La prima enciclica di Papa Francesco “Lumen fidei”

bf0cd5db490ea06a261021c0f7d5-grande.jpgE’ certamente l’unica  enciclica ad essere scritta a quattro mani, nel senso che vi hanno lavorato intorno a tale progetto due Pontefici, entrambi viventi: uno emerito, Papa Benedetto XVI, che ha avviato il progetto e, l’altro, il Papa in carica, Francesco, che lo ha completato e lo ha reso noto alla comunità cristiana di tutto il mondo, ufficializzando il documento e presentando a tutti coloro che, in questo anno della fede, che volge al termine, vogliono riscoprire il dono della fede ricevuto nel battesimo. Il titolo dell’enciclica è significativo ed espressivo per sé. Fa riferimento alla luce della fede, indicando con questo termine di luce, tutto ciò che rende chiaro all’uomo, nella grazia di Dio e nell’abbandono fiducioso in Lui, dei misteri della fede. Fare luce, significa mettere chiarezza dentro di se e incontrare la persona che questa luce la proietta sull’uomo, perché è il Dio della luce, che è Gesù Cristo, trasfigurato sul Monte Tabor, morto e risorto sul Monte Calvario.Fin dalla creazione di parla di luce. Dio disse e subito si fece luce. La storia esce dal suo buio e diventa la storia della salvezza, della luce. Una storia segnata dalle tenebre del peccato e dell’errore, a partire dal primo peccato, quello dei nostri progenitori, che noi definiamo originale. Da quel peccato e da quella disobbedienza a Dio, nasce anche la promessa della salvezza che Cristo porterà a tutti gli uomini. La luce della risurrezione è anche la luce della salvezza eterna. Il Dio della luce in cui noi crediamo è Colui che ci ha inviato la vera luce, che è Cristo. Nella notte di Pasqua, mentre la chiesa è tutta nel buio, il sacerdote che ha acceso il fuoco nuovo e il cero pasquale, ad un certo punto del suo cammino verso l’altare per tre volte canta ad alta voce: La luce di Cristo. Il popolo di Dio risponde: “Rendiamo grazie a Dio”. Da questo evento salvifico della redenzione operata da Cristo, nasce tutto il discorso della luce della fede. Il battesimo, sacramento della luce della fede. La cresima, il sacramento della luce della perfezione dello Spirito Santo. L’eucaristia, la luce della presenza del Cristo nella nostra vita, nel suo corpo e nel suo sangue, realmente presente nel pane e vino consacrati. La confessione, la luce della riconciliazione e del ritrovato perdono e della rinnovata amicizia e misericordia di Dio nei nostri riguardi. Il matrimonio, la luce dell’amore vero che si realizza nella coppia, di uomo e donna, aperta al dono della vita e della felicità. L’ordine sacro, la luce della pastoralità e della missionarietà che si accende in cui che è chiamato a servire la causa del Vangelo e della Chiesa. L’unzione degli inferni, la luce della forza per affrontare la croce e la sofferenza di tutti i giorni e a volte a preparare l’incontro con Gesù Cristo nella luce senza fine.La luce della parola di Dio che diventa il faro direzionale del cammino nel tempo e in vista dell’eternità.La luce della Chiesa, che santa e peccatrice, indica a tutti i suoi figli la strada maestra in cui incontrare Cristo.La luce della carità, che rende davvero, nella fede, i fratelli e le sorelle, amici per sempre, superando ogni barriera ed ogni pregiudizio.La luce della speranza che impegna l’uomo a costruire un mondo più giusto su questa terra, in attesa dei cieli nuovi e della terra nuova che il Signore darà, alla fine dei tempi. La luce della tenerezza e della bontà di Dio, non più visto come giudice, ma come Padre della misericordia, al quale è lecito chiedere sempre “Padre perdonami”, ben sapendo che Egli ci perdona, rispetto ad un mondo che non sa perdonare e cerca di perdonare.La luce della croce e del Crocifisso, issato sul calvario per essere punto di riferimento nella vita di tutti i giorni, quando la sofferenza è tanta e tale che solo abbracciandosi la croce per amore, si fa spazio nel nostro cuore all’amore del Redentore.La luce della pace, quella che cercano gli uomini e non la trovano mai. La luce della gioia, quella che, soprattutto nel nostro tempo, non fa più capolino nella vita di tanta gente, triste ed angosciata per un’esistenza senza senso.La luce eterna che risplende per nostri fratelli defunti che ci hanno preceduto nel regno dei cieli e che vedono il volto di Dio nel santo paradiso. La luce del Dio Uno e Trino, la luce di Maria Santissima, donna di fede e donna della luce, la luce degli arcangeli, angeli, santi e beati che da lassù dove tutto è luce, perché c’è Dio, un giorno arriveremo per riempierci di luce che non avrà più fine. Grazie Papa Benedetto XVI e Papa Francesco, perché attraverso l’enciclica “Lume fidei”, la luce della fede, avete apportato un’immensa luce nel nostro modo di pensare, ragionare, pregare, studiare, riflettere e soprattutto amare. Quella luce della fede ci porta ad amare come Cristo ci ha amato fino alla croce.

Padre Antonio Rungi

La prima enciclica di Papa Francesco “Lumen fidei”ultima modifica: 2013-07-02T23:47:45+02:00da pace2005
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