La settima meditazione del corso di esercizi spirituali on-line

04082009(003).jpg7. Maria Madre e Mediatrice di Grazia

 

Dal Vangelo secondo Giovanni  2, 1-11

 

In quel tempo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà».

 

Maria Madre e Mediatrice di grazia

 

Nel 1921, Benedetto XV († 1922), su richiesta del card. Desiderio-Giuseppe Mercier († 1926), concesse a tutto il Belgio l’ufficio e la messa della beata Vergine Maria «Mediatrice di tutte le grazie», da celebrarsi il 31 maggio. 

Il Concilio Vaticano II, nel 1964, ha spiegato ampiamente la funzione della beata Vergine Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa; ed ha accuratamente esposto il senso e la forza della «mediazione» della beata Vergine: «La funzione materna di Maria verso gli uomini in nessun modo oscura o diminuisce l’unica mediazione di Cristo, ma ne mostra l’efficacia. Poiché ogni salutare influsso della beata Vergine verso gli uomini non nasce da vera necessità, ma dal beneplacito di Dio, e sgorga dalla sovrabbondanza dei meriti di Cristo, si fonda sulla mediazione di lui, da essa assolutamente dipende e attinge tutta la sua efficacia; non impedisce minimamente l’unione immediata dei credenti con Cristo, anzi la facilita» (LG 60).

 

Le motivazione teologiche alla base di questo titolo

 

1.  La Vergine Maria e madre di grazia, poiché ha portato nel suo «grembo purissimo (…). Cristo vero Dio e vero uomo» e ci ha donato lo stesso «Autore della grazia».

 

2. La Vergine Maria è mediatrice di grazia, poiché e stata socia di Cristo nel procurarci la grazia più grande, la redenzione cioè e la salvezza, la vita divina e la gloria che non ha fine (cfr LG 61).

 

3. La «mediazione» della beata Vergine è come «provvidenza d’amore»: «di intercessione e di perdono, di protezione e di grazia, di riconciliazione e di pace».

 

Il modo corretto di intendere la mediazione della Vergine

Premessa:Gesù Cristo è l’unico mediatore tra Dio e l’uomo, ben sapendo  che “nessuno può andare al Padre se non per mezzo di lui” [Gv 14, 6].

 

Il titolo di Mediatrice, dato a Maria, risale almeno al VI secolo e si diffuse soprattutto nel XII secolo. Riferito  a Maria il termine mediatrice ha un senso relativo e subordinato, come partecipazione all’unica mediazione di Cristo.

Il Concilio Vaticano II espone con chiarezza il concetto di mediazione proprio a proposito di Maria: “L’unica mediazione del Redentore non esclude, ma suscita nelle creature una varia cooperazione partecipata da un’unica fonte. E questa funzione subordinata di Maria la Chiesa non dubita di riconoscerla apertamente, continuamente la sperimenta e raccomanda all’amore dei fedeli perché, sostenuti da questo materno aiuto, siano più intimamente congiunti col Mediatore e Salvatore” [LG, 62].

 

Si tratta di una mediazione di gra­zia, quale dono ricevuto da Dio per pura benevolenza. Quindi la sua intercessione è necessaria solo moralmente; in altre parole, Dio può, ma non vuole concederci le grazie senza l’intervento di Maria (Sant’Alfonso).

 

Gli insegnamenti dei santi

È noto l’insegnamento di San Bernardo: “Veneriamo Maria con tutto l’impeto del nostro cuore, dei nostri affetti, dei nostri desideri. Così vuole Colui che stabilì che noi ricevessimo tutto per mezzo di Maria”.

 

Sant’Alfonso de Liguori nelle Glorie di Maria, commentando la celebre preghiera a Maria di San Bernardo scrive: “Ricorri a Maria. Ella intercede­rà per te presso il Figlio che certamente l’esaudirà e il Fi­glio intercederà presso il Padre che non può negare nulla a suo Figlio. San Bernardo conclude: «Figlioli miei, Maria è la scala dei peccatori» grazie alla quale essi risal­gono all’altezza della grazia divina; «è la mia più grande fiducia; è tutta la ragione della mia speranza». Io sono, dice Maria, la difesa dì coloro che ricorrono a me e la mia misericordia è per loro come una torre di rifugio; perciò io sono stata costituita dal mio Signore la mediatrice di pace tra Dio e i peccatori.

 

Scriveva San Luigi Grignion da Montfort sul rapporto di Maria con il Padre: “Maria ebbe (durante la sua vita) così grandi crescite nella grazia e nella sapienza di Dio, una fedeltà così perfetta al suo amore, da strappare l’ammirazione a Dio stesso. La sua umiltà profonda fino all’abbassamento totale lo affascinò, la sua purezza tutta divina lo attirò, la sua fede viva e le sue preghiere frequenti e amorose lo forzarono. La Sapienza è amorosamente vinta da così amorose ricerche.Oh, quale fu l’amore di Maria che ha vinto l’Onnipotente!” (cfr. Amore Eterna Sapienza 107).

 

Domanda: Ma perché Maria è stata da Dio elevata a questo ufficio di tesoriera di tutte le grazie?

Risposta: Perché Ella con le sue sofferenze è stata da Dio associata a Gesù per salvare gli uomini; Ella cioè è la Corredentrice del genere umano.

 

Papa Leone XIII afferma: “Colei che era stata cooperatrice nel mistero dell’umana Redenzione, sarebbe stata anche la cooperatrice nella distribuzione delle grazie derivate da tale Redenzione”.

 

S. Pio X nell’Enciclica “Ad diem illum” del 2 febbraio 1904 scrive: “Da questa comunione di dolori e di volontà tra Cristo e Maria, meritò Ella di divenire degnissimamente la Riparatrice del mondo perduto, e quindi la Dispensatrice di tutti i doni che Gesù ci procurò con la morte e con il sangue“.

 

Maria è dispensatrice di tutte le grazie, anche di quelle chieste direttamente a Dio. Si tratta delle grazie per tutti gli uomini di tutti i tempi anche dei secoli antecedenti alla venuta di Gesù e di Maria, ai quali Dio ha concesso le grazie in previsione dei meriti del Salvatore e della Vergine.

 

Alcune espressioni dei Santi

S. Luigi de Montfort afferma: “Dio Padre fece un ammasso di tutte le acque che chiamò mare; e fece un ammasso di tutte le grazie che chiamò Maria. Questo grande Dio possiede un tesoro o un magazzino ricchissimo, dove racchiude tutto ciò che vi ha di splendido, di raro e di prezioso e questo immenso tesoro non è altro che Maria”. Coltiviamo anche noi una forte e tenera devozione alla Madonna. Quando Maria ha gettato le sue radici in un’anima, vi produce meraviglie di grazia”. “Quando verrà quel tempo in cui Maria regnerà padrona e sovrana nei cuori per sottometterli pienamente all’impero di amore del suo grande Gesù? Quando verrà che le anime respireranno Maria come i corpi respirano l’aria?”.

S. Francesco d’Assisi ripeteva: “Quando dico l’Ave Maria i Cieli sorridono, i demoni tremano e si danno alla fuga, gli angeli esultano”.

Sperimentiamo tutto questo anche noi quando preghiamo?

 

Preghiera

O Donna da tutti e sopra tutti benedetta!

Tu sei l’onore e la difesa del genere umano;

tu sei la Madre di Dio; tu la signora dell’universo,

la regina del mondo.

Tu sei la perfezione dell’universo

e il decoro della Santa Chiesa;

tu tempio di Dio; tu giardino di delizie;

tu porta del cielo, letizia del Paradiso

e gloria ineffabile del sommo Dio;

veramente è balbettando

che cantiamo le tue lodi e le tue bellezze.

Supplisci con la tua bontà

alle nostre insufficienze.

(S.Bernardino da Siena)

 

 

 

 

 

La settima meditazione del corso di esercizi spirituali on-lineultima modifica: 2009-08-06T10:09:07+02:00da pace2005
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