APPELLO DI P. RUNGI. NO A CELEBRAZIONI CENTRALIZZATE A ROMA PER L’ANNO SANTO, PER EVITARE RISCHI DEL TERRORISMO.

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COMUNICATO STAMPA

 APPELLO DI P. RUNGI. NO A CELEBRAZIONI CENTRALIZZATE A ROMA PER L’ANNO SANTO, PER EVITARE RISCHI DEL TERRORISMO.  

Ecco il testo dell’appello, che padre Antonio Rungi, passionista, teologo morale, rivolge al Santo Padre Papa Francesco, prima dell’inizio dell’Anno Santo della Misericordia. 

<<In seguito ai gravissimi attentati terroristici a Parigi, nella notte del 13 novembre 2015, durante i quali sono morte decine di persone e sono rimaste ferite tante altre, facendomi interprete di tanti fedeli  della Chiesa cattolica che è in Italia, chiedo al Santo Padre di non far svolgere a Roma le celebrazioni solenni per l’apertura dell’Anno Santo della Misericordia, che inizia il prossimo 8 dicembre 2015.

Ciò al fine di evitare possibili attacchi terroristici in Italia e particolarmente a Roma, durante l’anno giubilare, che secondo gli esperti non è esente da tali rischi. A tal fine, chiedo di sospendere tutte le celebrazioni con la partecipazione dei fedeli a tutte le manifestazioni in programma per tutto l’Anno giubilare, per garantire a tutti la serenità, la salute e la vita. Ciò non vuol dire che l’Anno giubilare della Misericordia non debba svolgersi. Anzi, al contrario, esso si deve svolgere regolarmente secondo quanto stabilito dallo stesso Papa Francesco nella Lettera del 1 settembre 2015, dove detta le regole per lo svolgimento del Giubileo non solo a Roma, ma anche in tutto il resto del mondo, che, per opportuna conoscenza, si riporta testualmente: “Per vivere e ottenere l’indulgenza i fedeli sono chiamati a compiere un breve pellegrinaggio verso la Porta Santa, aperta in ogni Cattedrale o nelle chiese stabilite dal Vescovo diocesano, e nelle quattro Basiliche Papali a Roma, come segno del desiderio profondo di vera conversione. Ugualmente dispongo che nei Santuari dove si è aperta la Porta della Misericordia e nelle chiese che tradizionalmente sono identificate come Giubilari si possa ottenere l’indulgenza. È importante che questo momento sia unito, anzitutto, al Sacramento della Riconciliazione e alla celebrazione della santa Eucaristia con una riflessione sulla misericordia. Sarà necessario accompagnare queste celebrazioni con la professione di fede e con la preghiera per me e per le intenzioni che porto nel cuore per il bene della Chiesa e del mondo intero”.

Quindi non è assolutamente necessario andare in pellegrinaggio a Roma per poter usufruire dei benefici spirituali dell’Anno Santo. Il tutto lo si può fare con maggiore serenità e senza rischi di alcun genere nelle proprie diocesi.

Le celebrazioni romane del Giubileo, con la partecipazione del Papa, si possono svolgere nella sola Basilica di San Pietro e garantendo a tutti i fedeli che vogliono parteciparvi spiritualmente di seguire gli avvenimenti mediante la televisione. In questo modo si evita di far convergere a Roma, milioni di pellegrini, mettendo a rischio la loro vita, visto quanto sta succedendo nel mondo ed ora, anche vicino casa nostra, sul versante del terrorismo, che non risparmia nessun, anzi sfrutta tutte le occasioni per fare propaganda di se stesso e di alimentare la paura in tutto il mondo. Non dobbiamo aver paura o lascarci condizionare da questi fenomeni nuovi che si registrano in tutto il mondo; ma è pur vero che bisogna evitare di offrire occasioni ai terroristi di potersi organizzare in anticipo e fare stragi, ovunque, come è successo a Parigi.

Sono certo che il Papa, sensibile alle richieste del popolo di Dio, vorrà molto ridimensionare le celebrazioni collettive per il Giubileo della Misericordia, indetto per la Chiesa e per gli uomini di buona volontà, proprio per riportare pace, fraternità, accoglienza reciproca e tolleranza, anche tra culture, popoli, nazioni, razze e religioni diverse di questa martoriata ed insanguinata casa comune, che per alcuni deve essere la sola ed unica casa per loro e non per tutti, compresi di quelli che non la pensano come loro, non professano la loro religione e non condividono il loro folle progetto politico a livello mondiale>>.

APPELLO DI P. RUNGI. NO A CELEBRAZIONI CENTRALIZZATE A ROMA PER L’ANNO SANTO, PER EVITARE RISCHI DEL TERRORISMO.ultima modifica: 2015-11-14T01:16:59+01:00da pace2005
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