P.RUNGI. COMMENTO ALLA SOLENNITA’ DELL’IMMACOLATA

RUNGI2015

La purezza e la bellezza della Beata Vergine Maria

di padre Antonio Rungi

La solennità dell’Immacolata Concezione che ogni anno celebriamo l’8 dicembre riporta alla nostra riflessione la bellezza e la purezza di Maria, la Madre di Dio e Madre nostra, alla quale dobbiamo ispirarci per essere in sintonia con quanto abbiamo riacquistato nel giorno del battesimo, sacramento che ha rimosso da noi il peccato originale, ridonandoci quella innocenza che dobbiamo difendere ogni giorno per non entrare in tentazione.
Maria è annunciata come soggetto indispensabile nel progetto di Dio fin dal Protovangelo, dopo la caduta di Adamo ed Eva, nel paradiso terrestre e la promessa da parte di Dio di salvare l’umanità dalla sua condizione di peccato.
Una donna sarà la co-protagonista di questo progetto di salvezza del genere umano: “Allora il Signore Dio disse al serpente: «Poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno» (Genesi 3,14-15). In questa “Donna singolare”, la spiritualità mariana hanno visto l’immagine della Madonna Immacolata, simbolicamente espressa in questo modo anche nell’ iconografia cristiana.

Maria, nel momento dell’Annunciazione, all’Arcangelo Gabriele dice il suo generoso Sì a Dio che la vuole Madre del suo Figlio, Gesù Cristo, l’atteso redentore e salvatore dell’uomo. Lei la piena di grazia come la chiama l’Arcangelo è nella condizione ottimale di accogliere nel suo grembo purissimo il salvatore del mondo.
Infatti, con il concepimento verginale, per opera dello Spirito santo, il grembo di Maria Immacolata diventa il tabernacolo dell’Altissimo, dove giorno, dopo giorno, per nove mesi, Maria è in stretto contatto con Gesù. Lo coccola come giovane Madre e lo cura con amore già dal primo istante in cui conosce il mistero che si è manifestato in Lei. Accoglie Gesù nel suo purissimo grembo e vive con Lui un’esperienza di comunione che solo Lei può assaporare profondamente nel suo cuore. Con Gesù Maria compie il suo cammino di fede, speranza ed amore. Lei è la donna del cammino in Cristo, con Cristo e per Cristo, dal primo momento in cui ha avuto l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele. Maria è donna del cammino, soprattutto lungo la Via Crucis ed ai piedi del Crocifisso. Il cuore immacolato di Maria, diventa il cuore trafitto della Madre Addolorata. Non a caso, la devozione popolare mariana ha voluto esprimere il dolore immenso della Madre di Dio mediante le sette più dolorose spade che hanno trafitto il suo cuore. E lei proprio perché piena di grazia, preservata dal peccato originale, in vista e per i meriti di Gesù Cristo, unico salvatore del mondo, per costituzione personale è stata ed è madre della vita e della risurrezione in tutti i sensi. Pensata dall’eternità, come Madre del futuro redentore, è stata preservata dal peccato originale e come tale è stata ed è la donna della vita, perché è la piena di grazia, come la chiama l’Arcangelo Gabriele nel momento dell’annuncio della nascita di Gesù. E’ donna della vita, perché ha accolto nel suo grembo l’autore della vita, Gesù Cristo il Figlio di Dio, il Dio della vita e non della morte.

Maria è stata presente in tutti momenti più belli della vita di Gesù, condividendo in pienezza la vita umana del suo Figlio ed essendo presente nel momento in cui Cristo risorge dai morti, primizia di una umanità nuova.
Maria è stata associata alla vita eterna, in corpo ed anima, in quanto è stata assunta al cielo, nella pienezza della vita umana e spirituale, come Madre del Redentore.
Tutto quello che Maria ha vissuto come donna è stato segnato dall’amore vita, ma anche dal dolore, e mai, assolutamente mai, dalla morte e pochezza d’animo. Ella è modello di autentica vita per ogni donna e uomo di questa terra.

In questo Avvento di preparazione al Natale 2017, Maria è anche modello esemplare dell’attesa cristiana, nel vero senso, in quanto è la donna del primo avvento, anzi lei stessa è stata l’unica ad accogliere in pienezza il Messia atteso dai secoli.
In questo giorno di festa, in cui ritroviamo in Maria, la dignità di ogni persona umana, la nostra innocenza, purtroppo perduta per le tante nostre debolezze e fragilità umane, ci rivolgiamo a lei con queste umili parole, motivo di speranza e di gioia per ciascuno di noi suoi diletti figli, per apprendere da Lei come seguire davvero e costantemente Gesù Cristo:
Vergine Santissima Immacolata,
in questo tempo di speranza e di attesa,
proteggi il popolo santo di Dio,
soprattutto quanti vivono da cristiani
in questa valle di lacrime, ma anche di gioia e di speranza.

Tendi la tua mano materna
verso quanti soffrono nel corpo e nello spirito,
ovunque essi siano e si rivolgono a te
per ricevere conforto e consolazione nelle pene di ogni giorno.

Maria accoglici tra le tue braccia materne
e noi certamente vivremo da santi e da immacolati
al cospetto di Dio, nella carità. Amen.

P.RUNGI. COMMENTO ALLA SOLENNITA’ DELL’IMMACOLATAultima modifica: 2017-12-07T23:26:59+01:00da pace2005
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