio, vieni a salvarmi
  2. Signore, vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio

e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre

nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

 

INNO

O Gesù salvatore,

immagine del Padre,

re immortale dei secoli,

 

luce d’eterna luce,

speranza inestinguibile,

ascolta la preghiera.

 

Tu che da Maria vergine

prendi forma mortale,

ricordati di noi!

 

Nel gaudio del Natale

ti salutiamo, Cristo,

redentore del mondo.

 

La terra, il cielo, il mare

acclamano il tuo avvento,

o Figlio dell’Altissimo.

 

Redenti dal tuo sangue,

adoriamo il tuo nome,

cantiamo un canto nuovo.

 

A te sia gloria, o Cristo,

al Padre e al Santo Spirito

nei secoli dei secoli. Amen.

 

1 ant. Meraviglioso scambio!

           Il Creatore ha preso un’anima e un corpo,

           è nato da una vergine;

           fatto uomo senza opera d’uomo,

           ci dona la sua divinità.

 

SALMO 112

 

Lodate, servi del Signore, *

lodate il nome del Signore.

Sia benedetto il nome del Signore, *

ora e sempre.

 

Dal sorgere del sole al suo tramonto *

sia lodato il nome del Signore.

Su tutti i popoli eccelso è il Signore, *

più alta dei cieli è la sua gloria.

 

Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell’alto *

e si china a guardare nei cieli e sulla terra?

 

Solleva l’indigente dalla polvere, *

dall’immondizia rialza il povero,

per farlo sedere tra i principi, *

tra i principi del suo popolo.

 

Fa abitare la sterile nella sua casa *

quale madre gioiosa di figli.

 

1 ant. Meraviglioso scambio! Il Creatore ha preso un’anima e un corpo, è nato da una vergine;

           fatto uomo senza opera d’uomo, ci dona la sua divinità.

 

2 ant. Hai compiuto le Scritture, quando in modo unico sei nato dalla Vergine; come rugiada sul vello sei disceso a salvare l’uomo. Lode a te, nostro Dio!

 

SALMO 147

Glorifica il Signore, Gerusalemme, *

loda, Sion, il tuo Dio.

 

Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, *

in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

 

Egli ha messo pace nei tuoi confini *

e ti sazia con fior di frumento.

 

Manda sulla terra la sua parola, *

il suo messaggio corre veloce.

 

Fa scendere la neve come lana, *

come polvere sparge la brina.

 

Getta come briciole la grandine, *

di fronte al suo gelo chi resiste?

 

Manda una sua parola ed ecco si scioglie, *

fa soffiare il vento e scorrono le acque.

 

Annunzia a Giacobbe la sua parola, *

le sue leggi e i suoi decreti a Israele.

 

Così non ha fatto

con nessun altro popolo, *

non ha manifestato ad altri

i suoi precetti.

 

2 ant. Hai compiuto le Scritture, quando in modo unico sei nato dalla Vergine; come rugiada sul vello sei disceso a salvare l’uomo. Lode a te, nostro Dio!

 

3 ant. Come il roveto che Mosè vide ardere intatto, integra è la tua verginità, Madre di Dio:

           noi ti lodiamo, tu prega per noi.

 

CANTICO    Cfr. Ef 1, 3-10

Benedetto sia Dio,

Padre del Signore nostro Gesù Cristo, *

che ci ha benedetti

con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.

 

In lui ci ha scelti *

prima della creazione del mondo,

per trovarci, al suo cospetto, *

santi e immacolati nell’amore.

 

Ci ha predestinati *

a essere suoi figli adottivi

per opera di Gesù Cristo, *

secondo il beneplacito del suo volere,

 

a lode e gloria

della sua grazia, *

che ci ha dato

nel suo Figlio diletto.

 

In lui abbiamo la redenzione

mediante il suo sangue, *

la remissione dei peccati

secondo la ricchezza della sua grazia.

 

Dio l’ha abbondantemente riversata su di noi

con ogni  sapienza e intelligenza, *

poiché egli ci ha fatto conoscere

il mistero del suo volere,

 

il disegno di ricapitolare in Cristo

tutte le cose, *

quelle del cielo

come quelle della terra.

 

Nella sua benevolenza

lo aveva in lui prestabilito *

per realizzarlo

nella pienezza dei tempi.

 

3 ant. Come il roveto che Mosè vide ardere intatto, integra è la tua verginità, Madre di Dio:

           noi ti lodiamo, tu prega per noi.

 

LETTURA BREVE Gal 4, 4-5

Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli.

OMELIA

RESPONSORIO BREVE

  1. Il Verbo di Dio si è fatto carne * alleluia, alleluia.

Il Verbo di Dio si è fatto carne, alleluia, alleluia.

  1. È venuto ad abitare in mezzo a noi.

Alleluia, alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Il Verbo di Dio si è fatto carne, alleluia, alleluia.

 

Ant. al Magn. Per il grande amore con il quale ci ha amati, Dio mandò il suo Figlio in una carne di peccato: nato da donna, nato sotto la legge, alleluia.

 

CANTICO DELLA BEATA VERGINE                         Lc 1, 46-55

L’anima mia magnifica il Signore *

e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

 

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *

D’ora in poi tutte le generazioni

mi chiameranno beata.

 

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *

e Santo è il suo nome:

 

di generazione in generazione la sua misericordia *

si stende su quelli che lo temono.

 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

 

ha rovesciato i potenti dai troni, *

ha innalzato gli umili;

 

ha ricolmato di beni gli affamati, *

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

 

Ha soccorso Israele, suo servo, *

ricordandosi della sua misericordia,

 

come aveva promesso ai nostri padri, *

ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *

nei secoli dei secoli. Amen.

 

Ant. al Magn. Per il grande amore con il quale ci ha amati, Dio mandò il suo Figlio in una carne di peccato: nato da donna, nato sotto la legge, alleluia.

 

INTERCESSIONI

Invochiamo il Cristo, nostra pace, che è venuto a

unire in un solo popolo gli uomini di ogni lingua

e nazione: Dona a tutti la tua pace, Signore.

 

Tu, che venendo fra noi hai rivelato l’amore del

Padre,

— fa’ che lo ringraziamo sempre per i suoi benefici.

 

Tu, che hai voluto piena di grazia Maria, tua Madre,

— effondi su tutti gli uomini l’abbondanza dei tuoi

    doni.

 

Hai portato al mondo il lieto annunzio della salvezza,

— moltiplica gli araldi e i discepoli della tua parola.

 

Hai voluto nascere da Maria Vergine, come nostro

fratello,

— insegna a tutti gli uomini la vera fraternità.

 

Sole di giustizia, apparso all’orizzonte dell’umanità,

— risplendi ai nostri fratelli defunti nella beatitudine

    eterna.

 

  1. Chiudiamo la nostra preghiera della sera chiedendo l’avvento del Regno di Dio

Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio, che nella verginità feconda di Maria hai donato agli uomini i beni della salvezza eterna, fa’ che sperimentiamo la sua intercessione, poiché per mezzo di lei abbiamo ricevuto l’autore della vita, Cristo tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CANTO DEL TE DEUM

Noi ti lodiamo, Dio,

ti proclamiamo Signore.

 

O eterno Padre,

tutta la terra ti adora.

 

A te cantano gli angeli

e tutte le potenze dei cieli:

 

Santo, Santo, Santo

il Signore Dio dell’universo.

 

I cieli e la terra sono pieni

della tua gloria.

 

Ti acclama

il coro degli apostoli

e la candida schiera dei martiri;

 

le voci dei profeti si uniscono

nella tua lode;

 

la santa Chiesa proclama

la tua gloria,

 

adora il tuo unico Figlio,

e lo Spirito Santo Paraclito.

 

O Cristo, re della gloria,

eterno Figlio del Padre,

 

tu nascesti

dalla Vergine Madre

per la salvezza dell’uomo.

 

Vincitore della morte,

hai aperto

ai credenti

il regno dei cieli.

 

Tu siedi alla destra di Dio,

nella gloria del Padre.

 

Verrai a giudicare il mondo

alla fine dei tempi.

 

Soccorri i tuoi figli, Signore,

che hai redento

col tuo sangue prezioso.

 

Accoglici nella tua gloria

nell’assemblea dei santi.

 

Salva il tuo popolo, Signore,

guida e proteggi i tuoi figli.

 

Ogni giorno

ti benediciamo,

lodiamo il tuo nome

per sempre.

 

Degnati oggi, Signore,

di custodirci senza peccato.

Sia sempre con noi

la tua misericordia: in te abbiamo sperato.

 

Pietà di noi,

Signore,

pietà di noi.

 

Tu sei la nostra speranza,

non saremo confusi in eterno.

 

Preghiera di ringraziamento di fine anno 2022

 

Signore del tempo e della storia, nonostante le tante sofferenze che hanno contrassegnato quest‘anno 2022 che volge al termine, Ti rendiamo grazie ugualmente per tutto quello che in questi mesi e giorni ci hai donato con abbondanza e generosità, anche se a volte toccati dal pianto e dalle lagrime.

Grazie per ogni attimo della nostra vita che abbiamo respirato rendendo lode a Te Dio e amando i nostri fratelli con cuore sincero.

Grazie per i benefici che abbiamo ottenuto con larghezza dalle tue mani, mediante i sacramenti della vita cristiana, della preghiera, della parola di Dio che ci ha sostenuto nel difficile cammino di ogni giorno. Grazie per il papa, Francesco, grazie per il papa emerito, Benedetto XVI, molto ammalato, grazie per i vescovi, i sacerdoti, i religiosi, i laici impegnati, per le persone rette ed oneste a servizio della gente.

Grazie Signore per il cibo quotidiano, per il lavoro, per le cure non sempre possibili e facili per la difesa della nostra salute.

Grazie per i nostri cari, vicini e lontani e grazie per quelli che in questo anno 2022 hai voluto portare con Te in cielo, dove non c’è più morte, lacrime e dolori. Gesù Ti chiediamo per il nuovo anno 2023 che si sta affacciando nella nostra vita e in quella dell’intera umanità, ferma il flagello della guerra in Ucraina in altre parti del mondo, blocca la nuova ondata della pandemia da coronavirus, togli la fame nel mondo e dona ai bambini di tutta la terra una lunga e serena vita nelle loro famiglie, nella loro patria, tra le persone care. Dona un cuore nuovo a noi che professiamo la fede in Te unico Dio e Signore, perché fraternamente e pacificamente possiamo vivere su questa terra in attesa della venuta definitiva del tuo Regno.

Maria, Madre di Dio e Madre nostra interceda per noi e ci ottenga le grazie che dal profondo del nostro cuore rivolgiamo a Te, Signore del tempo e della storia, a conclusione di questo anno 2022 e nell’attesa dell’anno nuovo. Amen. (Padre Antonio Rungi)

 

Benedizione eucaristica

 

Tantum ergo

 

Questo grande sacramento veneriamo supplici; è il supremo compimento degli antichi simboli. Viva fede ci sorregga quando i sensi tacciono.

 

All’eterno sommo Dio, Padre, Figlio e Spirito: gloria, onore, lode piena innalziamo unanimi. Il mistero dell’amore adoriamo umili. Amen.

 

Hai dato loro un pane disceso dal cielo.

Che porta in sé ogni dolcezza

 

  1. Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
  2. Amen.

 

Benedizione con Gesù Sacramentato

 

Preci

Dio sia benedetto

Benedetto il Suo Santo Nome

Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo

Benedetto il nome di Gesù

Benedetto il Suo Sacratissimo Cuore

Benedetto il Suo preziosissimo Sangue

Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell’altare

Benedetto lo Spirito Santo Paraclito

Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima

Benedetta la Sua Santa e Immacolata Concezione

Benedetta la Sua gloriosa Assunzione

Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre

Benedetto San Giuseppe Suo castissimo sposo

Benedetto Dio nei Suoi angeli e nei Suoi santi

 

Reposizione del SS. Sacramento

 

Canto finale

LA PREGHIERA PER IL PAPA EMERITO BENEDETTO XVI, AMMALATO

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La preghiera per papa Benedetto XVI ammalato

Scritta dal teologo passionista padre Antonio Rungi

Recitata da ieri nelle comunità cristiane e pubblicata sui social

Signore della vita, Ti preghiamo per il Papa emerito, Benedetto XVI, in questo momento di grande sofferenza per lui e per la chiesa intera.

Dona a questo santo pastore della chiesa universale salute e forza per affrontare la malattia, dovuta all’avanzare degli anni e all’aggravamento delle condizioni generali.

Ti chiediamo o Signore di consolarlo e di sostenerlo in questa testimonianza di amore alla Chiesa fino alla fine.

Sii vicino, o Signore, al nostro amato pastore e concedi a lui il sollievo da tante sofferenze causate dai malanni fisici tipici della sua veneranda età.

Noi speriamo fermamente che Tu o Signore lo conservi ancora per lungo tempo tra noi, perché è un faro di sapienza, saggezza e santità nelle parole e nelle sue opere per quanti confidano in Te, o buon Samaritano e medico delle nostre anime. Amen

Il linguaggio di Gesù bambino dalla sua nascita alla piena autonomia.

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Il linguaggio di Gesù bambino dalla sua nascita alla piena autonomia

di Antonio Rungi

Quali siano state le prime parole che Gesù ha pronunciato dopo la sua nascita a Betlemme di Giudea? Ha parlato subito o ha rispettato i tempi di acquisizione del linguaggio che è uguale per tutti i bambini del mondo? Ha anticipato i tempi e si è attenuto allo sviluppo normale di ogni bambino che viene al mondo, come è venuto lui dal grembo di Maria, dopo 9 mesi di gravidanza, concepito per opera dello Spirito Santo?

Sono domande che in prossimità del Natale, molti si pongono. Quale parola ha detto Gesù per prima, quando ad un anno o un anno e mezzo ha incominciato a pronunciare qualcosa? Possiamo immaginarlo quale sia stata la prima parola detta da Gesù infante ed è quella che pronunciano normalmente tutti i bambini del mondo: Mamma.

A maggior ragione Lui il Figlio di Dio, concepito per opera dello Spirito Santo, senza intervento umano, ha detto “Mamma” e rivolgendosi a Maria. Poi sicuramente ha detto papà, guardando il volto del suo custode e padre putativo Giuseppe.

I vangeli canonici quelli apocrifi non parlano delle parole dette da Gesù se non quelle riportate dal vangelo di Luca, quando viene ritrovato tra i dottori della legge nel Tempio di Gerusalemme, dopo tre giorni di ricerca: “Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”

Certamente Gesù parlava con i genitori, con i ragazzi del villaggio, con i nonni, Gioacchino ed Anna, con i cugini e parenti vari, compreso Giovanni il precursore suo cugino.

Strano che non sono riportate le parole di Gesù Bambino, eppure Maria, la Madre di Gesù, è stata con gli Apostoli dopo la morte di Gesù per diverso tempo.

Sicuramente le ha dette, soprattutto a Giovanni, al quale Gesù gli affida la sua Mamma  mentre sta per morire in Croce. Eppure non si hanno tracce di quanto Maria ha raccontato del suo Figlio circa gli anni dell’infanzia, dell’adolescenza, della gioventù. Quelle dette nel ministero pubblico le conosciamo quasi tutte, anche se non tutte. I Vangeli riportano i discorsi più importanti ma non tutto quello che Gesù ha detto. Il loro è stato solo il ripensare e poi scrivere e fissare i loghia di Gesù, dopo la sua risurrezione e a distanza di vari decenni.

Gesù è mai andato a scuola? Cosa sappiamo della sua infanzia, adolescenza, della sua educazione? Quali sono stati i suoi insegnanti o maestri? Che materie studiava? E quali tipi di lavoro ha esercitato nella sua vita? Altre domande che molti ragazzi e giovani si pongono e cercano una spiegazione.

Si pensa di sì. Le scuole rabbiniche esistevano. La sinagoga era il luogo più importante del villaggio e si trovava al centro di esso.

Anche Gesù frequentava la sinagoga non solo per imparare i testi sacri, durante la settimana, ma anche per pregare il giorno di sabato. Il Maestro dei giovani allievi era il Rabbino, che studiava ma soprattutto insegnava i testi sacri, che venivano proposti e che i bambini imparavano a memoria. La trasmissione orale della Sacra Scrittura era una prassi consolidata. Il sabato i testi imparati venivano recitati come preghiera. Tuttavia i bambini che frequentavano la sinagoga usavano le tavolette sulle quale spalmavano uno strato di cera e con una punta aguzza incidevano le parole su di essa.

Al sabato il rito religioso prevedeva la lettura delle Scritture, la spiegazione di esse, canti e preghiere.  Anche Gesù lo fece ad appena 12 anni quando restò nel Tempio, all’insaputa dei genitori, per insegnare i testi sacri ai dottori della legge. Da grande poi svolgeva un vero ruolo di rabbino, al punto tale che lo chiamano Maestro.

Gesù certamente ha imparato dal suo padre putativo il mestiere di falegname. Non era un ragazzo ozioso, si impegnava a dare una mano ai suoi genitori.

Giocava con i compagni del villaggio e sicuramente lo scambio di parole c’era tra loro. Ma cosa diceva Gesù nessuno mai lo ha saputo, né scritto, in quanto nessuno pensava chi fosse davvero quel particolare bambino venuto direttamente dal cielo.

Insomma, parlarne dell’infanzia di Gesù sembra davvero come penetrare in un’ombra di mistero avvolto dalla più totale mancanza di informazione, quasi un’opera impossibile, fatto salvo per quegli anni più famosi della sua vita dai trenta ai trentatré, tre anni di mille meraviglie, ma per il resto, sembra tutto avvolto da un mistero, a tratti davvero imbarazzante, se pensiamo che stiamo parlando del Figlio di Dio, del Messia, del Nazareno.

Non avendo degli obiettivi riscontri, tuttavia è possibile ipotizzare, in base alle conoscenze scientifiche, alla tradizione, alle usanze, alle religioni, ai luoghi come e quando i bambini di tutto il mondo e di tutti i tempi imparano a parlare nella loro lingua materna.

Gesù come tutti i bambini del suo tempo ha vissuto in un ambiente stimolante ed umanamente ha fatto gli stessi progressi intellettivi di ogni altro bambino, impegnandosi nello studio delle scritture e frequentando la sinagoga come tutti gli altri, ma anche i luoghi di gioco e di divertimento per i bambini che al suo tempo non avevano asili, scuole, centri sportivi, ma solo la piazza del villaggio e la strada, dove i bambini giovavano e si divertivano sotto lo sguardo attento dei genitori e degli adulti.

Certamente dalla bocca di Gesù, Figlio di Dio, non potevano uscire che parole di pace e d’amore, espressioni belle, dolci, rassicurante e divine. Chi stava con Gesù bambino e parlava con lui toccava il cielo con un dito e si riempiva di cielo in ogni momento del parlare e del ragionare.

Quindi cosa abbia detto Gesù negli anni della prima e seconda infanzia a nessuno è dato saperlo, ma è facile immaginarlo, perché il linguaggio dei bambini è universale con percorsi di sviluppo e potenziamento ben precisi nel tempo.

Gesù ha imparato a parlare come tutti gli altri, ma il suo linguaggio aveva altri contenuti e informazioni. Chi ha condiviso con lui l’infanzia, certamente, ha potuto intuire l’eccezionalità di quel bambino sorridente e giulivo che sapeva affascinare con ogni parola che usciva dalla sua bocca e con gesto che faceva coetanei e persone di ogni età. Peccato che nessuno poi si è informato e scritto di quegli anni stupendi vissuti da Gesù con Giuseppe e Maria e con tutti gli abitanti di Nazareth.