Mondragone (Ce). Marcia della vita per difendere il territorio dagli inquinamenti di ogni genere

spiaggia%20mondragone.jpgLe province di Napoli e Caserta sono ormai da tutti riconosciute le due province italiane a maggiore tasso di inquinamento ambientale con le ben note conseguenze dell’aumento vertiginoso dei tumori di ogni gente. Sono migliaia le persone che ogni anno in queste province della Campania muoiono, dopo sofferenze indicibili per mali incurabili, molti dei quali conseguenti all’inquinamento dell’aria, dell’acqua e soprattutto del terreno, dove sono stati depositati negli anni passati tonnellate di rifiuti tossici. Dopo anni di silenzio e di omertà, la gente avverte forte la necessità non solo della protesta contro la violazione del territorio casertano, una volta considerata terra felix ed ora invece terra di infelicità per la diffusione di terribili mali che stanno compendo i bambini e i giovani. Dal primo di ottobre è partita una carovana o se si preferisce una catena di protesta per chiedere la verità sulla situazione della provincia di Caserta e quella di Napoli circa l’inquinamento delle terre, al fine di poter bonificare quelle aree dove maggiori sono stati concentrati i rifiuti tossici di ogni tipologia. Territori ove oltre alle discariche ben note  e per nulla bonificate stanno emergendo depositi tossiti soprattutto nell’area cosiddetta dei mazzoni. Diossina, rifiuti industriali provenienti da ogni parte d’Italia sono stati sotterrati in varie zone della Campania causando un disastro ambientale ed ecologico infinito, con effetti devastanti sulla salute dei cittadini. In questa opera di risveglio delle coscienze ci sono sacerdoti, laici, associazioni di volontariato cattolico e laico se vogliono evidenziare senza misure il dramma che le popolazioni dell’area napoletana e casertana stanno vivendo tra il silenzio generale, anche delle stesse istituzioni preposte alla salute dei cittadini. E’ ormai autunno infuocato nella cosiddetta “Terra dei fuochi e dei veleni”, perché continuano ad accendersi roghi e l’inquinamento atmosferico va peggiorando di giorno in giorno. Il  4 Ottobre, c’è stata la “Marcia per la vita”,  da Orta di Atella sino all’arrivo presso il Santuario della Madonna di Campiglione di Caivano, guidata dal battagliero parroco del parco Verde di Caivano (Na) don Maurizio Patriciello che ha esortato i cittadini con questo slogan: “Cammineremo uniti. Per farci forza. Per non rimanere soli”. Il 5 Ottobre è stata la volta di Marano, in provincia di Napoli, con una giornata organizzata dal Collettivo studentesco locale e dal Comitato No Inceneritore di Giugliano. Domenica scorsa, 6 Ottobre,  c’ è stato un sit in in piazza Carlo III a Caserta, in cui il  comitato del capoluogo ha incontrato i membri dei comitati per discutere su nuove iniziative da portare avanti. L’8 Ottobre, l’atteso corteo regionale, organizzato dal Comitato No Inceneritore di Giugliano, che sfilerà da Aversa, appuntamento alla stazione alle 15.30, e giungerà a Giugliano, in piazza Annunziata. Il 12 Ottobre ci sarà un presidio all’esterno della Ex-Pozzi di Sparanise, nei territori individuati per la realizzazione della centrale a biomasse. I comitati locali invitano alla partecipazione di massa in un’area già pesantemente compromessa che ha distrutto l’agricoltura. Molto attesa c’è per Domenica 13 ottobre, a Mondragone per la marcia a difesa della vita, organizzata dai comitati locali con partenza alle 9 da piazza Conte. Infine, sabato 26 ottobre, ci sarà a Calvi Risorta, un corteo organizzato e diretto dal Comitato No alla Centrale a Biomasse, al quale parteciperanno tutte le realtà dell’Agro Caleno da anni impegnate nella difesa del territorio.

 

Le manifestazioni fin qui svolte hanno avuto una buona risposta di partecipazione e la sensibilizzazione delle istituzioni locali, provinciale e regionali sul dramma salute e malattia che si sta consumando nelle province di Caserta e Napoli non passa più sotto silenzio, soprattutto di fronte ai tanti tumori che hanno attaccato buona parte dei cittadini di quelle aree dove per certo si sa che ci sono stati depositi di materiale pericolo per decenni e che necessitano di essere bonificati. Lo slogan della marcia per la vita di domenica 13 dicembre esprime esattamente il pensiero della gente del posto e soprattutto della reale situazione in cui si trova “Siamo morti che camminiamo”, con una citazione testuale di uno dei sacerdoti più attivi e coraggiosi della Campania, in questo ambito: “Preti e laici, medici e pazienti, ricchi e poveri, giovani e vecchi, uniti siamo tutti figli nostra terra. Ci siamo lasciati rapinare il meglio”.

 

Mondragone (Ce). Marcia della vita per difendere il territorio dagli inquinamenti di ogni genereultima modifica: 2013-10-09T11:47:53+02:00da pace2005
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