Pagani (Sa). Domani mattina i funerali di monsignor Antonio Napoletano, vescovo emerito di Sessa Aurunca

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Pagani (Sa). Domani mattina i funerali di monsignor Antonio Napoletano, vescovo emerito di Sessa Aurunca

di Antonio Rungi

Si svolgeranno domani mattina, mercoledì 27 marzo, alle ore 10.00, nella Basilica Pontifica di Sant’Alfonso dei Liguori, in Pagani (Sa), i solenni funerali di monsignor Antonio Napoletano, vescovo emerito di Sessa Aurunca e religioso redentorista. A presiedere il rito sarà l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, presidente della Conferenza episcopale campana. Parteciperanno tutti i vescovi della Campania.

La salma del Vescovo da Teggiano arriverà a Pagani, alle ore 11,30 di oggi martedì 26 marzo, e nella Congrega del Collegio  sarà allestita la camera ardente.

A dare la notizia della morte varie diocesi. In primo luogo, quella di Sessa Aurunca, di cui era stato vescovo. Infatti, in una nota S.E. Mons. Orazio Francesco Piazza, Vescovo di Sessa Aurunca, i presbiteri, diaconi, religiosi, religiose e seminaristi oltre che profondamente addolorati per la perdita del vescovo emerito “si uniscono nella preghiera alla famiglia redentorista e alla famiglia Napoletano per l’operato di un pastore mite, instancabile e premuroso”.

Stesso motivo di dolore anche per la numerosa comunità diocesana di Teggiano-Policastro, dove monsignor Napoletano era impegnato, vicino al vescovo della Diocesi, monsignor Antonio De Luca, suo confratello redentorista, nella quale dal 2013 si era ritirato, dando un contributo notevole nell’attività missionaria della Chiesa locale, tipica dei Redentoristi.

In merito al grave lutto, anche «Il Vescovo di Nocera Inferiore-Sarno, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Giuseppe Giudice, in comunione con il Presbiterio e la Chiesa diocesana affida a Gesù Buon Pastore l’anima eletta di Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Antonio Napoletano e chiede a tutti la preghiera per il Servo buono e fedele che con generosità, emulo di Sant’Alfonso Maria de Liguori, ha amato e servito la Chiesa negli anni del suo lungo ministero».

Nel ricordare la sua figura, il suo segretario personale, per tutto il periodo del suo episcopato a Sessa Aurunca, unica diocesi di cui è stato pastore, don Giampiero Franzi scrive: “Sulle orme di Gesù buon pastore e redentore, per annunciare a tutti il suo vangelo”. Così può essere sintetizzato il programma e il cammino sacerdotale ed episcopale vissuto da monsignor Antonio Napoletano, prima come missionario redentorista e poi come vescovo della diocesi di Sessa Aurunca. Abituato a lavorare in silenzio e umiltà; uomo prudente, dal cuore sensibile e sincero, dalla profondità dei pensieri, Padre Antonio è stato tutto appassionato per la persona viva di Cristo e per la realtà concreta della sua Chiesa. Nella sua azione magisteriale, pastorale e amministrativa, si è lasciato guidare dalla Parola di Dio, dal Concilio Vaticano II e dal Catechismo della chiesa cattolica. Mons. Napoletano, servitore integerrimo, uomo di forte spessore intellettuale e di attenta riflessione, nel solco luminoso dei predecessori, ha costantemente avuto a cuore la centralità del mistero di Cristo nella vita della chiesa, la formazione permanente e la fraternità del clero e la comunione del popolo di Dio (con particolare attenzione agli ammalati e bisognosi). Il patrimonio del suo pensiero e del suo cuore traspare dalle sue parole e dai suoi molti scritti. Interessanti le sue numerose lettere pastorali, pubblicazioni, articoli su Avvenire, su Riviste specializzate. La specificità del suo compito e del suo stile di vita è stata “l’educazione alla vita buona del vangelo”: la fede cioè deve diventare un patrimonio interiorizzato della coscienza e trasformare la vita. Con costanza, sobrietà e zelo, certo che il cattolicesimo non può essere confinato nella ripetitiva e asettica applicazione di precetti e regole, ha educato e invogliato tutti a non rimanere prigionieri del passato per diventare cristiani più credenti e testimoni più credibili. Granitica guida spirituale, ha dato fiducia, ha incoraggiato, ha ascoltato e a ha sostenuto chiunque aveva desiderio e volontà di compiere il bene e cooperare alla costruzione del Regno”.

Monsignor Antonio era nato Nocera Inferiore l’8 Giugno 1937, era entrato giovanissimo tra i Padri Redentoristi. Completati gli studi filosofici e teologici fu ordinato presbitero il 19 marzo 1961.

Nella Congregazione dei Redentoristi ha ricoperto vari incarichi, tra cui quello di Superiore Provinciale, di Docente, di Rettore del Santuario di San Gerardo Majella, a Martedomini.

Conosciuto e stimato per il suo impegno culturale, educativo e missionario fu letto alla sede vescovile di Sessa Aurunca il 19 novembre 1994, da Giovanni Paolo II,  e fu ordinato vescovo il 6 gennaio 1995.

Ha guidato la diocesi di Sessa Aurunca per circa un ventennio, lasciandola per raggiunti limiti di età nel 2013.

Monsignor Napoletano non mancava mai di citare un motto polacco, molto caro a Giovanni Paolo II, che dice “Chi vive tra i giovani, diventa giovane”, e la chiesa di Sessa  Aurunca era per lui una chiesa fatta da giovani.

“Monsignor Napoletano, era un missionario nello spirito –ricorda padre Antonio Rungi, direttore dell’Ufficio Comunicazione della Diocesi di Sessa Aurunca e Direttore della Pastorale del Turismo, sport e spettacolo della stessa diocesi – ma soprattutto nell’azione pastorale, forte dell’esempio del fondatore dei Redentoristi, Sant’Alfonso Maria dei Liguori, per il quale organizzò un importante convegno in occasione del terzo centenario della nascita, nel 1996 del grande santo napoletano e vescovo di Sant’Agata dei Goti, al quale era profondamente legato come suo maestro e guida spirituale e pastorale nel suo lungo servizio alla Chiesa e alla Congregazione del Santissimo Redentore.

Pagani (Sa). Domani mattina i funerali di monsignor Antonio Napoletano, vescovo emerito di Sessa Auruncaultima modifica: 2019-03-26T01:55:19+01:00da pace2005
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